I nuovi pneumatici del 2023 avranno una struttura più rigida

I nuovi pneumatici del 2023 avranno una struttura più rigida

9 Novembre 2022 0 Di Ivan Mancini

Novità sullo sviluppo degli pneumatici del 2023. Simone Berra, ingegnere capo Pirelli, ha specificato che i nuovi pneumatici avranno una struttura più rigida di quelli attualmente utilizzati in Formula 1.
 

Non molto tempo addietro Max Verstappen aveva reso noti gli evidenti limiti tecnici degli attuali pneumatici, i primi sviluppati da Pirelli per la nuova generazione di monoposto ad effetto suolo. In un’intervista rilasciata a ridosso del GP del Canada, il pilota olandese aveva lamentato una generale debolezza delle nuove gomme da 18 pollici, chiedendo a Pirelli di intervenire al fine di mitigare la situazione nel 2023.

Nella sua esperienza in Formula 1, infatti, il due volte Campione del Mondo ha sempre espresso la sua preferenza nei confronti di vetture dall’avantreno ben piantato e dal posteriore più morbido, capaci di garantire un’ottimale percorrenza in curva. All’epoca dei fatti gli ingegneri Red Bull, nel tentativo di migliorare la manovrabilità della RB18 adattandola allo stile di guida dell’olandese, avevano apportato diverse modifiche alla propria vettura, lavorando a lungo sugli assetti e sulla ripartizione della frenata.

Red Bull RB18 (2022) con gomme hard Pirelli

Gli sforzi degli austriaci hanno ampiamente dato i loro frutti, in quanto Verstappen ha rapidamente trovato il feeling con la popria vettura diventando ben presto imbattibile. Ma è anche vero che i dati raccolti in pista nel 2022 saranno di grande aiuto per lo sviluppo delle mescole del prossimo anno, consentendo di ottenere pneumatici sempre più adeguati alle esigenze delle monoposto e dei piloti.

 

Una struttura più resistente

Se Verstappen era in attesa di gomme più resistenti, in grado di sopportare il suo stile di guida aggressivo, in vista del 2023 l’olandese può ben sperare. A distanza di pochi mesi, con la sperimentazione Pirelli che nel frattempo ha fatto passi da gigante per progredire gli pneumatici del prossimo anno, i tecnici dell’azienda lombarda hanno rilasciato nuovi aggiornamenti circa lo sviluppo delle mescole che a partire dalla prossima stagione accompagneranno le venti vetture del Circus. Simone Berra, ingegnere capo del dipartimento di Formula 1 Pirelli, ha recentemente spiegato il lavoro svolto sui nuovi pneumatici e come questo sia stato influenzato dai feedback dei vari piloti.

Avevamo alcune informazioni riguardo la gomma anteriore che, diciamo, al momento è il nostro punto debole. Quindi abbiamo lavorato molto sulla struttura degli pneumatici anteriori e in particolare sulle pressioni” ha affermato Berra ai microfoni di RaceFans.net.

La nuova struttura, convalidata dal test di integrità che abbiamo fatto sull’anteriore, ci darà la possibilità di diminuire un po’ la pressione degli pneumatici. Quindi quello che ci aspettiamo dal prossimo anno, se il carico aerodinamico non varierà eccessivamente, è di avere delle pressioni anteriori minori. Attualmente c’è una grande differenza tra le pressioni anteriori e quelle posteriori. Il nostro obiettivo è quello di ridurre questa differenza e possibilmente correre con una pressione anteriore più bassa” ha proseguito l’italiano.

Simone Berra Pirelli
Simone Berra, ingegnere capo Pirelli

Lavorare sulla struttura di uno pneumatico non è semplice. Per avere pneumatici con una pressone di gonfiaggio più bassa, infatti, è necessario che la struttura stessa dello pneumatico sia adeguatamente rigida per evitare aumenti di temperatura e, contestualmente, pericolosi cedimenti. Ma è pur vero che i team sono soliti aumentare e diminuire le pressioni degli pneumatici per variare il livello di aderenza della vettura, trovando il giusto bilanciamento tra sottosterzo e sovrasterzo. Avere uno pneumatico con pressioni troppo inferiori è dunque controproducente, poiché si aumenta il rischio di esplosioni ma soprattutto si induce la vettura al sottosterzo. In questo sofisticato equilibrio tra pressioni ed assetto, la più grande sfida che gli ingegneri Pirelli hanno dovuto affrontare è stata quella di fornire uno pneumatico sufficientemente resistente agli ambiziosi requisiti del prossimo anno.

Il primo obiettivo che in Pirelli intendevamo raggiungere con le gomme del 2023 era diminuire il livello di sottosterzo, poiché nelle curve a bassa velocità le attuali gomme anteriori sembrano essere piuttosto deboli. Il problema è che anche correre con una pressione troppo alta non aiuta. Quindi la soluzione è stata sviluppare una nuova struttura più rigida. Questo tende a conferire allo pneumatico una maggiore resistenza, consentendoci di abbassare la pressione. Pensiamo che in questa maniera la gomma possa funzionare meglio” ha ammesso in conclusione Berra.

Pneumatici Pirelli 2022-2023
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