Haas, senti Hulkenberg: “Declino dovuto alla mancanza di aggiornamenti”

Haas, senti Hulkenberg: “Declino dovuto alla mancanza di aggiornamenti”

9 Agosto 2023 0 Di Matteo Poletti

Fin dagli albori della sua storia in Formula 1, la Haas è nota per iniziare la stagione discretamente e poi indietreggiare come i gamberi, senza riuscire a portare aggiornamenti competitivi per tenere il passo dei rivali.

Dopo la stagione 2022, iniziata nel migliore dei modi con il quinto posto di Kevin Magnussen in Bahrain e terminata con solo 2 punti conquistati nella seconda metà dell’anno, il team principal Guenther Steiner aveva annunciato un importante piano di aggiornamenti per il 2023.

Purtroppo, il piano sembra non avere effetto: le altre squadre continuano a sviluppare le loro monoposto più velocemente e con maggiore efficacia. Il motivo di questo può essere anche il budget a disposizione della scuderia americana, ancora più risicato di quello degli altri team nonostante l’introduzione del budget cap.

Infatti, gara per gara si è visto come molti dei problemi avuti dalla Ferrari a inizio stagione (e poi risolti con il passare dei mesi) continuano a colpire le vetture di Nico Hulkenberg e Kevin Magnussen, che prendono molte compomenti da Maranello.

Hulkenberg: “Servono aggiornamenti”

Ai microfoni dopo il GP del Belgio, Hulkenberg si è aperto riguardo questa situazione. “Non è facile trovare la soluzione per risolvere il problema e migliorare la performance. Credo che quest’anno possiamo migliorare la situazione, ma solo sul lungo termine.

“Ciò di cui abbiamo davvero bisogno sono aggiornamenti. Questo tracciato [Spa-Francorchamps, ndr] ha messo in evidenza le debolezze della nostra macchina, per questo non siamo riusciti ad essere competitivi in alcuna sessione. C’è tanto lavoro da fare”.

Quest’anno, in più, non aiuta il fatto che la top 10 sia sempre occupata da McLaren e Aston Martin oltre ai soliti tre top team. Al momento, il team di Gene Haas è riuscito a stare davanti ad Alfa Romeo e AlphaTauri sfruttando i ritiri dei big per accumulare un buon bottino di punti (vedi Melbourne). Per rimanere competitivi, però, sfruttare le sfortune altrui non basta: serve un piano di sviluppo più concreto.

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