Si svela anche la VF23: analisi tecnica della nuova Haas!

Sabato è scesa in pista a Silverstone la nuova monoposto di casa Haas, la VF23. Vediamo le novità tecniche!

È scesa in pista a Silverstone, nella giornata di sabato, la nuova Haas VF23, l’arma con cui il team di Günther Steiner si affaccia alla nuova stagione 2023 di F1.

Il team ha deciso di non abbandonare la filosofia progettuale del 2022 e di prendere spunto da Ferrari, vista la collaborazione sotto il punto di vista tecnico. Ecco l’analisi!

Ala anteriore sulla linea di quella Alfa Romeo

Iniziando dalla parte anteriore, viene confermato il muso in stile 2022. Ma a differenza dell’anno scorso lo spazio tra la punta del muso e il mainplain dell’ala anteriore è stato aumentato. Così come per Alfa Romeo, anche Hass è andata alla ricerca di più aria da incanalare verso il fondo e verso i condotti venturi.

Tanti, poi, gli accorgimenti per rafforzare l’effetto Outwash, dalla rivisitazione dell’appendice ancorata all’endplate alle modifiche dei flap dell’ala. L’andamento dei profili dell’alettone è progressivamente verso il basso, sempre alla ricerca dell’effetto outwash, dunque per spostare i flussi all’esterno degli pneumatici anteriori schermando di più il fondo, che così può generare più carico.

Cambiano anche le prese dei freni della nuova Haas, mentre grosse modifiche in termini di gruppo sospensivo. Con l’abolizione degli elementi aerodinamici a centro-vettura, gli elementi delle sospensioni sono rimasti gli unici a frapporsi tra ala e fondo, e dunque anche il loro posizionamento assume un ruolo molto importante. Per smistare più aria verso la parte alta della vettura e creare spazio, è stato spostato il braccetto dello sterzo (in verde). In più, sembra che il triangolo superiore (in arancio) sia stato alzato e sfalsato verso il basso richiamando la soluzione 2022 di Red Bull, atta a ridurre i movimenti di beccheggio in frenata.

Infine, è stata spostata verso il basso la scatola dello sterzo, probabilmente per recuperare peso.

Zona centrale: la F1-75 come faro

Passando al centro della vettura, si nota la pesante influenza della F1-75, la Ferrari dell’anno scorso. Gli ingressi dei sidepod sono allungati come sulla monoposto di Maranello, e anche la linea delle pance riprende il concetto del Cavallino, anche se il labbro inferiore degli ingressi sono più ispirati al concetto Red Bull. A differenza di Alfa Romeo, Haas non ha optato per le pance che scendono verso il fondo della vettura, preferendo invece sviluppare ulteriormente i sidepod “a cucchiaio”. Queste linee aiutano a migliorare il flusso d’aria verso il posteriore e riducono anche la resistenza all’avanzamento.

Proseguendo, la pance come detto assumono più volume sulla falsa riga della F1-75, e nella parte superire viene ricavato uno svaso più evidente, dove sono presenti griglie per espellere l’aria calda. Ciò dovrebbe permettere di allontanare turbolenze indesiderate dal corpo vettura, anche se abbiamo visto come le pance della Red Bull, l’anno scorso, abbiano funzionato nonosten non presentassero un volume ampio.

Il fondo della vettura, poi, assomiglia a quello introdotto da Ferrari in Francia, che presenta uno scalino con rialzo nella sezione di ingresso del canale venturi.

I dettagli fanno la differenza

Quest’anno da regolamento gli specchietti retrovisori saranno più grandi, e quindi per minizzare l’impatto aerodinamico di questa modifica gli ingegneri sono chiamati a prestare particolare attenzione al disegno di questa componente. Il design dello specchietto sembra volere, soprattutto con il bordo esterno, andare ad aumentare ancora di più l’effetto Outwash.

Spostandoci sul cofano, esso appare un pochettino più rialzato meno a “collo di bottiglia”.

Sempre parlando di cofano del motore, vediamo che è sempre presente la pinna utile a stabilizzare i flussi verso l’alettone posteriore, ma in questo caso è più staccata dal resto della carrozzeria, il che potrebbe tornare utile in termini di peso. In più, un ultimo appunto sull scarico. Sembra che quello della VF23 sia posizionato con un’inclinazione ai limiti del regolamento. Probabilmente si vuole alimentare ancora di più la beam wing.

Kevin Magnussen, Haas F1 Team

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