Ferrari: il problema è il porpoising. Va cambiato il progetto?
29 Marzo 2023In casa Ferrari sono sicuri di poter estrarre più prestazione dalla SF-23 di Leclerc e Sainz. Intanto sono già in programma diversi aggiornamenti per Imola.
La stagione 2023 è iniziata sotto un dominio totale da parte della Red Bull, con una RB-19 che sembra perfetta e irraggiungibile per chiunque altro.
A Maranello c’era molta fiducia durante l’inverno, si parlava di “una monoposto mai vista in termini di velocità“. Tale fiducia non è stata per nulla ripagata, almeno al momento.
La spiegazione potrebbe essere il porpoising. Al contrario degli ingegneri Red Bull, i tecnici della rossa sono costretti a compromettere il bilanciamento, perdendo dai 5 ai 7 decimi al giro, per non soffrire di un continuo “rimbalzo” del fondo.
A Jeddah, così come in Bahrain, la vettura ne ha ancora sofferto, pagandone il prezzo sulle gomme più dure.
Non è ancora detto al 100% che il problema sia il concetto aerodinamico, ma è lecito dubitarne, in quanto il rischio di perdere un anno di sviluppi è concreto. A questo proposito si parla spesso dell’aspetto delle pance, che invece è secondario.
Gli ingegneri sanno che l’errore è da ricercarsi nell’efficienza del fondo e nella ripartizione del carico, più che nella veste del cofano motore, ad esempio.
Il che significa che non si è ancora presa una decisione definitiva, se abbandonare questo progetto per un altro o meno.
Melbourne come un test
La Ferrari vola in Australia con una serie di domande che necessitano risposte. L’obiettivo sarà comprendere al meglio la SF-23 per intraprendere una rotta vincente per il futuro.
La terza corsa di questa stagione servirà per capire se la direzione intrapresa con gli sviluppi citati precedentemente è quella corretta. In caso contrario bisogna aspettarsi un cambio di rotta netto per il 2024.
Riuscirà Ferrari a “sbloccare” la vera performance della SF-23?
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