“Tutto cuore e coraggio” 41 anni senza Gilles

“Tutto cuore e coraggio” 41 anni senza Gilles

8 Maggio 2023 0 Di corradopiogreggio

41 anni fa Zolder mieteva la sua vittima più illustre, solcando una ferita nel cuore degli appassionati che, dopo più di 4 decenni, non si è ancora saturata.

“Pretendo di essere sempre il migliore in tutto, È nel mio carattere, non m’interessa una posizione da comprimario, se mi vogliono sono così, di certo non posso cambiare. Perché io, di sentire dei cavalli che mi spingono la schiena, ne ho bisogno come dell’aria che respiro.” Lo diceva colui che di queste poche parole ne fece un mantra, uno stile di vita: Gilles Villeneuve.


Il pupillo di Enzo Ferrari, che in lui vedeva “un cavallo vincente per il cavallino rampante”.
Mai sapremo se il Drake c’aveva visto lungo poiché il destino, beffardo come solo lui sa essere, ce l’ha portato via troppo presto, in un grigio sabato belga di 41 primavere fa.
Ripercorriamo insieme in questo articolo le tappe più iconiche e importanti nella carriera dell’ “Aviatore”.

Un ricordo lontano ma indelebile

GP di Francia 1979 “Il Duello”


Gilles, dopo aver conquistato la pole position, si trova costretto in gara, complici dei problemi ai freni, ad amministrare una comoda seconda posizione. A 3 giri dalla fine, però, sopraggiunge la Renault di Arnoux.


Ne scaturisce quello che tutt’ora viene raccontato dagli addetti ai lavori come il più grande duello della storia; una difesa eccezionale del canadese che tra sorpassi, staccate al limite e controsorpassi riesce a mantenere la posizione. I 2 vanno più volte al contatto ma sempre con il massimo della sportività, senza mai eccedere.

L’intero tifo francese è in estasi, vince Jabouille su Renault ma non se ne accorge nessuno, perché chi è presente è consapevole di aver assisto ad un momento storico anche se è valso solo la seconda posizione.


Alla gara successiva di Silverstone, incalzato da un furioso Niki Lauda, Villeneuve afferma: “Se domani si ripresenta la medesima situazione, io mi comporto allo stesso modo.”

41 anni fa a Zolder ci lasciava Gilles Villenueve, una ferita nel cuore degli appassionati che, dopo 4 decenni, non si è ancora saturata.


GP d’Olanda 1979


Gilles in difficoltà con le gomme, nel tentativo di mantenere la testa della corsa nel confronto con Alan Jones, salta su un cordolo e compie un testacoda, il peggio pero deve ancora avvenire.


Pochi giri dopo il canadese esce di pista e si ritrova con la posteriore sinistra completamente divelta.

Villeneuve, in una situazione in cui chiunque l’avrebbe parcheggiata, decide di tornare in pista. Compie tutto un giro ad altissima velocità su 3 ruote per rientrare ai box dove, nell’incredulità generale, l’ingegner Forghieri è costretto a comunicargli che della sospensione è rimasta solo qualche lamiera ed è impossibile rimetterlo in pista.

41 anni fa a Zolder ci lasciava Gilles Villenueve, una ferita nel cuore degli appassionati che, dopo 4 decenni, non si è ancora saturata.


GP d’Italia 1979


Si arriva sul circuito brianzolo di Monza con il sudafricano Jody Scheckter in testa al mondiale, che ha la possibilità di chiudere matematicamente la contesa all’iride.


Gli unici pretendenti rimasti sono Laffite su Ligier e lo stesso Gilles.
Il canadese scorta per tutta la gara Scheckter alla vittoria, nonostante nel finale in particolare ne avesse molto di più, rinunciando dunque alle sue possibilità di diventare campione del mondo per garantire il campionato alla scuderia di Maranello.

41 anni fa a Zolder ci lasciava Gilles Villenueve, una ferita nel cuore degli appassionati che, dopo 4 decenni, non si è ancora saturata.


GP di Monaco 1981


Il 1980 è stato un anno di transizione a Maranello, impiegato per preparare il motore turbo in vista dell’anno successivo.
Il 1981 inizia con positività ma i risultati faticano ad arrivare per il cavallino, sia Gilles che il nuovo arrivato Pironi colgono 3 ritiri nelle prime 3 gare.


È però al sesto Gran premio, sul circuito cittadino di Monaco, sul tracciato dove conta meno il nuovo e potente motore della Ferrari, che Gilles riesce finalmente a ritrovare la via del successo conquistando la prima vittoria Ferrari dopo un anno e mezzo di digiuno.


L’impresa del canadese riuscirà addirittura a scomporre un telecronista vecchio stampo come Poltronieri che commenterà così il sorpasso decisivo per la vittoria:

“È passato in questo momento, è passato, evidentemente la macchina di Jones ha dei problemi e Villeneuve è al comando del Gran premio di Montecarlo. C’è da commuoversi francamente per questo ritorno della Ferrari ai vertici.”

41 anni fa a Zolder ci lasciava Gilles Villenueve, una ferita nel cuore degli appassionati che, dopo 4 decenni, non si è ancora saturata.


GP del Canada 1981


A casa sua Gilles parte undicesimo ma, grazie al grande feeling col tracciato di casa e le condizioni di bagnato pesante che l’hanno sempre esaltato, riesce a rimontare in breve tempo fino al terzo posto.


Ad un certo punto però l’allettone anteriore della sua Ferrari 126CK si spezza verso l’alto ostruendogli completamente la vista. Dal box lo sollecitano a rientrare ma il pilota di casa non si dà per vinto. Inizia guidare a memoria basandosi sulle traiettorie memorizzate nella sua testa, fin quando l’allettone non vola via definitivamente.


Gilles, nonostante l’incredibile mancanza di deportanza causata dall’assenza dell’ala anteriore, riuscirà a concludere comunque sul podio mandando in estasi l’intero tifo Ferrari.

41 anni fa a Zolder ci lasciava Gilles Villenueve, una ferita nel cuore degli appassionati che, dopo 4 decenni, non si è ancora saturata.


GP di San Marino 1982


La Ferrari nel 82 è finalmente pronta a tornare competitiva per il mondiale. A Imola, complice l’assenza delle vetture facenti parte della FOCA, l’unica avversaria reale è la Renault che però non sarà un problema nel corso del weekend emiliano.


Dal box arriva l’avviso alle due Ferrari, comodamente in prima e seconda posizione, di andare piano e gestire. Gilles non ha paura che Pironi disobbedisca all’ordine di scuderia e quando il francese lo passa pensa che sia solo una mossa per dare spettacolo. Il canadese non aspetta troppo a riprendersi la testa della corsa e inizia l’ultimo giro in testa alla gara.


Inaspettatamente però Pironi approfitta della tranquillità del canadese e lo sorpassa nel finale prendendosi la vittoria.
Gilles si sente tradito, è stato sorpassato beffardamente da quello che reputava un amico, si sente non ripagato dalla Ferrari, la stessa per cui aveva fatto gioco di squadra a Monza nel 79 permettendo a Scheckter di portarsi a casa l’iride.

41 anni fa a Zolder ci lasciava Gilles Villenueve, una ferita nel cuore degli appassionati che, dopo 4 decenni, non si è ancora saturata.

Un finale annunciato


Di fatto, almeno mentalmente, Gilles Villeneuve muore in quel weekend di Imola.

Troverà fisicamente la fine 2 settimane più tardi a Zolder, quando, nel disperato tentativo di concludere le qualifiche davanti al compagno di squadra scese in pista con delle gomme ormai finite. Trovò però sul suo percorso la March di Jochen Mass con cui ebbe un’incomprensione. I due andarono in collisione e Gilles decollò, ponendo fine alla sua vita.


Non basterebbero le parole per descrivere ciò che è stato Gilles, come disse Prost a proposito: “Lui vero pilota, gli altri solo professionisti”.


Simbolo di un epoca che non c’è più e di una Formula 1 che non c’è più.


Una Formula 1 che non aveva bisogno di regole assurde, di Sprint Race e di format senza senso per muovere le masse.

Una Formula dove i piloti in pista si rispettavano e rispettavano la morte. 7 i contatti tra Villeneuve e Arnoux a Digione nel ’79 eppure mai scorretti, una cosa inconcepibile nella Formula 1 moderna.


Una Formula 1 che in Gilles Villeneuve ha visto la sua massima espressione e che, probabilmente, dopo Zolder 1982 non è stata più la stessa.


Salut Gilles

41 anni fa a Zolder ci lasciava Gilles Villenueve, una ferita nel cuore degli appassionati che, dopo 4 decenni, non si è ancora saturata.

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