Il 2007 da urlo di Adrian Sutil

Il 2007 da urlo di Adrian Sutil

4 Dicembre 2022 0 Di Matteo Poletti

Ripercorriamo la stagione di debutto di Adrian Sutil, che è riuscito a portare la modesta Spyker in posizioni più alte del previsto.

Quando si pensa alla Formula 1, Adrian Sutil non è tra i primi piloti che saltano alla mente. 128 gare spalmate tra il 2007 e il 2014 in cui ha conquistato 124 punti tra le fila di Spyker, Force India e Sauber.

Ricordi non felici

Alcuni se lo ricorderanno per il suo “ruolo” nel tragico incidente di Jules Bianchi a Suzuka: la fatidica gru stava trasportando proprio la sua Sauber. Altri ancora forse lo associano all’incidente avvenuto in un vip club di Shangai nel 2011 in cui ferì alla gola il manager Lotus Eric Lux e venne condannato a 18 mesi di reclusione (per questo motivo saltò il campionato 2012).

In questo articolo vogliamo raccontarvi la sua stagione di debutto con la Spyker nel 2007: un anno chiuso con un punto ma ricco di ottime prestazioni per un rookie.

Dalla musica ai motori

Prima, però, facciamo un passo indietro: chi è Adrian Sutil? Figlio di madre tedesca e padre uruguaiano, entrambi musicisti, inizia da piccolissimo a suonare il pianoforte prima di scoprire che la sua vera passione sono i motori.

A 14 anni, quindi, inizia a correre in go kart con l’obiettivo di emulare il suo connazionale Michael Schumacher, già due volte campione del mondo con la Benetton.

Un avvio un po’ tardivo rispetto alla maggior parte degli altri ragazzi, ma la speranza di raggiungere il palcoscenico più importante è comunque altissima.

Il salto di qualità è l’approdo in F1

Dopo anni di gavetta sfortunati nelle serie minori, nel 2005 chiude il campionato di Formula 3 al secondo posto, dietro solamente a un certo Lewis Hamilton.

Nel 2006, poi, il primo assaggio di Formula 1: la modesta Midland lo ingaggia come quinto pilota. L’anno successivo Sutil viene promosso a pilota titolare ed esordisce al Gran Premio d’Australia alla guida della Spyker, sorta dalle ceneri della Midland.

Nella prima parte di stagione, la scarsa competitività della vettura gli permette solamente di battere i propri compagni di squadra (prima Albers, poi Winkelhock e infine Yamamoto) e il tedesco si fa notare a Monaco per chiudere le prove libere bagnate del sabato al primo posto.

Al Gran Premio di Ungheria, poi, Sutil porta la Spyker per la prima volta davanti a un’altra vettura, la Honda di Barrichello. Un’altra serie di piazzamenti negativi (davanti solamente al compagno di squadra) precedono il GP del Belgio. A Spa-Francorchamps, l’università della Formula 1, Sutil ottiene un fantastico 14esimo posto e riceve i complimenti di colleghi e media.

Il suo risultato migliore, però, arriva due settimane dopo al Fuji. Sutil termina al nono posto dopo essere stato in zona punti per qualche giro. Al termine della gara, però, si scopre che la Toro Rosso di Liuzzi aveva passato la Spyker in regime di bandiera gialla. 25 secondi di penalità per l’italiano e il primo storico punto per la Spyker e per il debuttante tedesco. Sarà l’unico della stagione.

Una stagione sottovalutata

Sutil, infine, termina la stagione con due ritiri nelle ultime due gare e il 19esimo posto in campionato, ma il suo anno è più che promettente. Con la macchina meno competitiva in griglia, è riuscito non solo a surclassare i compagni sia in qualifica che in gara, ma anche a finire davanti a vetture più veloci in svariate occasioni.

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