Guida al WRC – Parte 3: Come è fatta un’auto da rally
26 Novembre 2022Nella terza parte della guida andiamo a scoprire le vere protagoniste del mondiale rally: le vetture del WRC
Abbiamo visto, nella seconda parte della guida, come si svolge una tappa del World Rally Championship e come si configura il weekend di gara. Ora però è tempo di andare alla scoperta dei mostri che animano le strade delle prove speciali: le vetture del WRC.
L’auto da rally in generale
Le auto da rally derivano da modelli stradali delle case automobilistiche. Di questi, però, conservano soltanto le linee estetiche. Le vetture da rally infatti, sotto la pelle, non mantengono nulla dei modelli dai quali derivano.
Una vettura da rally del mondiale monta generalmente un motore 1.6 a 4 cilindri turbo, non derivato da motori di serie, che a seconda del diametro della flangia del turbocompressore può sprigionare dai 220 ai 380 CV. Le Rally1, come vedremo dopo in dettaglio, sono equipaggiate anche con un sistema elettrico che fornisce più spinta in accelerazione.
Tutte le auto da rally del mondiale sono dotate di trazione a quattro ruote motrici. Entrambi gli assi della vettura, quindi, forniscono trazione, affinché le auto possano affrontare agilmente i terreni impervi del mondiale. Il cambio è sequenziale a 5 rapporti, selezionabili tramite una leva: indietro per salire di marcia, avanti per scalare. La frizione si usa soltanto in partenza e quando si usa il freno a mano. Tutto il gruppo sospensivo, poi, ha moltissime regolazioni in termini di setup. Vi sono, infine, un sistema di launch control e un anti-lag system, che tiene sempre in pressione in turbo affimché non ci siano lag in accelerazione.
All’interno della vettura i sedili di pilota e navigatore sono spostati più indietro rispetto alla vettura stradale, quasi al centro dell’abitacolo per ragioni di sicurezza e di distribuzione del peso. È presente anche un roll-cage, ovvero una gabbia tubolare ad altissima resistenza che protegge i piloti e la crumple zone, ovvero un’area della vettura progettata per deformarsi in caso di impatto e assorbirne la forza.
Oltre a pedali, volante e cambio, la leva del freno a mano è lunga e ben visibile affinché il pilota lo possa usare al meglio. In abitacolo, inoltre, troviamo un cruscotto digitale con tutte le informazioni necessarie, un tubo che a seconda delle regolazioni porta aria calda o fresca, i comandi principali della vettura (molti di questi sono sul volante), un sistema di interfono affinché il pilota possa sentire le note del navigatore e un estintore. Nel bagagliaio della vettura i piloti di solito portano delle gomme di scorta e attrezzi per veloci riparazioni.

Le regine dei rally: le Rally1
Le auto che competono nella classe regina del WRC, il Rally1, sono appunto le Rally1. Per capirci meglio, questa classe fino a quest’anno era la WRC le vetture erano appunto le WRC. Con il cambio regolamentare del 2022 gli organizzatori del mondiale hanno apportato un restyling alla denominazione delle classi, con quella maggiore che ha preso il nome, come abbiamo già detto, di Rally1.
Abbiamo già parlato delle specifiche di queste vetture, in breve, nella prima parte. Ora però andiamo nel dettaglio delle più potenti auto da rally del panorama di questo sport. Attualmente le tre vetture Rally1 che competono nel mondiale sono la Hyundai i20 N Rally1, la Ford Puma Rally1 e la Toyota GR Yaris Rally1.
Il 2022 ha visto l’introduzione della nuova generazione di auto ibride. Infatti le Rally1 montano un 1.6 4 cilindri turbo accoppiato ad un sistema elettrico che fornisce più potenza in accelerazione. Il motore termico è lo stesso del precedente regolamento, quello in vigore dal 2017 al 2021. L’unità termica fornisce circa 380 CV di potenza, con la flangia del turbocompressore di diametro, uguale per tutti, di 36mm. Il motore termico, infine, è alimentato da una miscela di carburanti sintetici e biocarburanti.
L’unità elettrica, invece, è fornita da Compact Dynamics, che incorpora una batteria fornita da Kreisel Electric. L’unità elettrica fornisce circa 130 CV di potenza aggiuntivi, che portano quindi la potenza totale delle Rally1 a più di 500 CV. In prova speciale gli equipaggi possono scegliere, a seconda delle preferenze, una tra tre modalità di ibrido in accelerazione e una tra tre modalità di recupero dell’ibrido in frenata. Durante la prova non è possibile cambiare questi parametri quindi è importante per un pilota capire, a seconda delle caratteristiche della prova, qual è il settaggio migliore. In più, l’unità elettrica viene usata in alcune sezioni dei trasferimenti che richiedono agli equipaggi di utilizzare solo l’elettrico. In caso di incidente, in maniera simile a quella delle vetture di Formula 1, bisogna aspettare che la lucina installata sulla vettura diventi verde. Ciò sta a significare che si può toccare la vettura.
Come è facile intuire, le auto Rally1 sono a quattro ruote motrici. Il cambio, invece, è un sequenziale a 5 marce con selettore a leva come da regolamento 2022. Sempre secondo il regolamento 2022, le Rally1 hanno gruppi sospensivi meno complessi e con estensione ridotta (fino a 270mm) e sono prive di un differenziale centrale attivo, presente invece nella precedente generazione, la WRC Plus. Altri divieti sono quello di utilizzare freni raffreddati a liquido, la valvola di aria fresca nel sistema anti-lag e il divieto di utilizzare diffusori posteriori e condotti nascosti per il raffreddamento dei freni.
Le Rally1 rappresentano, infine, il top per quanto riguarda l’aerodinamica della vettura, che seppur non sia così complessa come quella delle vecchie WRC Plus risulta comunque la più ricercata del panorama rally. Una parte fondamentale la giocano gli alettoni posteriori, che hanno il compito di fornire grip alla vettura.
Rally2 e Rally3: cosa cambia
Per le vetture di Rally2, la categoria inferiore alla Rally1, le vetture montano sempre un 1.6 4 cilindri turbo, ma con flangia da 32mm, che limita quindi la potenza a circa 290 CV. L’aerodinamica è molto semplificata, mentre è presente, come nelle Rally1, la trazione a quattro ruote motrici e la trasmissione sequenziale a 5 rapporti. Non è presente, invece, l’unità elettrica.

Le vetture di Rally3, invece, sono delle Ford Fiesta Rally3 che montano un 1.5 3 cilindri turbo Ecoboost di Ford che fornisce una potenza intorno ai 235 CV. Anch’esse sono dotate di trazione a quattro ruote motrici e cambio sequenziale a 5 marce.
Le gomme del WRC
Il fornitore unico di pneumatici per il mondiale rally è Pirelli, che nel 2021 ha sostituito Michelin. Per l’asfalto le vetture corrono su gomme da 18 pollici con mescola hard o soft, oppure Wet in caso di pioggia. Su terra si passa invece a gomme da 15 pollici, sempre con la distinzione tra mescola hard (K4) o soft (K6) ma senza una versione da pioggia. Per la neve, invece, si montano pneumatici molto stretti e chiodati.
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