Quella volta che Red Bull corse con motore Ferrari
12 Agosto 2022Da anni sono acerrimi rivali in pista, ma c’è stato un periodo nel quale Red Bull e Ferrari sono andati d’amore e d’accordo.
Se vi state chiedendo come mai sopra al titolo vi è Mattia Binotto con una giacca blu Red Bull, sappiate che è tutto normale e che c’è una spiegazione. Ovviamente il titolo parla da sè, ma a scanso di equivoci il buon Mattia non ha mai cambiato veramente casacca. Ma c’arriviamo.
V8 italiano per Red Bull
A fine 2004 Dietrich Mateschitz, fondatore della bevanda Red Bull, acquista da Ford al prezzo simbolico di un dollaro la Jaguar Racing, a sua volta erede della Stewart Grand Prix. L’obiettivo è quello di schierarsi in griglia con il proprio team, dopo anni di partnership di sponsorizzazione con Sauber. La neonata Red Bull Racing rileva quindi le strutture e il personale della Jaguar (compresi lo stabilimento di Milton Keynes e un giovane Guenther Steiner) e si prepara a scendere in pista per la stagione 2005 della F1. Red Bull si assicura inoltre una fornitura di motori V10 Cosworth, che erano già stati sviluppati per la mai nata monoposto Jaguar per il 2005.
Il team principal è un allora giovanissimo Christian Horner mentre la line-up dei piloti prevede David Coulthard a fianco di Christian Klien e Vitantonio Liuzzi. Nella teoria i due dovrebbero alternarsi sulla seconda monoposto austriaca, ma nella pratica Klien scenderà in pista per 14 weekend contro i 4 di Liuzzi. La stagione 2005 è un gran successo, con Red Bull che racimola più punti di quelli raccolti da Jaguar nei due anni precedenti. I 34 punti totali consentono al team di Mateschitz di finire al 6° posto nel campionato costruttori.

Il 2006 vede l’abbandono, dopo 10 stagioni, dei motori V10 in favore dei V8 e Red Bull, non essendo motorista, deve pensare ad una soluzione. Quest’ultima arriva già ad aprile del 2005 e si chiama Ferrari. Già, perché il team di Maranello strappa agli austriaci un contratto per la fornitura del nuovo 2.4 V8 del Cavallino, rinominato Tipo 056, per la stagione successiva.
Il campionato del 2006 vede dunque Red Bull dotarsi del propulsore Ferrari. I punti racimolati sono solo 16, ma il team può comunque gioire del primo podio della sua storia, conquistato tra le strette curve di Monaco per mano di Coulthard. Lo scozzese termina la gara 3° dietro a Fernando Alonso e Juan-Pablo Montoya. Il sodalizio con Ferrari però, non è tutto rose e fiori. Dopo alcune discussioni la scuderia di Mateschitz decide di cambiare fornitore passando a Renault, adempiendo agli obblighi contrattuali col marchio italiano girando l’accordo di fornitura al secondo team, la Scuderia Toro Rosso.
Binotto e il ruolo in Red Bull
Torniamo dunque a Binotto con presunta casacca Red Bull. L’ora Team Principal di Ferrari, dopo anni passati da motorista soprattutto di Michael Schumacher, viene promosso nel 2004 a ingegnere dei motori da gara.
Nel 2006 Binotto, a causa della sua grande conoscenza dei motori Ferrari, viene dunque “prestato” a Red Bull per consentire una più facile integrazione tra la vettura e il nuovo motore Ferrari. Ecco quindi spiegata la “strana” foto di copertina. Binotto tornerà poi in Ferrari e nel 2007 diventerà capo ingegnere corse e montaggio, proseguendo la sua scalata fino al ruolo di Team Principal nel 2019.
Seguici sui nostri social!
Sei un grande appassionato della Formula 1? Vuoi seguire tutte le news sulla Formula 1? Bene! Seguici sui nostri canali Instagram e Telegram! Nessun costo, tutto gratis. Mi raccomando, se ritieni interessanti i nostri articoli, condividili con chi vuoi. Buon proseguimento di lettura sul nostro sito!