McLaren, ecco il piano per diventare quarta forza
27 Aprile 2023Ancor prima di iniziare la stagione, i vertici della McLaren avevano messo le mani avanti, ammettendo di aver sbagliato il progetto 2023 e che le prime gare sarebbero state difficili. Così, infatti, è stato: zero punti nelle prime due gare prima di un doppio arrivo in top 10 a Melbourne.
Gli step per risalire la griglia
La MCL60 è, in media, la quarta vettura più lenta, davanti soltanto a Williams, Alfa Romeo e AlphaTauri. In Australia, addirittura, solo l’Alfa Romeo era più lenta. I primi, grandi, aggiornamenti che verranno introdotti a Baku non trasformeranno radicalmente le performance del team di Woking. Il team principal Andrea Stella ha dichiarato che arriverà una specie di versione B entro la pausa estiva, con l’obiettivo di diventare la quarta forza entro fine stagione, grazie anche ad un ulteriore pacchetto di migliorie dopo settembre.

Con le attuali regole sul cost cap è impossibile portare una vera e propria versione B, ma verranno rivisti i sidepods e il fondo, soprattutto la zona laterale, dove la McLaren ha capito di aver preso la strada sbagliata. Il grande obiettivo, però, è quello di tornare ad essere un top team per il 2025. Questo richiede un aggiornamento della squadra di tecnici e comporta ovviamente un periodo di transizione.
Nuovi tecnici in arrivo
Il direttore tecnico James Key è stato sostituito da un team di tre persone (Peter Prodromou, Neil Houldey, Giuseppe Pesce). Il gruppo, poi, si allargherà con l’arrivo di David Sanchez dalla Ferrari il prossimo gennaio. Nel frattempo, aiuterà Andrea Stella. In questo periodo, poi, il direttore del design e dello sviluppo, sarà Neil Oatley, che ha costruito le McLaren che hanno vinto il titolo nel 1989, 1990, 1991, 1998 e 1999.

Arriveranno anche altri soggetti per ora sconosciuti. Girano voci che tra questi ci potrebbe essere Mariano Alperin, capo della tecnologia dell’aerodinamica in Aston Martin e precedentemente in Honda e Sauber. Questa struttura a squadre di tre tecnici era già stata adottata tra la fine degli anni 2000 e i primi anni 2010 senza grandi risultati. Lo stesso Adrian Newey, parte di quella McLaren, l’aveva etichettata come eccessivamente complessa. Quando è salito al potere, infatti, il CEO Zak Brown ha ridotto le posizioni chiave a un solo soggetto, ottenendo miglioramenti evidenti.
Tornando agli obiettivi a breve termine, la McLaren deve iniziare subito a schiodarsi dalle posizioni che la vedono tra il centro e il fondo della griglia: due talenti cristallini come Norris e Piastri non possono permettersi di venire sprecati per anni nelle retrovie.