Il cambio di regolamento ha funzionato? Ross Brawn tira le somme
12 Dicembre 2022Ross Brawn è stato parte attiva del nuovo regolamento, e ora che la stagione è finita ha tirato le somme del 2022. Cosa ha funzionato e cosa no?
Il 2022 è solamente il primo anno di una nuova era della Formula 1. Le novità introdotte sono state tante, e sebbene molte abbiano funzionato, ci sono ancora dei margini di miglioramento. Sicuramente, l’obiettivo principale (quello dell’aerodinamica) è stato raggiunto. In diverse gare abbiamo visto macchina seguirsi da molto vicino e lottare per lungo tempo, cosa impossibile negli anni passati. Ma la Formula 1 aveva anche tanti altri obiettivi. Con la stagione ormai archiviata, è tempo di bilanci: è quello che ha povato a fare Ross Brawn nelle dichiarazioni riportate da motorsport.com.
Il britannico ha valutato più che positivamente il 2022. Nonostante ciò, tornando indietro cambierebbe alcune decisioni, come quella di essere meno restrittivi per quanto riguarda le aree di sviluppo. Questa scelta venne presa a causa alcune lamentele delle squadre a inizio stagione, ma forse non ce ne sarebbe stato bisogno.
“Darei un otto o un nove su 10 alla stagione, siamo dove volevamo essere. Ci sono un paio di cose che abbiamo cambiato che probabilmente, tornado indietro, non avremmo fatto. Se ricordate, c’è stato un periodo in cui le squadre sostenevano che le regole erano troppo restrittive e le auto sarebbero tutte uguali. Per questo motivo abbiamo allentato un po’ le restrizioni e abbiamo dato più libertà in vari settori. Ma la conseguenza è stata che le squadre lo hanno sfruttato troppo! Però questa è la Formula 1, è normale che succeda” ha esordito Brawn.
Il porpoising
Una delle difficoltà incontrate dalle squadre, specialmente a inizio anno, è sicuramente il porpoising. Quasi tutte le vetture “saltellavano” sul dritto, mettendo anche ulteriormente a rischio i piloti. In ogni caso, questo problema è stato risolto con la direttiva T39.
“Il porpoising è stato un problema più grande di quanto ci aspettavamo” ha spiegato. “Una vettura effetto suolo per definizione può avere porpoising a causa del concpet stesso. Sappiamo tutti che con un’auto con effetto suolo non si può andare forte, vicino al suolo. Credo che alcuni team abbiano provato a vedere quali prestazioni c’erano se si correva la macchina vicino a terra e più forte possibile” ha detto, riferendosi soprattutto a Mercedes.
Il problema è stato quindi il conciliare il porpoising con le prestazioni.
“A quel punto, è stato abbastanza difficile uscirne per loro: soprattutto perché hanno visto la perdita di prestazioni che hanno ottenuto dal trasloco, a cui non volevano rinunciare. Ma penso che tutti abbiano trovato un buon compromesso ora. Non abbiamo cambiato le regole e c’è molto poco porpoising in corso ora. Quindi, è stato un po’ un intoppo iniziale” ha affermato Brawn.

L’aerodinamica
Se Vettel a inizio stagione ha affermato di “non vedere grandi differenze” in termini di riuscire a seguire gli avversari, Brawn crede che il nuovo regolamento abbia aumentato la qualità delle gare e dei duelli in pista.
“Ciò di cui spesso non si parla, di cui siamo diventati più consapevoli con l’andare avanti della stagione, era l’interferenza delle macchine precedenti nei duelli side-by-side. Quello che non avevamo compreso appieno fino a quando non abbiamo creato i modelli è l’impatto di essere fianco a fianco. Nel momento in cui c’era un pilota che cercava di tenere una linea stretta in una curva e un altro si affiancava a lui e si allontanava perché perdeva carico aerodinamico” ha spiegato.

“Con queste auto, tutto ciò accade molto meno. Quindi, penso che nelle battaglie ruota-a-ruota in cui ci sono due, o a volte anche tre auto, che attraversano le curve, penso che ora i piloti abbiano molta più fiducia che non succederà nulla di strano. E l’altro commento che ho ricevuto dai piloti era che sono prevedibili. Il bilanciamento non è cambiato drasticamente. Così, si perde carico aerodinamico, ma si sa come si comporta la macchina. Non ci cono sottosterzo, sovrasterzo eccessivi, non si ha l’imprevedibilità dell’anno scorso da questo punto di vista. “Inoltre con il cambio di regolamento non solo abbiamo trovato quello che penso sia una direzione molto migliore, ma abbiamo fermato il crollo in auto non controllabili che avevamo di fronte” ha concluso Brawn.
Nel complesso, sia il britannico che il paddock sembrano molto soddisfatti. Di fatto, però, quest’anno è mancata una sfida per il mondiale, con Verstappen che ha dominato dopo un inizio non semplice. Riuscirà qualcuno a spodestare la Red Bull nel 2023?