La pausa estiva (e quella invernale) di Daniel Ricciardo
24 Agosto 2023Il pilota australiano ha spiegato il suo percorso di crescita mentale durante il periodo di inattività e durante l’appena conclusa pausa estiva.
Quella di Daniel Ricciardo è stata un’estate sicuramente rocambolesca. Il pilota australiano, che a fine 2022 aveva riabbracciato i colori Red Bull in qualità di terzo pilota dopo una convivenza burrascosa in McLaren, nel giro di poche gare ha recuperato un posto da titolare in casa AlphaTauri – al virtù di un poco brillante De Vries – e nella sua prima gara stagionale ha addirittura sfiorato la zona punti con quella che, attualmente, è la monoposto meno performante della griglia. Un rapido susseguirsi di eventi ed emozioni che, spiega Ricciardo, è stato possibile solo grazie ai sei lunghi mesi di forzata inattività prima del ritorno in pista, questa volta nella veste di pilota titolare in AlphaTauri e non più semplice riserva.

“Mi sono sicuramente divertito e ho lasciato le corse, ma mi sono anche preso cura del mio corpo più di quanto farei normalmente durante una pausa estiva. […] In generale in questa sorta di secondo capitolo della mia carriera mi sento diverso riguardo al mondo delle corse. Mi sento come se, almeno in questo momento con la mia testa, fossi in un’ottima condizione e prendessi tutto sul serio. Ovviamente non sto esercitando pressioni inutili su me stesso o altro, ma ho solo degli obiettivi da raggiungere e alcune cose da inseguire. Quindi è questa la situazione in cui mi trovo” ha ammesso Ricciardo in un’ntervista riportata da PlanetF1.com.
“Quest’anno ritengo di aver avuto tanto tempo libero rispetto a quando dovevo gestire una stagione completa. Ho [già] avuto la mia pausa e il mio tempo libero, quindi non avevo bisogno della pausa estiva. Ovviamente so che gli altri hanno preso una pausa e li capisco ma, sì, io avevo già avuto la mia, quindi è stata davvero solo una buona occasione per recuperare un po’ mentre gli altri si stavano riposando“.
Gioia di correre
In un certo senso, Daniel Ricciardo ha ritrovato la gioia di correre. “Ora sono a buon punto. Nei sei mesi di pausa ho fatto molta crescita personale. Ho riflettuto molto e ho rimesso a posto le cose. Ovviamente ho disputato solo due gare, ma quelle due gare – non solo in pista ma anche fuori pista, nel modo in cui si è svolto il fine settimana e come mi sentivo a livello personale – era esattamente quello che volevo. Il livello di felicità e divertimento, slancio e motivazione, penso che fosse probabilmente quello che stavo cercando da un po‘. Ora torno al lavoro, ma mantengo le cose che ho imparato in quel tempo libero, me le porto con me. Sono cose che manterrò lungo il percorso in questo secondo capitolo del mio viaggio e mi assicurerò di non tornare a vecchie abitudini o cose del genere“.

E, in merito alle “vecchie abitudini”, l’australiano ha osservato una serie di comportamenti negativi che crede di essersi ormai lasciato alle spalle. “Quando i risultati non arrivano è difficile mantenere una sfera di energia positiva, ma ci sono diverse cose che si possono fare. Ora ho consapevolezza quando sento di scivolare in un periodo di negatività o qualcosa del genere, e ho anche consapevolezza di non caderci dentro. Attraverso l’esperienza ora saprò qual è la strada giusta da intraprendere e quale no“.