Guida al WRC – Parte 1: campionato, categorie e calendario

Il WRC sbarca anche su Fuori Pista. Per proiettarci già nel 2023, ecco una prima guida al campionato che partirà il prossimo 19 gennaio.

Fuori Pista si rinnova aggiunge una nuova categoria motoristica al sito: il World Rally Championship, o più comunemente detto WRC, il campionato mondiale di Rally.

Il mondiale rally, che partirà il prossimo 19 gennaio con il Rally di Montecarlo, si aggiunge quindi alla lista di categorie trattate dal sito, che andrà appunto, per la prima volta, “fuori pista”. Sicuramente molti lettori avranno già familiarità con la categoria, ma vale comunque la pena introdurre questa nuova categoria con una serie di guide in preparazione alla stagione 2023.

Questa prima parte si concentrerà su una prima “infarinatura” di WRC, coprendo le informazioni più generali e importanti per cominciare a seguire il mondiale rally o per rinfrescarsi un po’ la memoria. Vediamo quindi insieme come si compone il campionate, le categorie e il calendario del prossimo anno.

La struttura del campionato

Il campionato mondiale rally, o semplicemente WRC, è il campionato mondiale di rally della FIA. Esso si compone di una serie di gare a tappe da disputarsi in vari paesi del mondo. Solitamente il mondiale comincia già a gennaio e si conclude a novembre. In media si affronta una gara al mese, anche se non mancano le eccezioni e una pausa a circa metà campionato.

Ogni gara è composta da un certo numero di prove cronometrate chiamate Prove Speciali che non si disputano in circuiti (salvo rari casi) ma su strade perlopiù pubbliche. Le prove speciali sono in genere divise in tre giornate di gara (venerdì, sabato e domenica). Al giovedì vi è solitamente una breve prova di shakedown che serve ai piloti e ai loro navigatori a trovare il giusto feeling con il setup della vettura nonché tra di loro con le note di percorso. Può capitare anche che al giovedì sera si svolga la prima prova speciale della gara.

Alla fine di ogni gara si sommano i tempi di ogni prova speciale e la vittoria va a chi ha totalizzato il tempo più basso. L’ultima prova speciale è chiamata Power Stage, ed assegna dei punti supplementari ai primi 5 classificati in prova speciale.

Le gare si corrono su ogni tipo di superficie: asfalto, ghiaia, sterrato, neve e ghiaccio, a seconda del luogo e delle condizioni atmosferiche.

Il sistema di punteggio è uguale al sistema di punteggio che troviamo in F1: al vincitore del rally vengono assegnati 25 punti, al secondo classificato 18 punti, al terzo 15 punti e così via fino al 10° classificato. In più, ai primi 5 classificati della Power Stage vanno assegnati punti supplementari, 5 punti al 1°, 4 al 2°, 3 al 3°, 2 al 4° e 1 al 5°.

Il pilota che totalizza il punteggio più alto, a fine stagione, vince il campionato. Esiste, come in F1, anche un mondiale costruttori, che funziona in maniera simile. A contenderselo sono i marchi iscritti al campionato, e i piloti che non corrono nel team ufficiale non fanno testo. Tutti i piloti di ogni categoria possono far segnare punti nella classifica assoluta del mondiale, anche se poi vi è comunque una classifica separata per ogni categoria.

Categorie

Anche il WRC è diviso in varie categorie, che si sono rinnovate proprio quest’anno con l’avvento della nuova generazione di auto ibride.

La categoria più importante, la regina delle categorie dei rally, è la Rally1, conosciuta fino al 2021 come WRC. È, come già detto, l’apice delle categorie rallistiche. Le auto della categoria Rally1 sono le più potenti e le più prestazionali. Nel 2022 è stata introdotta la nuova generazione di vetture, che montano, come dal 2011 a questa parte, un 1.6 4 cilindri turbo da circa 380 CV, accoppiato ad un sistema ibrido di boost che permette di avere picchi di 500 CV in accelerazione e di percorrere i tratti di trasferimento tra le prove speciali in modalità quasi solamente elettrica. Ovviamente tutto ciò accoppiato alla trazione a 4 ruote motrici, ad avanzati sistemi di differenziale e ad un cambio sequenziale a 5 rapporti. L’aerodinamica, poi, è la più avanzata ed esasperata.

La Ford Puma Rally1 di M-Sport

A seguire vi è la categoria Rally2 (prima del 2022 si chiamava WRC-2), paragonabile alla Moto 2 del motomondiale. Qui le vetture sono meno esasperate aerodinamicamente e, pur montando anch’esse un 1.6 4 cilindri turbo, sviluppano poco meno di 300 CV (circa 280 CV). Nel 2022 le Rally2 non avevano sistemi ibridi, che verranno introdotti a partire dalla prossima stagione e che saranno comunque meno “invasivi” di quelli delle Rally1. Sono anch’esse dotate di trazione a quattro ruote motrici e cambio sequenziale a 5 marce. Nonostante corrano insieme alle Rally1, le Rally2 oltre ad entrare nella classifica assoluta, hanno anche una loro classifica di gara e di campionato a parte.

Diversamente dalla categoria regina, però, team e piloti possono partecipare ad un massimo di 7 eventi, uno dei quali obbligatoriamente fuori dall’Europa, e ai fini del campionato vengono contati i migliori 6, con la possibilità quindi di scartarne uno. A sua volta la categoria Rally2 si divide nelle classifiche, anche in Rally2 Masters Cup e Rally2 Junior, oltre alla classifica generale di categoria. La classifica Masters Cup è per piloti sopra i 50 anni, mentre quella Junior è per i piloti sotto i 30 anni. Vi è anche una classifica dei team.

La nuova Skoda Fabia Rally2 Evo 2023 che debutterà la prossima stagione

Terza categoria è la Rally3 (WRC-3 prima del 2022). È la categoria di “entrata” del mondiale rally, e differisce dalle altre per il fatto che essa è organizzata dalla FIA in collaborazione con M-Sport. Infatti la Rally3 è una categoria monomarca, e tutti utilizzano la Ford Fiesta Rally3 di M-Sport. Essa monta il 1.5 4 cilindri Ecoboost di Ford e, con il turbo, arriva a 215CV. È anche lei dotata di trazione a quattro ruote motrici e cambio sequenziale a 5 rapporti. Accorpato al campionato Rally3 vi è anche il campionato Junior WRC, una sorta di Academy WRC che dal 2022 utilizza auto di specifica Rally3 e non più a due ruote motrici. Anche nella Rally3 i piloti partecipano a 7 eventi, dei quali valgono i migliori 6 risultati.

Una Ford Fiesta Rally3

Vale la pena, inoltre, ricordare che anche il mondiale rally ha un unico fornitore di pneumatici, che come per la F1 è Pirelli, che nel 2021 ha sostituito Michelin.

Il calendario 2023

Ufficializzato il calendario 2023 che vede in programma ancora 13 tappe. Salta la suggestione Rally dell’Arabia Saudita, mentre entra in calendario il nuovo Rally Europa Centrale, da svolgersi in Germania, Austria e Repubblica Ceca. Fuori anche Rally di Catalunya e Rally di Nuova Zelanda. Tornano invece Rally del Messico e Rally del Cile.

Il campionato partirà il 19 gennaio con il Rally di Monte-Carlo, proseguendo poi con il Rally di Svezia a febbraio e il Rally Guanajuato Mexico a marzo. Finale di stagione a novembre con il Rally del Giappone. Di seguito il calendario completo.

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