Ferrari, in Brasile ancora troppe incertezze
15 Novembre 2022In Brasile, sul circuito di Interlagos, la Ferrari taglia il traguardo al terzo e quarto posto, rispettivamente con Sainz e Leclerc.
Il dominio Red Bull, iniziato dopo l’ultima vittoria di Leclerc al gp d’Austria, è stato interrotto dal ritorno di Mercedes. La prima vittoria in carriera per George Russel, dopo la conquista della sprint race del sabato, è il risultato di un percorso che ha permesso alla casa anglo-tedesca di tornare nuovamente ai vertici della F1. Percorso stagionale diametralmente opposto rispetto alla Ferrari, che dopo i fasti di inizio stagione non è più riuscita a ripetersi, in particolar modo dopo la pausa estiva, risultando ultimamente meno performante anche delle Mercedes.
Come affermato da Binotto, sarebbe stato sicuramente interessante vedere Leclerc in lotta con le frecce d’argento, ma troppi avvenimenti nel corso del weekend non ci hanno concesso di assistere a questa eventualità.

Tralasciando una power unit smorzata in nome dell’affidabilità, la direttiva tecnica 039 e il conseguente abbandono degli sviluppi della F1-75 (se per raggiungimento del limite di spesa o per maggiore interesse al 2023 dopo che si era constatata l’immaturità del progetto 2022, questo non so dirvelo, anche se un’idea l’avrei…), in poche ore si sono presentati gli stessi problemi non tecnici che già avevano caratterizzato la stagione di Leclerc e Sainz.
Durante le qualifiche del venerdì, la scelta di montare sulla Ferrari di Leclerc gomme intermedie, mentre tutti montavano soft, è parsa come un tentativo non necessario di cercare un’alternativa per spiazzare gli avversari. Perché si sia optato per questa decisione non è dato a sapersi, ma nella ultra tecnologica ed ingegnerizzata F1, questi exploit non sono rari, vedi le medium di Verstappen nella sprint race.
Se il pit stop anticipato di Sainz è dovuto alla sfortuna (che ci vede benissimo), quello di Leclerc no. Per quanto Norris sia stato penalizzato ( il valore delle decisioni targate FIA è sempre più opinabile e addirittura assurdo, come nel caso dell’ultima VSC), la collisione poteva essere evitata, se il pilota Ferrari avesse temporeggiato. Certo, non è un esercizio semplice per lo spirito di un pilota, ma l’azzardo non era indifferente. Con un secondo posto mondiale ancora in bilico, al quale Leclerc sembra tenerci particolarmente, la lezione speriamo sia stata recepita, in attesa del giorno in cui in casa Ferrari sarà tutto pronto per il grande passo.
Ad Abu Dhabi si deciderà anche la scuderia che chiuderà la stagione al secondo posto. Mercedes segue Ferrari distaccata di 19 lunghezze, ma fresca di una doppietta e con un trend migliore della Rossa.
Un ultima manche, per stabilire chi sarà “il primo dei perdenti”.