Aston non si arrende a Red Bull: nuova ala dopo l’Australia?

Aston non si arrende a Red Bull: nuova ala dopo l’Australia?

30 Marzo 2023 0 Di Martina La Camera

Il direttore delle prestazioni dell’Aston Martin, Tom McCullough, ha spiegato che la squadra valuterà dopo il Gran Premio di Melbourne se riconsiderare la filosofia delle sue ali al fine di contrastare l’impressionante top speed della Red Bull.

Le prime due gare del Campionato di F1 2023 hanno visto la Aston Martin di Fernando Alonso sul terzo gradino del podio, alle spalle delle due Red Bull.

Il progetto di Aston è nato bene e l’eccellente avvio ha dimostrato la bontà della vettura in frenata, ingresso curva e accelerazione. Le buone prestazioni e la gentilezza nell’utilizzo degli pneumatici derivano anche dall’alto carico della monoposto inglese che però ne limita la velocità. Se, infatti, da una parte l’ottimo bilanciamento della AMR23 la rende la prima contendente di Red Bull, dall’altra il divario specialmente sulla top speed è impressionante.

Aston non si arrende a Red bull: nuova ala dopo l'Australia?

Red Bull troppo veloce per Aston

La Red Bull è stata capace di accresce ancor di più la già eccezionale efficienza aerodinamica che caratterizzava la vettura dello scorso anno. Ciò consegna alla pista una RB19 molto veloce, troppo per Aston, soprattutto all’apertura del DRS.

Un chiaro esempio della problematica principale che dovrà affrontare la scuderia inglese, se vorrà cercare di ricucire lo strappo da Red Bull, si è visto nelle qualifiche di Jeddah. Allo speed trap, la Aston di Fernando Alonso pagava 10 km/h dalla monoposto del poleman Perez, risultando una delle vetture più lente sul rettilineo di partenza.

Mentre pare chiaro che se Aston vorrà avvicinarsi alla velocità di punta della Red Bull dovrà ridurre il carico dell’ala posteriore, bisognerà attendere la gara dell’Australia, terza tappa del Campionato, per decidere il lavoro da svolgere.

“Abbiamo in qualche modo detto, superiamo le prime tre gare e poi riflettiamo in futuro, se dobbiamo cambiare ciò che è già nei nostri piani al momento”, ha detto Tom McCullough, direttore prestazioni Aston Martin.

“Non posso sottolineare abbastanza la questione del tetto di spesa. È molto facile sedersi e dire: “Farò sette o otto diverse ali posteriori da ottimizzare a livello globale per le qualifiche con DRS e per le gare.”

Ma farlo è piuttosto difficile quando ci si trova in un ambiente con tetto ai costi”.

Attenzione al tetto di spesa

Rispetto allo scorso anno la Aston Martin è stata la vettura che più si è migliorata, grazie ad un lavoro di rinnovamento che ha interessato il 95% della monoposto, come sostenuto dal capo progettista Luca Furbatto. Un simile sviluppo avrà pesato enormemente sulle casse del team di Silverstone che ha scelto un’ala posteriore ad alto carico in grado di salvaguardare le gomme. Tale decisione è stata presa in un’ottica di lungo termine, soppesando i pro e i contro di una simile specifica in vista delle 23 gare di quest’anno.

Alla luce di quanto emerso, soprattutto in Arabia Saudita dove è stata ben visibile la differenza tra le filosofie di Aston e Red Bull, la scuderia inglese potrebbe rivalutare il suo approccio.

“In qualifica, sicuramente, la Red Bull è molto forte con il DRS”, ha detto. “Penso che, in una situazione di gara, siamo venuti da un limite di costo delle cose che non consente di avere tutte le ali che vuoi su ogni pista.

“Quindi abbiamo dato la priorità a ciò che pensavamo fosse la cosa giusta da fare. Sapevamo [in Arabia Saudita] che l’ala che abbiamo progettato e realizzato non sarebbe stata veloce sul dritto come volevamo. 

“Ma dobbiamo bilanciare su 23 gare la quantità di ali che stiamo cercando di realizzare”.

Aston pronta a lottare

Il vantaggio della Red Bull non scoraggia gli uomini dell’Aston che vogliono tirare fuori il massimo dalla vettura e dal suo sviluppo non solo per avvicinarsi al team austriaco ma anche competere alla lunga con Mercedes e Ferrari.

“Il nostro obiettivo è quello di sviluppare l’inferno da questa macchina e avvicinarci il più possibile a loro”, ha detto.

“Ma non staranno fermi. Hanno un buon margine, soprattutto sul giro, rispetto alla velocità della loro macchina. 

“Con Ferrari e Mercedes, quest’anno sarà molto difficile mantenere il ritmo di sviluppo con quei team, figuriamoci con la Red Bull. Ma siamo seduti qui settimana dopo settimana a fare del nostro meglio.”

Aston Martin è dunque pronta a valutare eventuali modifiche nel proprio programma di sviluppo se saranno considerate necessarie dopo il Gran Premio dell’Australia. Un eventuale cambiamento dovrà, però, essere ponderato perché uno stravolgimento potrebbe condurre al risultato opposto oltre ad essere rischioso in un’ottica di budget cap.

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