WEC | Vanwall: “A Portimao serve fare di più”

Malgrado una gara senza problemi tecnici a Sebring, Vanwall è ben conscia che a Portimao servirà qualcosa in più.

Alla 1000 Miglia di Sebring, la vettura #4 del team Floyd Vanwall, composto dai piloti Esteban Guerrieri, Tom Dillman e Jacques Villeneuve, ha completato la 8 ore di gara senza particolari noie meccaniche.

L’unico problema che ha causato un pit stop forzato alla Vandervell 680, è da attribuirsi ad un contatto con una Peugeot colpevole di non aver rallentato repentinamente in regime di FCY.

Oltre a ciò, pochi giri dopo, la vettura è rientrata nuovamente a causa del cedimento della sospensione, probabilmente dovuta all’impatto sopracitato.

A parte questi imprevisti, però, Vanwall è riuscita a tagliare il traguardo senza particolari noie al motore, come era invece capitato spesso con la LMP1 in passato.

Il risultato, non da poco, è da ritenersi estremamente prezioso per il team, che ha potuto raccogliere dati importanti su una pista mai vista prima, nonché notoriamente ostica per via delle sollecitazioni meccaniche, e con pochissimi test effettuati alle spalle.

Tuttavia, è chiaro come alla vettura manchino ancora il ritmo e la velocità per potersela giocare ad armi pari con i rivali.

Piloti soddisfatti, ma serve alzare l’asticella

La prestazione generale di Sebring, è stata comunque giudicata positivamente dai piloti, con Villeneuve che si è espresso come segue: “Sfortunatamente ho avuto un problema alla sospensione che mi ha fatto finire in testacoda senza che potessi evitarlo; non so se è stata colpe delle sconnessioni, ma la pista è uguale per tutti e non mi va di dire che è stato per via di quello che si è rotto qualcosa”.

“Come prima gara siamo riusciti a mettere insieme i km che volevamo, purtroppo ci mancava un po’ di velocità e dobbiamo capire meglio la vettura, per cui ci lavoreremo sopra per le prossime tappe”.

Soddisfatto del risultato anche Guerrieri, che gli fa eco: “Siamo riusciti a completare la gara in tutte le sue 8 ore e devo dire che è stato molto positivo per noi, perché ce l’abbiamo fatta considerando che siamo una squadra nuova, con una macchina nuova e su un tracciato dove non eravamo mai stati prima.”

“Non ci siamo mai fermati e la vettura ha ultimato la gara, l’unico problema che si è verificato è stato ad una sospensione posteriore, abbiamo perso un po’ di tempo per sistemarlo ai box, ma fa parte del gioco nell’endurance e se hai un guasto c’è tempo per ripararlo. La squadra ha fatto un ottimo lavoro per mettere le cose a posto e sono riuscito a tornare in pista per gli ultimi giri”.

“Tutto sommato, sono contento del passo che abbiamo avuto” ha proseguito Guerrieri, “anche se eravamo lontani dai migliori, ma era importante concludere la corsa e raccogliere dati e informazioni, imparando tanto per crescere e fare meglio nelle prossime gare“.

“Torno a casa da Sebring con ottime sensazioni, siamo una bella squadra e c’è un’ottima sintonia tra tutti noi, il che è importante per migliorare sempre più. Ora ricarichiamo le batterie per Portimao“.

Tom Dillman, che fra le “tre punte” di Vanwall, è quello ad aver girato maggiormente nei pochi test effettuati, ha aggiunto: “La gara è stata impegnativa, ma siamo riusciti a concluderla con un incoraggiante ottavo posto, prendendo 6 punti in Campionato”.

“C’è ancora tanto lavoro da fare, ma siamo molto motivati per migliorare e avvicinarci alle squadre di vertice della categoria, quindi pensiamo già alla prossima!”.

Considerata la prestazione di insieme, l’obiettivo di Vanwall deve necessariamente essere quello di incrementare il ritmo, e dal team il messaggio pare essere stato recepito: “Abbiamo fatto quel che dovevamo, ossia finire la gara. Abbiamo totalizzato 6 punti Mondiali, ora dovremo analizzare tutto: le prestazioni di team, auto e piloti. Per la prossima, arrivare al traguardo non basterà!“.