F1 | Qualifiche del GP del Qatar: l’analisi della telemetria
7 Ottobre 2023Andiamo ad analizzare i dati delle qualifiche a Losail di ieri di Verstappen, Russell, Alonso, Leclerc e Norris.
Nelle qualifiche di ieri pomeriggio del GP del Qatar è stato Verstappen a primeggiare. L’olandese, che ha abortito il 2° tentativo in Q3 per un errore ma è comunque riuscito a rifilare oltre 4 decimi a tutti gli altri, sarà affiancato in 1° fila da Russell. Il #63 ha preceduto il compagno di squadra Hamilton, Alonso, che sorprende, visto il periodo di difficoltà dell’Aston Martin, e Leclerc, che riesce a portare una SF-23 inguidabile in P5. Stupisce l’assenza dalla top5 di entrambe le McLaren, a cui però sono stati cancellati i tempi di entrambi i piloti per superamento dei track limits. Norris, che aveva messo a segno il 2° miglior crono, scivola così in 10° posizione, essendo stato invalidato anche il suo 1° tentativo per lo stesso motivo, mentre Piastri, che sarebbe altrimenti partito 4°, si è dovuto accontentare della P6.

Per capire meglio i valori in gara in vista di domani, può essere d’aiuto analizzare la telemetria. Lo studio dei dati proseguirà quindi con 2 confronti: il primo sarà tra Verstappen e Russell, che si divideranno la 1° fila, e il secondo, il più interessante, tra Norris, Russell, Alonso e Leclerc. In questo modo si potrà vedere in quali punti la Red Bull guadagna così tanto sulla prima inseguitrice, la Mercedes, e si potranno comparare quelle che sono le monoposto che si dovrebbero giocare il ruolo di 2° forza.
Disclaimer
L’analisi si basa sui dati telemetrici estrapolati grazie ad un software interno di Fuori Pista, ed il periodo di campionamento è di circa 14 metri. Pertanto, i dati non possiedono un’elevata precisione, ma sono sufficientemente accurati per trarre alcune interessanti conclusioni. Si consiglia di zoomare sulle immagini della telemetria per una lettura migliore. Per i numeri e i nomi delle curve usati, invece, si consiglia di consultare questa mappa. Per quanto riguarda la “legenda” dei grafici e i tempi sul giro,
Pilota | Colore | Miglior tempo sul giro | Distacco dal 1° | Tempo nel 1° settore del giro migliore | Tempo nel 2° settore del giro migliore | Tempo nel 3° settore del giro migliore |
1°) Verstappen | Blu | 1:23.778 | – | 30.791 (migliore assoluto) | 28.536 | 24.451 (migliore assoluto) |
2°) Russell | Turchese | 1:24.219 | +0.441s | 31.000 | 28.459 | 24.760 |
4°) Alonso | Verde | 1:24.369 | +0.591s | 31.075 | 28.832 | 24.462 |
5°) Leclerc | Rosso | 1:24.424 | +0.646s | 31.187 | 28.515 | 24.722 |
10°) Norris | Arancione | 1.24.074 (annullato) | +0.296s | 30.959 | 28.534 | 24.581 |
Confronto Verstappen-Russell

Alla fine del rettilineo principale, dove c’è l’unica zona DRS, Verstappen raggiunge i 322 Km/h, Russell non va oltre i 315 Km/h. Il #63 frena prima per curva 1 e, con velocità minime simili, riesce ad accelerare prima del #1. Ciononostante, il pilota della Red Bull, prima di frenare per la 2, arriva con 5 Km/h di velocità in più rispetto all’alfiere della Mercedes. In curva 2-3 si ripete la situazione vista alla 1: l’inglese porta meno velocità a centro curva per andare prima sul gas e guadagnare in trazione. Alla 4 e alla 5 l’olandese porta molta più velocità, ma sacrifica l’uscita e perde rispetto al britannico. Il distacco alla fine del primo settore è di circa 2 decimi a favore del campione del mondo.
Anche in curva 6, 7 e 10 si confermano gli approcci differenziati dei due: Russell decelera di più in modo da favorire la trazione e nel 2° settore guadagna quasi un decimo su Verstappen. È nel T3 che si rintraccia la differenza maggiore. Nelle velocissime curve del tratto che va da curva 12 a curva 15 incluse, non c’è gara tra le due vetture. Il pilota della Red Bull è superiore sia nelle velocità minime in percorrenza, grazie a una minore parzializzazione dell’acceleratore, che in quelle massime negli allunghi. All’ultima curva l’olandese favorisce l’uscita più del rivale, guadagnandogli qualche altra manciata di centesimi. Sul traguardo il #1 ha un vantaggio di quasi 4 decimi e mezzo sul #63, che perde 3 decimi nel solo 3° settore.
Confronto Norris-Russell-Alonso-Leclerc
Prima di curva 1, a sorpresa, è Alonso quello che tocca la top speed più alta. Lo spagnolo raggiunge i 323 Km/h, battendo Leclerc e Norris che, rispettivamente, non vanno oltre i 320 Km/h e i 319 Km/h. Russell si ferma ai 315 Km/h. In curva 1 il monegasco è quello che affonda di più la staccata, perdendo in uscita. Appena prima della 2 il #63 e il #14 sono appaiati, dietro al #4 e davanti al #16. Alla 2-3 l’approccio tra i due inglesi è pressoché identico e permette loro di guadagnare sui rivali. Negli allunghi la Mercedes perde però in velocità massima rispetto alla McLaren, alla Ferrari e alla Aston Martin. In curva 4-5 Russell è più veloce di Alonso che a sua volta è più veloce di Norris. Leclerc, il più lento dei 4, tocca le velocità minime più alte, ma sacrifica l’uscita.
Alla fine del T1 il #4 è 4 centesimi davanti al #63, oltre un decimo davanti al #14 e oltre 2 decimi davanti al #16. Al tornantino di curva 6 il monegasco ancora una volta ritarda la frenata rispetto agli altri tre piloti considerati, che invece sono abbastanza in linea e ciò lo porta a perdere del tempo in trazione. Nelle curve 7 e 10 Russell è il 1° a toccare i freni per avere un’uscita migliore. Alonso frena poco dopo il britannico, mentre Norris e, ancora una volta, Leclerc ritardano maggiormente l’ingresso in curva.
Nel 2° settore, grazie al proprio approccio volto a favorire l’uscita di curva, il più veloce è dunque il #63, che guadagna qualche centesimo sul #16, appena più rapido del #4, che vede annullato il proprio tempo per track limits in uscita di curva 10 in seguito a un leggero sovrasterzo, e quasi 4 decimi sul #14, che perde quasi tutto nella difficile curva 9, in cui parzializza più degli avversari. Nei curvoni dell’ultimo settore spicca Alonso, che, mollando il gas più degli avversari, riesce ad avere un’accelerazione e una velocità media in curva migliori. Anche Norris è molto veloce nella sequenza di curve più spettacolare del tracciato, mentre Russell non brilla particolarmente.
Leclerc deve invece fare i conti con una SF-23 eccessivamente nervosa. Il ferrarista, inoltre, in curva 13, per un problema tecnico, è obbligato a scalare una marcia (dalla 7° alla 6°), facendo innalzare notevolmente i giri motore e innescando un forte sovrasterzo che lo obbliga a correggere violentemente col volante e gli fa perdere molta velocità. Si stima che, a causa di questo guasto, il monegasco abbia perso quasi 2 decimi, che gli avrebbero permesso di giocarsi la 1° fila con Russell.
Alla 16 lo spagnolo frena (in ordine) prima del #63 e del #4. Il #16 ritarda invece la frenata, come accaduto in quasi tutte le altre curve del circuito. L’approccio che alla fine risulta il migliore è quello di Norris. Il pilota della McLaren ha sul traguardo un vantaggio di circa un decimo e mezzo su Russell, quasi 3 decimi su Alonso e quasi 3 decimi e mezzo su Leclerc. Nel T3 il più veloce è stato lo spagnolo, il #63 il più lento.
Riflessioni

Analizzando quanto espresso dalla telemetria di ieri e considerando i risultati della Sprint Shootout di qualche ora fa, in Qatar la vittoria delle due gare dovrebbe essere un affare solo tra Red Bull, o, per meglio dire Verstappen, e le McLaren, che invece domani potrebbero pagare il fatto di partire fuori dalla top5. È comunque da scoprire se le due vetture “papaya” si limiteranno a ricoprire il ruolo di 2° forza in solitaria, dato il vantaggio sulle monoposto che seguono, o se saranno in grado di infastidire l’olandese e il suo team.
L’impressione comunque è che, forse, ora come ora, la MCL60 sia diventata la macchina più equilibrata (tra i vari tipi di curve e i rettilinei, che fino a qualche gara fa erano un problema) e bilanciata (in termini di guidabilità), mentre la RB19 è la migliore in termini di prestazione pura e gestione gomme, è un po’ più estrema (Verstappen stesso, per esempio, si era lamentato anche durante le FP1), ha l’anteriore più forte dello schieramento ed è imbattibile nelle curve a percorrenza prolungata e ad alta velocità. In altre parole, la Red Bull è ancora, senz’ombra di dubbio, la vettura migliore del lotto, ma è più “scorbutica” della McLaren. Perciò, occhio a Norris e Piastri in questo finale di stagione.

Il ruolo di 3° forza, invece, dovrebbe essere conteso tra Mercedes, che è sicuramente la favorita per questo obiettivo, Ferrari e Aston Martin. Le SF-23 non convincono in quanto sono apparse troppo nervose e sovrasterzanti, al punto da vedere tante correzioni alle alte velocità che denotano una scarsa stabilità del posteriore e l’eliminazione di Sainz, che predilige il sottosterzo, in Q2. La rediviva Aston Martin fa invece storcere un po’ il naso perché ha ritrovato velocità solo con un pilota, ossia l’intramontabile Alonso, e perchè nelle ultime uscite ha faticato parecchio, perciò il 4° posto dello spagnolo in qualifica potrebbe essere solo un exploit.
L’AMR23 del #14 è risultata comunque la monoposto più veloce nel rettilineo principale, col DRS aperto. La “verdona” è stata inoltre ottima nelle curve veloci, faticando però in quelle lente. La Rossa di Leclerc, invece, non ha brillato nel 1° e nel 3° settore, ma ha ben figurato nel T2, di natura più stop&go. Ferrari soffre, assieme all’instabilità, il vento, problema congenito della SF-23. Il punto forte della Mercedes e della McLaren è la costanza nell’arco dell’intero giro. Le W14 soffrono però le velocità massime e i curvoni ad alta velocità, terreno di caccia delle RB19. Red Bull parte sicuramente come favorita per la vittoria della gara vera e propria.

A questo punto non resta che aspettare lo spegnimento dei semafori per la Sprint Race. Oltre a vedere la possibile e desiderata battaglia tra McLaren e Red Bull, sarà interessante vedere i valori in campo e il comportamento delle gomme Pirelli. In base a quanto emergerà dalle analisi sui pneumatici, potrebbero essere presi dei provvedimenti per la sicurezza.
Seguici sui social!
Sei un grande appassionato del Motorsport? Vuoi seguire tutte le news? Bene! Seguici sui nostri canali Instagram e Telegram! Mi raccomando, se ritieni interessanti i nostri articoli, condividili con chi vuoi. Buon proseguimento di lettura sul nostro sito!