La seconda vita di Robert Kubica: l’esperienza nel WRC

La seconda vita di Robert Kubica: l’esperienza nel WRC

5 Dicembre 2022 0 Di Sebastiano Vanzetta

Tra le due esperienze in F1, Robert Kubica ha calcato anche il palcoscenico del mondiale rally. Ecco la storia della sua esperienza nel WRC.

Oltre alle gare in circuito, Robert Kubica non ha mai nascosto di amare anche i rally. Anche durante gli anni in F1, non era raro vederlo cimentarsi in gare di rally, più per diletto che per il risultato. Questa sua passione non lo ha mai abbandonato e, anzi, gli ha permesso di competere anche nel mondiale.

Oggi andiamo quindi alla scoperta della seconda vita motoristica del pilota polaccco, quella appunto nel WRC.

Antefatto

Già avvezzo ai rally, avendo partecipato a numerosi rally nazionali anche in Italia, Kubica si iscrive per l’inverno del 2011 al Rally Ronde di Andora, in provincia di Savona. Arriva al rally dopo aver completato i primi test invernali per la stagione 2011 della F1, a Valencia, facendo segnare anche il miglior tempo a bordo della nuova Renault R31 in livrea Lotus.

Il 6 febbraio, però, la sliding door della carriera: la Skoda Fabia S2000 di Kubica sbatte a gran velocità il guardrail di un tratto di prova speciale nei pressi della chiesa di San Sebastiano a Testico, comune del savonese. L’impatto è così violento che il guardrail penetra in abitacolo colpendo Robert, che viene estratto dalla vettura più di un’ora dopo. Il quadro clinico è gravissimo e Kubica viene ricoverato d’urgenza con l’avambraccio parzialmente amputato e dopo aver perso molto sangue. L’operazione chirurgica per ricostruire il braccio e mettere a posto le tante fratture va a buon fine, ma il polacco è costretto a saltare il mondiale di F1.

Il modellino della Skoda Fabia S2000 di Kubica durante il Rally Ronde di Andora del 2011

Dopo una lunga riabilitazione, Kubica torna al volante di una vettura al Rally Ronde Gomitolo di Lana del settembre 2012, vincendolo. Robert ha voglia di tornare a competere, ma le condizioni del braccio destro non gli permettono di essere un candidato papabile per un sedile in F1. Perciò, il polacco si concentra sul rally.

Il debutto nel mondiale e la vittoria del WRC-2

Per la stagione 2013, Kubica riesce a mettere in piedi un programma nel campionato europeo e in quello mondiale, dove si cimenta nell’appena nato campionato di WRC-2 a bordo di una Citroen DS3 RRC del team francese PH Sport in coppia con il connazionale Maciek Baran e aiutato anche dallo sponsor polacco Lotos.

Robert debutta al Rally di Portogallo ed è subito veloce, ma un incidente lo relega al 6° posto. Al successivo Rally dell’Acropoli il polacco vince il suo primo evento WRC-2, ripetendosi anche al Rally di Sardegna. In Finlandia è 2° dietro a Jari Ketomaa ma torna alla subito sul gradino più alto del podio in Germania.

Kubica vince anche il Rally dell’Alsazia e quello di Catalunya, dove al penultimo appuntamento si laurea campione del mondo di classe WRC-2. Quello di Robert è un debutto da sogno e una sorta di redenzione, visto che appena due anni e mezzo prima, proprio a bordo di un’auto da rally, aveva rischiato la vita.

La DS3 RRC utilizzata da Kubica nel 2013

Come premio per la stagione, all’ultimo rally della stagione, quello del Galles, Kubica sale a bordo di una Citroen DS3 WRC del team ufficiale Abu Dhabi Citroen Total WRT, debuttando quindi nella classe regina, subendo però un ritiro. Al tempo stesso, Robert effettua delle sessioni al simulatore di F1 di Mercedes, mostrando segnali di ripresa per quanto riguarda il braccio, ma che ancora non sono abbastanza per un suo ritorno.

Dati i risultati nel WRC-2, Kubica decide di cimentarsi nella classe regina, il WRC.

La delusione del WRC

Per la stagione 2014, quindi, Kubica sale di classe e inzia la stagione a bordo di una Ford Fiesta RS WRC preparata da M-Sport ma affidata al secondo team RK M-Sport. Robert è supportato anche per questa stagione da Lotos, cambiando però navigatore passando a Maciek Szczepaniak.

Kubica al Rally di Monte-Carlo 2014

Il debutto a Montecarlo è promettente, e Kubica dopo le prime due speciali è il leader del rally. Un ritiro alla nona prova, però, frena le ambizioni di podio. La fortuna non lo aiuta nemmeno nel prosieguo della stagione. È solo 24° assoluto in Svezia, mentre in Messico e in Portogallo è costretto al ritiro in entrambe le occasioni. Il polacco è spesso molto veloce, ma incappa spesso in incidenti, anche sfortunati, che non gli permettono di competere per posizioni di alta classifica.

Una piccola svolta alla stagione la dà il Rally di Argentina, dove Robert è 6° assoluto, in quello che rimarrà il suo miglior risultato nel WRC. Al successivo Rally di Sardegna è 8°, mentre al rally di casa in Polonia e in Finlandia non va a punti. Si ritira in Germania ma rientra nella top 10 in Australia. Gli ultimi due rally lo vedono indietro in classifica, e Kubica termina il suo 2014 in 16a posizione nel campionato piloti con soli 14 punti conquistati.

2015 e ritiro dal WRC

Nonostante tante speculazioni, Kubica annuncia che sarà presente al via della stagione 2015, sempre a bordo di una Fiesta RS WRC ma stavolta non curata da M-Sport, partecipando a 11 round su 13 . Robert non comincia bene l’anno e si ritira a Montecarlo, proseguendo poi classificandosi fuori dai punti in Svezia e in Messico. È 9° in Portogallo, 8° in Polonia e di nuovo 9° in Galles, l’ultimo rally del campionato. Nei restati non fa segnare punti, e termina la stagione in 12a posizione con 11 punti.

Kubica al Rally del Galles 2015

La costante è sempre la stessa: Kubica sa essere veloce, ma le sue gare sono costellate di incidenti e ritiri. Il polacco, però, vorrebbe continuare la sua avventura nel mondiale, e quindi partecipa al Rally di Monte-Carlo del 2016, ritirandosi per la terza volta consecutiva nel Principato. Robert, pur iscrivendosi anche al successivo Rally di Svezia, non trova i fondi necessari per continuare ed è costretto a terminare così la sua seconda vita nel mondiale rally.

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