Caldo negli abitacoli: team e FIA discutono nuove soluzioni

Caldo negli abitacoli: team e FIA discutono nuove soluzioni

21 Ottobre 2023 0 Di Ivan Mancini

La Federazione e i dieci team di Formula 1 si incontreranno per trovare una soluzione all’eccessivo surriscaldamento degli abitacoli. Diverse le opinioni del Paddock, ma una cosa è certa: tutelare il benessere del pilota.

Non tutti i mali vengono per nuocere. La situazione surreale creatasi durante il GP del Qatar, tra ritiri, malesseri e addirittura ustioni, ha donato grande rilievo alla “questione temperature” all’interno degli abitacoli delle monoposto di Formula 1, vere e proprie saune per i piloti angustiati in pochi centimetri di spazio. Il clima torrido di Losail, infatti, unito al calore normalmente sviluppato delle monoposto – Power Unit in primis, ma anche le varie centraline elettroniche e i sistemi di bordo come il servosterzo – ha portato i piloti a correre con una temperatura interna all’abitacolo prossima ai 60°C, più di 10° superiore alla media.

Non di certo una circostanza su cui la FIA è disposta a chiudere un occhio. Pat Symonds, ingegnere inglese e Direttore Tecnico della Formula 1, ha infatti comunicato che la Federazione sta attentamente monitorando la situazione, sondando la possibilità di una riunione per decidere le misure da adottare in tal senso. “Ne parleremo durante il prossimo TAC [riunione del Comitato Tecnico Consultivo, ndr]. Al momento ci sto lavorando assieme alla FIA, ma non è del tutto semplice. Le IndyCar ad esempio hanno diverse disposizioni di ventilazione. Utilizzano anche delle tute più leggere, penso pesino un paio di chilogrammi, non sono la fine del mondo“.

Pat Symonds Direttore Tecnico Formula 1
Pat Symonds, Direttore Tecnico della Formula 1.

 

Le parole dei Team Principal

Una posizione, questa, condivisa anche dai Team Principal delle varie scuderie, a testimonianza della capacità di remare nella stessa direzione per garantire la sicurezza dei piloti.

Team e piloti spesso hanno punti di vista diversi su argomenti diversi, ma quando si tratta di sicurezza tutti sono allineati. Tutti riconosceranno che quella del Qatar non era una buona situazione, quindi riuniremo in una stanza le persone giuste per capire quale sia la soluzione migliore, e sono molto fiducioso che ciò accadrà” aveva recenttemente ammesso Zak Brown, numero uno McLaren, quando interpellato al termine della tappa mediorientale.

Anche il Team Principal Aston, Martin Mike Krack, non ha nascosto il proprio supporto nella ricerca del benessere dei piloti. “La GPDA [Grand Prix Drivers’ Association, ndr] e la FIA sono in contatto, dobbiamo vedere cosa succederà nelle prossime settimane. Penso che nelle prossime settimane dovremo sederci insieme a tutte le parti coinvolte e giungere a una buona conclusione. Non è nell’interesse di nessuno continuare così e i piloti devono sentirsi più a loro agio se vogliamo che diano il massimo. Dobbiamo lavorare insieme per raggiungere questo obiettivo“.

Mike Krack Team Principal Aston Martin
Mike Krack, Team Principal Aston Martin.

È dello stesso avviso anche Toto Wolff. “Questa è stata, per me, la situazione più estrema in termini di caldo che abbia mai visto finora. Alcune persone potrebbero dire: ‘Bene, questo è ciò che implica il tuo lavoro’, e in una certa misura è vero. Bisogna sempre allenarsi per affrontare queste situazioni estreme, ma quello che abbiamo visto in Qatar era eccessivo e la maggior parte dei piloti ha detto all’unanimità che non è in grado di sostenerlo“.

Il manager austriaco, tuttavia, predica calma e invita a non trarre conclusioni affrettate. Rispetto ai precedenti colleghi, infatti, il numero uno Mercedes è più cauto nell’ipotesi di apportare modifiche alle monoposto. “Qualora riuscissimo a trovare una soluzione con la FIA e con i piloti per raffreddare un po’ di più l’abitacolo senza praticare grandi buchi, tutto ciò porterebbe a chiederci cosa dobbiamo effettivamente cambiare e come agire sul regolamento tecnico. Penso che non sia una discussione che vogliamo aprire, ma in ogni caso bisogna rispettare la posizione del pilota, perché questo non è stato piacevole da vedere“.

Toto Wolff, Team Principal Mercedes.

Anche Guenther Steiner ha espresso perplessità di fronte ad un’ipotetica modifica delle monoposto. “Non dovremmo reagire in modo eccessivo. Non è necessario trovare particolari soluzioni tecniche, come creare dei buchi o altri dispositivi, per una situazione che qui si verifica una volta ogni 100 anni. Dobbiamo rimanere con i piedi per terra, vedere se c’è un rischio o meno ed evitarlo modificando il calendario. Penso che sia il modo più semplice per farlo“.

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