Ferrari porta in Qatar due “assetti” per le branchie

Ferrari porta in Qatar due “assetti” per le branchie

6 Ottobre 2023 0 Di Leonardo Raffaelli

Per contrastare le condizioni climatiche estreme di Losail, le due SF-23 disporranno di due diverse configurazioni di raffreddamento.

Non è un segreto che in Qatar le alte temperature saranno un problema per tutti i team. Le squadre dovranno gestire al meglio il raffreddamento delle Power Unit per non incorrere in problemi di performance e affidabilità. In questo caso, sarà, come sempre, fondamentale trovare il giusto compromesso tra prestazioni e resistenza nel lungo periodo. Per dissipare il calore, le scuderie si servono delle cosiddette “branchie”, ossia delle feritoie posizionate sul cofano motore. La loro apertura, che è regolabile, permette un maggiore smaltimento di energia a discapito dell’efficienza aerodinamica.

Infatti queste branchie possono creare un disturbo dell’aerodinamica, dato dall’aria “sporca” (la stessa che fa sì che la vettura dietro fatichi a seguire quella davanti nelle curve e invece raggiunga velocità massime superiori nei rettilinei quando le è in scia), che rende meno efficiente il gruppo di alettone posteriore e beam wing. Maggiore è l’ampiezza delle feritoie e maggiori sono i problemi che queste provocano all’aerodinamica del retrotreno. Per questo motivo i team cercano sempre di limitare l’apertura delle branchie.

Dopo aver considerato anche la grande escursione termica (sbalzo di temperatura tra giorno e notte) tipica dei deserti, la Ferrari porta in Qatar due differenti configurazioni per il raffreddamento della PU, una per il giorno e una per la notte. Infatti, si stima che le temperature a Losail supereranno i 40°C nelle ore diurne, quando si terranno FP1 e Sprint Shootout, e scenderanno sotto i 30°C in notturna, quando invece si disputeranno qualifiche, Sprint Race e gara. Per massimizzare le prestazioni, i tecnici hanno optato per una differenziazione dell’apertura delle branchie in base al clima sulle SF-23.

Il Cavallino aveva però già adottato questa soluzione a Singapore. Nel cittadino asiatico la Rossa aveva aperto 4 sfoghi molto profondi ed estesi per le FP1 e ne aveva invece usato 6 più piccole e limitate per le sessioni notturne. La particolarità del weekend qatariota è però il ritorno del “format Sprint”, che obbligherà i team a seguire le regole del parco chiuso già dall’inizio delle qualifiche al venerdì, impedendo modifiche anche alle branchie. Sarà dunque interessante scoprire per quale configurazione opteranno in casa Ferrari. In caso fosse scelto l'”assetto” più aggressivo, allora si dovrà vedere come sarà gestita la Sprint Shootout, che dovrebbe essere la sessione più problematica, e se si renderà necessario l’utilizzo di una mappatura più conservativa.

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