WRC | Rally1 senza ibrido a partire dal 2025?
10 Maggio 2023Le Rally1 potrebbero tornare al solo motore termico a partire dal 2025. La possibilità è concreta. Ecco perché.
Dalla stagione 2022, le vetture all’apice del mondiale rally, le Rally1, si sono convertite all’ibrido. Al motore termico, un 1.6 4 cilindri turbo da 380 CV, si è aggiunta un’unità elettrica capace di portare le vetture ad una potenza massima di 500 CV, ma solo in alcune fasi della prova speciale.
Per contenere i costi e mettere tutti sullo stesso piano, l’unità elettrica viene fornita da Compact Dynamics, azienda che ha ottenuto un contratto di fornitura per tre stagioni. A fine 2024, quindi, il contratto scadrà, ma ancora non è chiaro se sarà rinnovato oppure no. Ed il rischio di tornare a vedere vetture Rally1 dotate di solo motore termico non è un’utopia.
Niente più ibrido dal 2025?
Il ciclo di omologazione delle Rally1, in origine, sarebbe dovuto durare tre stagioni (fino a fine 2024), ma poi si è preferito estenderlo a 5 anni, dunque fino al 2026. Il contratto con Compact Dynamics, però, non è stato adeguato e dunque come già accennato scadrà alla fine del prossimo anno.
La volontà, come ha dichiarato il direttore tecnico della FIA per il WRC, Xavier Mestelan Pinon, è quella di continuare sulla strada ibrida, ragion per cui Compact Dynamics, FIA, WRC e i team di Rally1 sono già al lavoro per estendere il contratto di fornitura delle unità elettriche.

“Dobbiamo trovare un nuovo accordo se vogliamo continuare con l’attuale fornitore” ha detto Mestelan Pinon a DirtFish.com. “Stiamo già discutendo con loro. Per noi in FIA e per il promoter, ha senso continuare sulla strada dell’ibrido, ma ancora nessuna decisione è stata presa. Se vogliamo continuare con Compact Dynamics è importante che l’attuale sistema ibrido venga migliorato. Ma ciò è un processo normale”.
Ma continuare sulla strada dell’ibrido non è l’unica opzione percorribile. “Chiaramente abbiamo la possibilità di continuare senza l’unità ibrida” ha ammesso Mestelan Pinon. “Non dico che sia l’opzione che preferiamo, ma dobbiamo prendere la migliore decisione possibile, assieme a Compact Dynamics e ai costruttori”.
Punto centrale
Come sottolinea Mestelan Pinon, il punto centrale è la necessità di migliorare il sistema messo a punto da Compact Dynamics.
“Penso che da entrambe le parti ci sia la voglia di continuare se si riesce a migliorare l’affidabilità del sistema. Non bisogna dimenticare che l’anno scorso era tutto nuovo, quindi è normale che si cerchi di migliorare per risolvere alcuni problemi tecnici”.
La FIA, in questo senso, vuole la garanzia che il costruttore dell’unità ibrida si impegni per migliorare quello che per buona parte della scorsa stagione, e in alcuni momenti di quella attuale, è stato il tallone d’achille delle Rally1.
Dall’altra parte della barricata, risponde il Managing Director di Compact Dynamics, Oliver Blamberger, che non nasconde il desiderio di continuare a fornire l’ibrido alle Rally1.

“Come è possibile immaginare, siamo molto interessati ad estendere il contratto fino alla fine del 2026″ dice Blamberger, che però si difende dalle “accuse” di scarsa affidabilità del suo prodotto. “Abbiamo sviluppato l’unità, e il sistema ora è affidabile in qualsiasi condizione. Ad esempio, durante il Rally del Messico, che offre condizioni ambientali proibitive, non ci sono stati problemi con l’ibrido”.
Blamberger, poi, svela che l’azienda ha già avanzato una proposta di discussione per l’estensione del contratto. “Abbiamo offerto alla FIA la possibilità di discutere di un’estensione del contratto già lo scorso novembre, anche per questioni di sostenibilità ambientale. Non avere l’ibrido nel 2025 e nel 2026, dal mio punto di vista, non è un’opzione”.
Un punto, quello della sostenibilità ambientale, che come dice Blamberger non si può ignorare che la stessa FIA non può non tenere in considerazione. Fare un passo indietro in questo senso sarebbe controproducente, non solo per il WRC, ma perché metterebbe a rischio la credibilità dell’intero comparto FIA, andando a toccare anche la F1.
Ma la Federazione è intenzionata anche a valutare bene la sostenibilità economica. “Il costo è legato all’affidabilità” dice Mestelan Pinon. “Se il sistema ibrido è migliore da questo punto di vista, i team avranno bisogno di meno ricambi”.
A quanto pare non ci vorrà molto tempo prima di arrivare a una decisione, come anticipa lo stesso Mestelan Pinon. FIA e Compact Dynamics stanno continuando a discutere e presto capiremo che direzione prenderà il WRC a partire dal 2025.
Seguici sui nostri canali social!
Sei un grande appassionato del WRC o della Formula 1? Vuoi seguire tutte le news? Bene! Seguici sui nostri canali Instagram e Telegram! Mi raccomando, se ritieni interessanti i nostri articoli, condividili con chi vuoi. Buon proseguimento di lettura sul nostro sito!