McLaren deve fare i conti con la realtà?
8 Maggio 2023Il Team Principal del team di Woking, Andrea Stella, ha dichiarato che la scuderia è rimasta delusa dalla prestazione della MCL60 a Miami.
Sicuramente il contatto De Vries – Norris ha inciso sulle performance della vettura numero 4 del britannico (il team ha stimato una perdita di circa 2 decimi a giro).

Questo, però, non può giustificare un weekend ampiamente insufficiente, con entrambe le monoposto fuori in Q1 e lontanissime dalla zona punti.
“La pista non è adatta a noi”
Il problema principale era la conformazione della pista? Secondo Stella sì.
Il Team Principal della McLaren, infatti, è convinto che la prestazione di Miami sia stata influenzata dalle caratteristiche del tracciato, mentre quella del fine settimana di Baku sia un quadro della situazione più realistico.
Queste le sue dichiarazioni: “La pista non è adatta a noi, le curve più lunghe non sono adatte a noi, la temperatura non è adatta a noi, la superficie della pista non è adatta a noi”.
“La conclusione principale che possiamo trarre è che dopo la bella prestazione di Baku siamo tornati alla realtà”.
“Le informazioni che abbiamo raccolto qui ci aiutano a capire le direzioni di sviluppo che dobbiamo intraprendere per migliorare la vettura in frenata e accelerazione”.
“Al momento, la macchina non funziona nelle condizioni più comuni, e questo è un grande limite”, ha concluso.
Ha aggiunto che in weekend come questi la squadra può solo sperare in una Safety Car, un elemento imprevedibile che possa sparigliare le carte.
“Oggi avremmo avuto bisogno di alcuni eventi in gara, una Safety Car ad esempio, ma non è successo niente. Quindi, i limiti dal punto di vista prestazionale non potevano essere superati grazie ad alcuni “imprevisti”. E così andiamo via senza punti”.

Stella ha sottolineato, infine, come diverse vetture siano state più veloci rispetto al solito: “Nessuno è stato lento neanche questo fine settimana. Forse l’Alpha Tauri era l’unica altra macchina lenta., tutti gli altri sono stati abbastanza veloci”.
“Le Alfa Romeo erano velocissime, le Haas erano velocissime. Le Alpine sono state molto più competitive”.
“Non direi che abbiamo fatto un passo indietro, bensì gli altri hanno fatto un grande passo avanti e molto di questo dipende solo da come la macchina si è adattata alla pista, secondo me”, ha concluso.
L’italiano è, quindi, fiducioso nella teoria che vede questo GP come una “one off”, un semplice paso falso dovuto al tracciato e non un’immagine rappresentativa della velocità della MCL60.
Appuntamento a Imola tra due settimane per capire se la sua ipotesi sulle prestazioni della McLaren verrà confermata o smentita.
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