Ralf Schumacher: «Ferrari lenta? Colpa di Marchionne»
26 Marzo 2023Ralf Schumacher crede che uno dei problemi attuali della Scuderia discenda dalla volontà di Marchionne di aver scelto i tecnici in base alla nazionalità piuttosto che alla competenza.
Che il fratellino del Goat Michael Ralf sia solito avere delle opinioni un po’ eccentriche (se non bislacche o del tutto strampalate) rispetto a certi temi del motorsport è cosa nota. E anche a riguardo di Ferrari e delle cause delle sue prestazioni deludenti non ha voluto smentirsi.
Perpetrando la sua arcinota sicumera teutonica, Ralf, faziosamente dimentico di qualsivoglia riconoscenza per la Scuderia, ha manifestato il suo opinabile punto di vista sulla situazione agonistica della squadra di Maranello, con l’empio, se non blasfemo risultato di aver scomodato dal tumulo persino il compianto Marchionne.

Commentando il lavoro svolto sulla SF-23, Schumacher ha detto che «sul motore e sul telaio hanno fatto un buon lavoro e sono in una buona posiszione. I problemi principali dello scorso anno sono stati l’affidabilità e le strategie carenti, e anche qualche mancanza dei piloti. Adesso Vasseur si sta applicando per sistemare quanto da migliorare, ma il problema che non può risolvere è di tipo politico».
«Credo che Ferrari ancora oggi soffra le scelte di Marchionne, che pure ci ha lasciato nel 2018. La sua volontà era infatti quella di impostare un team tutto italiano. Binotto è l’esempio di questo problema: non mancava di certo di competenza tecnica, ma di sicuro non brillava per iniziativa e polso. Era decisamente troppo legato a Ferrari per predendere decisioni corrette, che talvolta sono anche quelle più scomode. Il primo criterio di scelta dev’essere la competenza, non la nazionalità», ha agguinto il sei volte vincitore in F1.

Schumacher ha argomentato con l’esempio illustre del triumvirato Brawn-Todt-Michael, ricordando che in quella squadra gli stranieri erano moltissimi e che Jean aveva impostato una struttura molto libera: una scelta che ha fruttato la gloria che tutti ricordiamo. E rispetto alla situazione attuale, Ralf crede che difficilmente Ferrari possa lottare per il titolo.
«Se guardiamo le stagioni vincenti di quella Ferrari, vedremmo che la qualità degli uomini di punta era impressionante. Mio fratello come pilota, Jean Todt insieme con due geni come Brawn e Byrne, e tutti loro avevano la libertà decisionale necessaria per vincere. Quest’anno difficilmente si ripeterà una situazione simile, anche se ovviamente vorrei vedere Ferrari più avanti», ha concluso Ralf.