Max Verstappen non è cambiato. Con buona pace di tutti.
15 Novembre 2022Max Verstappen è stato al centro delle polemiche nell’ultimo weekend ad Interlagos. L’olandese è entrato in collisione con Hamilton prima, mentre si è successivamente rifiutato di obbedire agli ordini di scuderia.
Si è affacciato alla Formula 1 giovane, giovanissimo. Poco più che 17enne, Max Verstappen debutta nella categoria regina del motorsport con la Toro Rosso, in Australia. Nella prima parte del 2015, l’olandese conquisterà ben 8 ritiri nelle prime 9 gare destando molti dubbi sulla precocità del suo debutto.
Verstappen con il passare degli anni matura, in pista, diventando sempre più concreto. Concreto sì, ma sempre duro. Spesso aldilà del limite. Un limite che è stato più volte superato nella lotta del 2021, in cui ogni punto si è rivelato decisivo.
Una lotta da cui Verstappen è uscito trionfatore anche grazie all’aiuto del suo compagno di squadra, quel Sergio Perez che ha fatto la differenza nei confronti di Vallteri Bottas. La mancata accettazione dell’ordine di scuderia dell’olandese ci ha fatto ritornare indietro nel tempo.
Singapore 2015: il team (Toro Rosso al tempo) chiede a Max di lasciare strada a Sainz, suo compagno di squadra. L’olandese rifiuta con un secco e categorico no. Intervistato a fine gara, Max dirà che non c’era nessun motivo per lasciarlo passare. Parole familiari?

Verstappen è maturato. Non ci sono dubbi. Ma non del tutto. È maturato lato guida, diventando sempre più veloce, sempre più forte, sempre più completo. Ma la sua maturazione si limita a ciò che resta in pista. E forse nemmeno.
Perché poi nel post-gara si è quasi lasciato scappare di aver forzato su Hamilton non avendo passo. “Sono andato all’esterno di curva 1, ho sentito che non appena gli stavo accanto, non aveva intenzione di lasciarmi spazio. Ho pensato ‘ok, non abbiamo bisogno di spazio e ci scontreremo. Per lui, ha rovinato le sue possibilità di vincere la gara. Ho pensato che dopo l’anno scorso, forse ce ne dimentichiamo, possiamo finalmente correre, sai, perché prima di tutto, quando sono andato fianco a fianco, ho pensato, ‘okay, facciamo una bella gara. Sono rimasto sorpreso quando ho ricevuto la penalità di cinque secondi. Voglio dire, non ero arrabbiato, ma se me lo chiedessi lo farei di nuovo; assolutamente.”

Per gran parte del 2022 ci è stata raccontata la favoletta del Verstappen cresciuto, del Verstappen maturato, del Verstappen che alza il piede. Una favoletta che può esistere solo quando lotti da solo. Anche perché, considerare questo Leclerc e questa Ferrari come dei rivali, è abbastanza riduttivo.
Il problema principale – che non sembra aver ancora superato – ha nome e cognome: Lewis Hamilton. Perché quando l’olandese vede Hamilton, nonostante la vittoria dello scorso anno, torna ad essere il 17enne senza timore di nessuno.
Perché anche in Brasile, Verstappen non ci ha pensato due volte. Con Russell e Leclerc, ad esempio, questo non è mai successo nel 2022. E così come successo con Perez, Verstappen dimostra ancora una volta di avere sì fame, ma di non voler lasciare neanche le briciole. Come ha sempre fatto.