Ferrari, due pole per sperare

Ferrari, due pole per sperare

1 Maggio 2023 0 Di ilcontadinorampante

Dal cantiere Ferrari arrivano segnali di miglioramento, Leclerc terzo dietro le imprendibili Red Bull non è sembrato un fuoco di paglia.

Se non è Verstappen tocca a Perez, i bibitari oltre a non lasciare nemmeno le briciole agli avversari, tolgono persino la speranza. Una sorta di inferno dantesco dove Ferrari, dopo un inizio di stagione da incubo, sembra provare ad uscirne.

Due pole position tra venerdì e sabato per Leclerc, manifesto della classe pura del monegasco. Ma dopo aver incantato nella doppia qualifica del weekend azero, sia nella sprint che nella gara tradizionale, Leclerc non ha potuto niente contro il duo Verstappen-Perez. Nonostante la partenza dalla prima casella della griglia, Leclerc non ha nemmeno provato a resistere agli attacchi targati Red Bull, troppo veloci in qualsiasi condizione, inutile resistergli rischiando di stressare inutilmente le gomme. 

Dal cantiere Ferrari arrivano segnali di miglioramento, Leclerc terzo dietro le imprendibili Red Bull non è sembrato un fuoco di paglia.

Eppur si muove.

Il cittadino di Baku è sicuramente amico di Leclerc e Ferrari, che riuscirono a strappare una pole position persino nell’annus orribilis 2021, ma a differenza di quella stagione, domenica, la SF-23 ha mostrato di poter migliorare.

Senza aggiornamenti ma con una migliore comprensione della vettura, Ferrari è riuscita a mettere in pista una macchina (col numero 16) capace di ottenere pole position e mettersi alle spalle Mercedes e Aston Martin.

Discorso diverso per Sainz, mai a proprio agio e competitivo a bordo della propria Ferrari in quel di Baku. Forse, l’attuale situazione di casa Ferrari, potrebbe essere una mediazione tra quanto mostrato dai propri piloti.

Il miglioramento della SF-23 potrebbe esser frutto di una pista amica, di una cattiva gestione del nuovo format da parte di Mercedes ed Aston oltre che di veri miglioramenti nella messa a punto. 

Se il merito fosse da ricercare a Maranello, Ferrari è sì colpevolmente in ritardo, ma almeno potrebbe iniziare a porre le basi per la vettura 2024 con una nuova chiave di lettura dei dati che emergono in GeS. 

Tra una settimana, a Miami, arriveranno i primi importanti aggiornamenti, non solo per Ferrari ma anche per le altre scuderie. Red Bull continuerà ad essere di un altro pianeta nonostante il freno a mano tirato, ma per la Rossa il 2023 è solo l’ennesimo anno di transizione. 

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