Leclerc sconsolato dopo Jeddah: Red Bull è più veloce in ogni aspetto
20 Marzo 2023Si conclude un altro weekend deludente per la Ferrari e per Leclerc, con evidenti difficoltà di passo gara e una Red Bull che sembra essere più competitiva a 360°.
Dopo un Gran Premio del Bahrain difficile per Ferrari, sia dal punto di vista della performance che dal punto di vista dell’affidabilità, ci si aspettava una svolta a Jeddah. Una pista con minor degrado e teoricamente favorevole alla SF-23 faceva ben sperare. E invece nulla è andato secondo i piani per Leclerc e Sainz…
Il monegasco partiva già con l’handicap della penalità di 10 posizioni in seguito all’utilizzo della terza centralina, per colpa dei problemi in Bahrain. Nonostante una rimonta che lo ha portato dalla 12° alla 7° posizione, i problemi di passo gara della Ferrari sono stati evidenti e la differenza con Red Bull ma non solo, è imbarazzante.
Il primo stint di Leclerc con le soft non era stato male, con tante posizioni guadagnate fino alla P5. La Safety Car ha poi in parte rovinato i piani strategici della Ferrari, ma questa non è di certo una scusante. Il ritmo con le hard era davvero pessimo. Charles, dopo aver dato l’impressione di potersi liberare di Sainz e mettere nel mirino delle Mercedes, non è invece riuscito a schiodarsi da un’amara 7° posizione.
Un dato lampante è quello del giro più veloce in gara. Leclerc ha stampato un 1:33.056. Sainz ha fatto 2 decimi meglio, ma la differenza con gli altri è incredibile e inspiegabile. La Red Bull cercava di costringere (invano) i piloti a girare su quei tempi per gestire, mentre loro stampavano tranquillamente dei 32 bassi. E il giro più veloce di Verstappen è in 1:31.906, più di un secondo meglio di Charles.
Se si vuole anche solo paragonare la Ferrari agli altri top team, vediamo che Alonso con l’Aston Martin ha comunque stampato un’interessante 1:32.2, mentre Russell con la Mercedes ha ottenuto come miglior tempo un 1:32.4. L’impressione è che la Ferrari a Jeddah fosse addirittura quarta forza e Charles ci abbia messo una pezza in qualifica. Arrivati in gara però, la differenza si è vista.
Le parole amare del monegasco
Leclerc, sconsolato nelle interviste post-gara, ha spiegato come il perdere il DRS di Sainz gli ha fatto calare il ritmo, ma ad ogni modo non c’era tanto più potenziale da estrarre dalla macchina di quanto non abbia fatto. “Non so se [le Mercedes] fossero fuori portata.”
“Il fatto è che, una volta arrivato a un secondo e mezzo da Carlos, è stato molto difficile avvicinarsi di più. La differenza di passo non era abbastanza grande. Ho fatto un piccolo errore quando ero in zona DRS, e quando l’ho perso, è andata così.”
“Sono rimasto lì. È così. Onestamente, non credo ci fosse molto di più in macchina oggi. Dobbiamo solo lavorare per trovare un po’ di ritmo.”
Alla domanda su quanto si debba lavorare per sperare ancora di giocarsi il titolo 2023, Charles ha ovviamente riposto: “Molto, davvero molto.” L’impressione è che, a meno di cambi di rotta decisivi, la RB19 sia quasi inarrivabile.
Proprio sulla Red Bull, Leclerc ha sottolineato come siano molto più competitivi in ogni area e perciò non c’è un aspetto specifico su cui migliorare, ma bisogna lavorare su tutto. “Sono più veloci in rettilineo e sono più veloci in curva, quindi [bisogna lavorare] un po’ su tutto”, ha concluso.