Perché Ferrari resta ottimista nonostante il peggior inizio di sempre

Perché Ferrari resta ottimista nonostante il peggior inizio di sempre

14 Aprile 2023 0 Di Fabrizio Parascandolo

La Ferrari ha iniziato il 2023 senza un solo podio dopo tre gare, ma nonostante i risultati lascino a desiderare la scuderia di Maranello rimane ottimista.

Facciamo un passo indietro di un anno, ad aprile 2022. Dopo le prime tre uscite Leclerc aveva 71 punti (2 vittorie e un secondo posto condite da 3 giri veloci) ed era solitario in testa al mondiale.

365 giorni dopo ha visto la bandiera a scacchi solo in un’occasione, in settima posizione, con soli 6 punti vicino al proprio nome (65 in meno dello scorso anno).

Sainz, invece, ha ottenuto 20 punti, con un quarto posto e un sesto (la scorsa stagione ne aveva 33 nonostante un ritiro).

Insomma, un inizio disastroso, fatto di 0 podi e soli 26 punti raccolti (97 in meno di Red Bull) nelle prime tre uscite.

Eppure il nuovo Team Principal Fred Vasseur sembra molto fiducioso. “Stiamo andando nella giusta direzione, l’umore nella squadra è più che buono“, afferma.

Il francese ha, però, smentito l’arrivo di una “versione B” della SF-23. La domanda sorge spontanea.

A cosa è dovuto questo ottimismo?

Innanzitutto, prestazioni a parte, si sono verificati diversi eventi che hanno condizionato il risultato finale (il problema alla centralina per Leclerc in Bahrain, la Safety Car sfortunata a Jeddah e i contatti Leclerc-Stroll e Sainz-Alonso a Melbourne).

La Ferrari ha iniziato il 2023 senza un solo podio dopo tre gare, ma nonostante i risultati lascino a desiderare la scuderia di Maranello rimane ottimista.

Vasseur, infatti, dichiara: “Dobbiamo capire che tre piste così diverse non compongono il quadro completo“, aggiungendo che anche Baku è non convenzionale.

Tuttavia, il problema con questa argomentazione è che mettere da parte quattro Gran Premi significa cancellare un sesto della stagione. 

Inoltre, la squadra ha vinto in due di questi tracciati lo scorso anno, e avrebbe potuto aggiungerne una terza in Azerbaijan, motore di Leclerc permettendo. 

Infine, la piazza pulita della Red Bull in questo periodo dimostra che un’auto può essere adatta a una varietà di circostanze, mentre la SF-23 no. 

Appare evidente, ormai, che il problema della nuova vettura di Ferrari non è tanto il limite prestazionale, bensì come arrivarci.

La scuderia di Maranello ha, infatti, riscontrato diverse difficoltà di setup nelle prime uscite.

In Australia si è visto un miglioramento e in casa Ferrari si crede di avere una configurazione aerodinamica ottimizzata per Baku.

Riuscirà la rossa a sbloccare definitivamente la performance della SF-23?

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