Alfa Romeo promette uno sviluppo più aggressivo nel 2023
12 Gennaio 2023Dopo la disastrosa seconda metà di stagione 2022, in vista del prossimo mondiale Alfa Romeo punta ad avere uno sviluppo più aggressivo, aumentando la frequenza degli aggiornamenti.
Alfa Romeo è probabilmente la scuderia che più ha sorpreso nel corso della precedente stagione. Dopo un 2021 a dir poco deludente, terminato in nona posizione nel Campionato Costruttori con un magro bottino di 13 punti, la scuderia elvetica ha saputo degnamente rialzare la testa nel corso del 2022. Complici una vettura competitiva, un Bottas in forma smargliante e soprattutto le difficoltà iniziali delle altre squadre (vedasi Mercedes, Aston Martin e McLaren), le due monoposto di Hinwil hanno iniziato la scorsa stagione in una maniera decisamente impressionante, raccogliendo 51 punti nelle prime nove gare. È il miglior inizio di Campionato che Sauber ha mai avuto dal 2012 in poi, quando all’epoca la coppia piloti totolare era formata dal giapponese Kobayashi e dal promittente Pérez.

Photo Florent Gooden / DPPI
Qualcosa, però, si è presto rotto nell’incantesimo svizzero. A partire dal GP di Gran Bretagna di inizio luglio fino alla fine della stagione, Alfa Romeo è riuscita a totalizzare appena quattro punti, il punteggio più basso di qualsiasi squadra. Suo malgrado, Bottas ha smesso di centrare stabilmente la zona punti come ad inizio stagione, mentre Zhou (seppur con tutte le attenuanti del caso, data la sua condizione di debuttante) non ha saputo andare oltre la decima posizione conquistata durante la rocambolesca gara di Monza. La scuderia svizzera ha ben presto dovuto fare i conti con la classifica e, fino all’appuntamento di Abu Dhabi, ha addirittura rischiato di essere superata da un’Aston Martin in gran spolvero.
La soluzione di Xevi Pujolar: più aggiornamenti
Le origini di questo improvviso calo di competitività risiederebbero nella mancanza di aggiornamenti opportunamente mirati a reggere il confronto con le altre scuderie. Come ha osservato Xevi Pujolar, capo dell’ingegneria di pista dell’Alfa Romeo, il cambiamento nell’ordine delle gerarchie è avvenuto prima della pausa estiva, quando i team hanno ridotto il peso delle proprie vetture e hanno portato sviluppi con più regolarità.

“In prossimità della pausa estiva, probabilmente il tasso di sviluppo degli altri team era un po’ più alto del nostro. Credevamo che potessimo sviluppare con il loro stesso ritmo, ma in realtà non siamo stati in grado di produrre aggiornamenti tanto velocemente quanto gli avversari. Ed è quello che abbiamo visto, cioè i nostri pacchetti sono arrivati un po’ più tardi. Sicuramente, ora, il nostro obiettivo per la prossima stagione è cercare di accelerare su quel lato, per essere più in linea con la concorrenza. Così facendo, sicuramente potremmo beneficiare di più gare e questo sarebbe meglio per la nostra lotta per il campionato” ha affermato Pujolar in un’intervista rilasciata ai microfoni di Motorsport.com.
Le parole di Bottas
Anche Bottas è recentemente intervenuto riguardo la questione aggiornamenti. Sebbene la scuderia elvetica abbia mostrato segnali di miglioramento nel finale di stagione, inclusa la sesta posizione in qualifica conquistata proprio dall’ex Mercedes in Messico, il pilota finlandese ha spiegato che la mancanza di risorse ha impedito ad Alfa Romeo di eguagliare il tasso di produzione dei suoi rivali e, quindi, di sviluppare opportunamente la vettura..
“È un dato di fatto che uno dei nostri punti deboli sia stata la velocità con cui abbiamo portato gli aggiornamenti. Dipende tutto dalla produzione in fabbrica. Semplicemente non avevamo abbastanza forza umana per produrre le componenti. Mentre altri team, ad esempio Mercedes, in quel preciso momento, avevano sicuramente più persone e più risorse per produrre le cose più velocemente” ha ammesso il finlandese.

“Anche tutti i problemi di affidabilità che abbiamo avuto hanno rappresentato un impedimento. Gran parte dell’attenzione e delle energie erano concentrate sul tentativo di risolvere tali problemi anziché provare a sviluppare la macchina. Quindi questo ci ha distratto un po’ nella parte centrale dell’anno. Ora che abbiamo, diciamo, un buon livello di affidabilità, possiamo di nuovo concentrarci esclusivamente sulle prestazioni“.
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