Ferrari alla difficile sfida di Singapore

Ferrari alla difficile sfida di Singapore

11 Settembre 2023 0 Di Nicola Cobucci

Dopo il relativo “successo” di Monza, un ritorno all’elevato carico aerodinamico per l’SF-23 a Singapore potrebbe rivelarsi una sfida non indifferente.

Jock Clear, ingegnere senior della Ferrari, ha descritto nel dettaglio alcuni dei “tratti sgradevoli” del pacchetto SF-23 che potrebbero rendere il Gran Premio di Singapore una sfida per la squadra.

In quella che è stata una stagione largamente deludente per il team di Maranello, il pacchetto ad alto carico aerodinamico si è rivelato problematico, evidenziato dal fatto che tutti e quattro i podi e le pole position conquistate sono arrivati ​​su piste a basso carico aerodinamico.

Al Gran Premio d’Italia, la Ferrari ha ottenuto un terzo e un quarto posto insieme alla pole di Carlos Sainz. Nel Gran Premio d’Olanda della settimana prima invece, Charles Leclerc aveva riferito di non essere stato in grado di guidare l’auto a causa della sua imprevedibilità in configurazione ad alto carico aerodinamico. Il circuito di Marina Bay è uno dei circuiti più dipendenti dal carico aerodinamico del calendario.

Dopo il relativo “successo” di Monza, un ritorno all'elevato carico aerodinamico per l'SF-23 a Singapore potrebbe rivelarsi una sfida non indifferente.



“Andando a Zandvoort, sapevamo che era un circuito non adatto a noi e che avrebbe messo in luce il tallone d’Achille della macchina,” ha detto Clear ai media.

“Sappiamo che ci sono aree in questa macchina che sono davvero complicate, ma rimane un’auto piuttosto veloce nella maggior parte dei punti, diventa solo sempre più complicata. L’avete visto con Charles che ha sfondato il muro in qualifica, quindi è una macchina che è molto al limite in circuiti come quello. Con un giro perfetto lì avremmo potuto qualificarci terzo o quarto, che era il potenziale della vettura.”

“Quel potenziale comporta enormi rischi su quei circuiti. La SF-23 ha ancora quei tratti sgradevoli che non danno fiducia al pilota. Charles ha detto bene: non è che il grip non ci sia, è solo che non sei sicuro nello sfruttarlo. È una macchina molto nervosa quando andiamo su questi circuiti, quindi dobbiamo lavorare su questo”  ha concluso Clear.

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