Budget Cap, la storia continua: Sei squadre sopra il limite del 2022 secondo Helmut Marko
7 Novembre 2022Helmut Marko, consulente sportivo della Red Bull, ritiene che ben sei squadre abbiano violato i limiti del Budget Cap, e siano oltre il tetto di bilancio per il 2022.
All’inizio della stagione, la FIA ha firmato un incremento al limite del budget cap dopo la richiesta pervenuta da parte di alcune squadre (tra cui Red Bull) a causa degli alti livelli del tasso di inflazione.
Una riunione della Commissione F1 ha approvato le modifiche al regolamento finanziario, con 9 squadre su 10 che hanno acconsentito ad un aumento del 3,1% (equivalente a 4,3 milioni di dollari), dopo che la FIA ha condiviso le opinioni delle squadre potenzialmente a rischio di non conformità al regolamento.
Christian Horner, Team Principal della Red Bull, è stato uno dei principali sostenitori dell’aumento del tetto massimo, citando i timori che le squadre potessero essere obbligate a perdere delle gare per rimanere nei costi.
Ma questo aumento è sufficiente?
Nonostante infatti l’incremento al tetto massimo, Helmut Marko ritiene che l’analisi riguardante i costi effettuati dai Team nel 2022, che verrà svolta il prossimo anno, avrà delle conseguenze e dei risultati ancora più drammatici rispetto a quelli riscontrati per il 2021.
Infatti, se lo scorso anno “soltanto” Red Bull, Aston Martin e Williams hanno commesso violazioni del budget cap, Marko ritiene siano, al momento, sei le squadre sopra il limite consentito.
“Penso che lo stato attuale sia che sei squadre lo abbiano superato” ha dichiarato Helmut Marko alla rivista tedesca Auto Motor und Sport, quando gli è stato chiesto se le squadre potrebbero avere difficoltà a rimanere nei limiti del budget cap.
“L’inflazione è qualcosa che non era calcolabile in quella misura, specialmente quando si tratta di costi energetici” ha aggiunto.
La violazione della Red Bull nell’anno 2021 ha portato la squadra a ricevere una multa di 7 milioni di dollari e una limitazione del 10% relativa ai test aerodinamici nella galleria del vento, che durerà per un anno.

La Red Bull ha accettato l’ABA (Accepted Breach Agreement), ovvero un accordo sulla violazione, proposto dalla FIA dopo la scoperta della loro spesa eccessiva, nonostante le loro proteste: infatti ritenevano che la valutazione dei costi da parte di Red Bull fosse stata entro il limite e avesse lasciato un margine di sicurezza piuttosto ampio.
“Era il primo anno del budget cap. Le regole erano vaghe” ha detto Helmut Marko.
“[La FIA] ha reagito tardi con i chiarimenti. Abbiamo fatto controllare tutto da Ernst & Young. Pensavamo di avere un margine di sicurezza di tre milioni. Alla fine erano rimasti solo 400.000 dollari”.
Ovviamente bisognerà aspettare il 2023 per informazioni ufficiali a riguardo.
Saranno esatti i sentori dell’ex pilota austriaco o si potrà finalmente vedere il finale di questa saga?