Magnussen spiega la modifica che lo ha aiutato in qualifica
11 Maggio 2023Kevin Magnussen ha rivelato com’è riuscito a migliorare il feeling con la sua Haas quando arriva il momento di estrarre il massimo dalla vettura.
Il danese è riuscito a ottenere il quarto posto in griglia nelle qualifiche del GP di Miami, la più alta posizione di partenza nella breve storia del team americano.
Sempre nello scorso weekend, inoltre, ha battuto per la prima volta Hulkenberg il sabato, dopo che il tedesco aveva avuto la meglio nelle altre quattro sessioni in questo inizio di stagione.
In Bahrain, infatti, Kevin è stato eliminato in Q1 mentre a Melbourne il 35enne gli ha dato quasi un secondo sul giro secco.
Da Baku, però, la tendenza sembra essersi invertita. Nella qualifica del venerdì, valevole per la gara di domenica, Magnussen è stato eliminato in Q1 per dei problemi al motore.
Nella sessione del sabato mattina, invece, è passato alla seconda fase di eliminazione, la SQ2.
Poi a Miami è arrivato l’exploit del quarto posto, aiutato sicuramente dalla bandiera rossa, ma durante la sessione il danese appariva più a suo agio di Hulkenberg, eliminato in Q2.

Il 30enne crede che la differenza l’abbia fatta la messa a punto della vettura: “Abbiamo sperimentato molto con il setup, provando diverse soluzioni”.
“Quest’anno ci sono alcune novità sulla macchina, che abbiamo esplorato a nostre spese”.
“Se una soluzione non funziona devi dedicare molto tempo a capire il perché. Poi per le qualifiche inizia il parco chiuso, quindi bisogna prendere una decisione”, ha spiegato.
“Spesso siamo tornati a un assetto più tradizionale e poi devi ritrovare il feeling perché hai svolto le prove libere con un’altra monoposto”.
“Quando torni a un assetto completamente diverso per le qualifiche, vai in qualifica senza conoscere completamente quella macchina. Quindi può costare qualche decimo o un errore, questo ha fatto la differenza quest’anno”.
Kevin ha affermato che la chiave della qualifica di Baku è stata la scelta di mantenere un setup più standard vista l’unica sessione di prova.
“Per Baku, dato anche che c’era solo una pratica, siamo entrati con questo set-up che conosciamo”.
“Ho avuto problemi tecnici con la macchina sia in FP1 che in qualifica, ma almeno abbiamo messo in pista una macchina che sapevamo sarebbe stata adatta a me”, ha concluso.

Il danese continuerà, dunque, a lavorare sul setup della vettura per essere il più veloce possibile ogni weekend di gara.
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