Alonso: “Sono al 100%”

Alonso: “Sono al 100%”

16 Dicembre 2022 0 Di Alessandro Galliano

Fernando Alonso è molto soddisfatto delle sue prestazioni nel 2022. Addirittura le paragona a due delle migliori della sua carriera come quella del 2012 e del 2018.

Il pilota di Oviedo ha chiuso la stagione al nono posto nella classifica piloti, nonostante i parecchi problemi meccanici. Si ipotizza infatti che Alonso abbia perso all’incirca 60 punti iridati a causa dei guasti.

Ma la cosa più importante per lui è l’aver vissuto nuovamente emozioni provate in passato. Per questa ragione colloca il 2022 assieme a stagioni fantastiche come quelle del 2012 e del 2018.

“Paragono questa stagione a quelle del 2012 e del 2018”, ha detto Alonso. “Sì, il 2018 è stato bello. È stato il mio ultimo anno con la McLaren. Ci sono anni in cui hai la situazione e la macchina sotto controllo, e altri in cui devi adattare il tuo stile di guida e magari le cose non vanno così bene”.

L’asturiano ha rivelato quali criteri utilizza per determinare se una stagione è stata particolarmente buona. Inoltre, ha chiarito che il Fernando Alonso di quest’anno era al 100% delle sue potenzialità mentre nel 2021 riteneva di essere solo all’80%.

“Mi trovo bene quando posso guidare al limite e il mio istinto mi dice che tutto si adatta, quando ho tutto sotto controllo e prendo un ritmo con il quale mi sento a mio agio in qualifica e in gara”.

“Quest’anno è stato così, anche rispetto al mio compagno di squadra, che è l’unico riferimento. Lo scorso anno c’erano ancora tante sfide che dovevo affrontare”.

“Nel 2021 ero solo all’80% . Molte cose non erano per me automatiche. Se sei fermo da due anni, ti serve una stagione per tornare al top. Adesso sono di nuovo al 100%”, ha aggiunto Alonso.

fernando alonso alpine

Meglio del 2006

Infatti è convinto che l’esperienza lo abbia solo fatto migliorare come pilota: secondo lui è migliorato non poco rispetto al 2006, anno del suo secondo titolo. In lettura gara, gestione gomme e precisione nel fermarsi al pit-stop.

“Riesco a leggere meglio le gare oggi, so quando attaccare e quando no. Nel 2006 la gestione delle gomme non era fondamentale ma adesso sì”.

“Ai pit-stop è importante fermare la macchina in modo molto preciso. Prima non era così, dato che le soste con rifornimento di carburante duravano quasi 10 secondi. Se dovessi correre contro l’Alonso del 2006, lo batterei proprio grazie a questi dettagli”.

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