WEC | Aston Martin in Hypercar nel 2025? Torna l’idea Valkyrie
15 Settembre 2023Secondo le indiscrezioni Aston Martin sarebbe pronta a rispolverare il progetto Valkyrie LMH per il WEC e l’IMSA a partire dal 2025.
In un momento d’oro per il FIA World Endurance Championship, che vede arricchirsi il proprio roster vetture di giorno in giorno, nelle ultime ore ha preso piede un’importante indiscrezione, secondo la quale Aston Martin potrebbe fare il proprio debutto nella classe Hypercar a partire dal 2025, andando così ad espandere ulteriormente la griglia di partenza.
Stando a quanto riportato da Motorsport.com, infatti, Aston Martin sarebbe vicina ad un accordo con il team Heart Of Racing per portare finalmente in pista la Valkyrie LMH.
Facendo leva sull’ottimo rapporto instaurato con la squadra capitanata da Gabe Newell, presidente e co-fondatore di “Valve”, azienda nota nel mercato videoludico, il Costruttore britannico avrebbe dunque l’occasione di veder materializzarsi un progetto sulla quale ha investito numerose risorse.
Sebbene l’accordo di cui sopra non risulti ancora siglato, l’intesa potrebbe essere raggiunta nelle prossime settimane, considerato anche l’ampio affaccendarsi di Aston Martin.
È noto infatti che la Casa inglese si sia mossa da tempo nella direzione LMH, contattando i fornitori e assumendo personale per supervisionare il progetto.
Tra i nomi importanti, figura anche quello di Adam Carter, ex Direttore Tecnico della Williams in Formula 1 e ora parte della divisione Aston Martin Performance Technologies.

Le intenzioni e gli obiettivi di Aston Martin
Aston Martin non ha confermato in alcun modo l’intenzione di riportare alla ribalta il progetto Valkyrie LMH, ma ha tuttavia sottolineato come il suo DNA sportscar sia di fondamentale importanza, e di come l’opzione di un suo impiego nelle corse sia costantemente valutata.
Un portavoce della squadra inglese, durante l’intervista a Motorpsort.com, ha rivelato: “Siamo incoraggiati dalla crescita della classe Hypercar e il grande successo della 24 Ore di Le Mans del centenario ne è stato un esempio lampante”.
“Il motorsport è un panorama in continua evoluzione, quindi ovviamente come marchio globale di Hypercar continuiamo a prestare molta attenzione alla categoria”.
Al portavoce di Aston Martin, ha fatto eco Ian James, Team Principal di Heart Of Racing, che ha lasciato intendere come le intenzioni di Aston Martin siano ben chiare: tentare di ripetere la vittoria alla 24 Ore di Le Mans del 1959 con l’allora DBR1.
“Siamo sempre alla ricerca di novità”, ha dichiarato James, “Non abbiamo mai nascosto il nostro desiderio di passare alla classe superiore delle gare internazionali di ruote coperte. Ma per il momento non è stato concordato nulla e certamente non è stato firmato nulla”.
Heart Of Racing scelta naturale
Heart Of Racing, creata nel 2020 per fare da ponte al ritorno di Aston Martin fra le GT nel Campionato nordamericano IMSA, risulta la scelta più naturale per la Casa britannica, che può contare anche sull’appoggio del team nel WEC dopo che lo stesso ha rilevato la vettura di NorthWest AMR prima della 6 Ore di Spa, dopo il ritiro dalle corse di Paul Dalla Lana.
A rafforzare la posizione del team che opera in Florida, va considerato inoltre il bagaglio sportivo dato dalla vittoria del Campionato IMSA 2022 in classe GTD e dalla vittoria di categoria alla 24h di Daytona di quest’anno.
I piani per la Valkyrie, visto l’impegno di Heart Of Racing in entrambi in Campionati, rimangono sconosciuti, ma l’intenzione sembra essere quella di impegnarla sia nel WEC che nell’IMSA.

Caratteristiche tecniche
Del progetto si sa che Multimatic Motorsport continuerà a guidare lo sviluppo della LMH, sebbene questa passerà sotto la gestione diretta della divisione Aston Martin Performance Technologies nella nuova sede del team di Formula 1, a Silverstone.
Si ritiene poi, che il concetto di auto da corsa Valkyrie sia pressocché invariato rispetto alla sua origine.
La vettura sarà alimentata dallo stesso motore Cosworth V12 aspirato da 6,5 litri della controparte stradale, senza tuttavia l’impiego del sistema ibrido ad asse posteriore della stessa.
La medesima configurazione è impiegata anche sulla versione da pista “AMR Pro”, incorporando la tecnologia dell’auto da corsa ancora in fase di lancio.
Progetto travagliato ma dal futuro concreto
Approfittando poi delle revisioni regolamentari che prevedono l’utilizzo di una Hypercar stradale come base per le vetture LMH, Aston Martin ha puntato con decisione sul progetto Valkyrie.
La vendita della controparte stradale è stata un punto di svolta per il piano commerciale della Valkyrie LMH, che ha tuttavia subito una battuta d’arresto nel momento in cui le vetture LMDh basate sulle LMP2, sono state integrate nella Classe Hypercar del WEC, dato anche il costo molto inferiore richiesto dalla loro progettazione.
A seguito di tale dichiarazione da parte del WEC nel gennaio 2020, non si era fatta attendere la risposta di Aston Martin, la quale aveva tempestivamente comunicato di aver abbandonato il progetto.
Finita nel dimenticatoio, l’idea di un ritorno ad alto livello alle gare endurance da parte del marchio inglese, si è ripalesata mediante le parole di Lawrence Stroll, volto noto della Formula 1 e Presidente esecutivo di Aston Martin dopo l’acquisizione nel 2020 del 16,7% delle azioni del marchio.
Avendo fra le mani un progetto di assoluto interesse, lo stesso Stroll ha dichiarato di voler intraprendere un percorso atto a riportare in auge il nome di Aston Martin nel mondo delle gare di durata e alla 24 Ore di Le Mans, dopo aver interrotto la propria partecipazione in classe GTE Pro nel 2019/20 con la conquista del titolo.
Per trovare il nome del marchio britannico nelle classifiche della classe regina, si deve invece tornare addirittura al 2011, quando fra gli iscritti figurava la AMR-One LMP1, che ebbe una vita tanto breve quanto fallimentare.
La vettura, realizzata seguendo la filosofia della DBR1/2 P1 coupé di base Lola, era allora gestita dalla Prodrive, che tuttavia non risulta coinvolta nel programma Valkyrie.
