McLaren è la nuova serpe in seno della Red Bull?
21 Ottobre 2023Con gli aggiornamenti portati a Silverstone la McLaren ha fatto rinascere una stagione che sembrava da dimenticare. Il team di Woking, con una Ferrari e una Mercedes che non riescono a trovare costanza, potrebbe mettere i bastoni nelle ruote alla Red Bull nel prossimo futuro?
“Dopo la morte torno ad alzarmi”.
Dopo un inizio di stagione disastroso per le McLaren e l’ammissione di colpevolezza da parte del team principal Andrea Stella, per il ritardo riguardo all’introduzione della nuova macchina, le Papaya hanno svoltato la stagione con gli aggiornamenti introdotti nel GP di casa su tutte e due le vetture. Soprattutto dopo aver visto una Ferrari e una Mercedes disperse con i loro progetti, la Red Bull si sta preoccupando per la velocità con la quale il team di Woking si sta avvicinando alle sue prestazioni.

Una nuova alba.
Con la nuova macchina la McLaren sembra aver trovato una finestra di funzionamento ideale anche per le caratteristiche di Norris e Piastri e questo trend sta preoccupando e non poco Christian Horner, attuale team principal della Red Bull che in un’intervista ammette:
“Nelle ultime quattro o cinque gare le forze in gioco sono cambiate, ma loro (le McLaren) sono diventati sicuramente più costanti, l’avversario più consistente.
“Stanno facendo un buon lavoro e i piloti stanno guidando veramente bene. In particolare Oscar, alla sua prima stagione da rookie, sta facendo un ottimo lavoro”.

E non mancano parole al miele anche da parte del nuovo tre volte campione del mondo Max Verstappen:
“Come squadra sono probabilmente i più costanti, tra quelli che stanno dietro di noi”.
“Credo che abbiano la miglior coppia di piloti tra tutte le squadre. Stanno facendo un ottimo lavoro”.
“Sarà interessante alla fine dell’anno, ma soprattutto all’inizio dell’anno prossimo, per vedere a che punto saranno tutti”.
Non ci resta che aspettare come Max e vedere come andranno le cose e come i team decideranno di operare quando il campionato sarà finito. Ormai, questo campionato ha già detto quasi tutto quello che aveva da dire: che le Red Bull sono ancora distanti (ma solo con “Uno“).
