F1 | Pirelli Preview – GP del Messico: belli morbidi!
25 Ottobre 2023La F1 va verso sud per il Gran Premio del Messico, che arriva subito dopo quello di Austin. Si torna mobridi! Ecco la Pirelli Preview.
Dopo il Texas, la F1 si dirige verso sud, passando il confine e approdando in Messico, dove i piloti si sfideranno tra le curve dell’Autodromo Hermanos Rodriguez di Città del Messico, la capitale messicana. Con la Pirelli Preview andiamo a vedere tutto ciò che c’è da sapere lato gomme!
Disclaimer
La nostra Pirelli Preview si basa sulle informazioni che Pirelli rilascia prima di ogni weekend sulla sua pagina di comunicati stampa. Anche le immagini utilizzate provengono dal sito Pirelli.
Caratteristiche della pista

Quello dei Fratelli Rodriguez è un circuito atipico, diverso da quelli che abbiamo affrontato negli ultimi weekend. Infatti lo stress sugli pneumatici è veramente minimo [2], così come le forze laterali che vengono esercitate [2] e l’abrasività dell’asfalto [2] che contribuiscono entrambe a fare in modo che gli pneumatici non siano così sollecitati.
Livello medio per frenata [3], trazione [3] ed evoluzione dell’asfalto durante la sessione [3]. Il grip dell’asfalto è veramente basso [1] ma in Messico ciò che conta veramente è la deportanza [5] che è al livello massimo. Da questo quadro si evince che il circuito è veramente gentile sulle gomme nonostante richieda comunque un buon livello di trazione e un alto grado di deportanza. La mancanza di veri punti dove le forze laterali possono esercitare un grande carico sugli pneumatici e la bassa abrasività dell’asfalto rendono il Messico molto dolce su di essi. Inoltre, contribuisce anche l’altitudine.
“Il circuito è situato a oltre duemila metri di altitudine” dice infatti Mario Isola sul sito Pirelli. “L’aria rarefatta riduce la resistenza all’avanzamento e il carico aerodinamico esercitato sulle monoposto. Infatti la configurazione è quella solitamente usata in circuiti da alto carico. L’effetto sulle gomme è molto basso e il livello di aderenza sull’asfalto è inferiore alla media grazie ad una abrasività fra le più basse del calendario”.
Lungo solo 4,304 km, il tracciato verrà percorso in gara per 71 giri, arrivando ad un totale di 305,354 km percorsi. Il record sul giro in gara appartiene attualmente a Valtteri Bottas che nel 2021 ha fatto registrare un 1:17.774.
Le scelte di Pirelli e i test nelle libere

L’anno scorso in Messico Pirelli è stata molto conservativa, portando C2, C3 e C4. Quest’anno invece, dati alla mano, si è deciso di portare in pista la gamma più morbida: la C3 sarà dunque la Hard, la C4 sarà la Medium e la C5 sarà la Soft.
“Quest’anno abbiamo deciso di portare in Messico il tris di mescole più morbido a disposizione. Una scelta ben ponderata sulla base dei dati. CIò dovrebbe portare ad una maggiore varietà di strategie aprendo la possibilità ad una gara a due soste. L’anno scorso infatti quasi tutti i piloti hanno effettuato solo un pit-stop” ha proseguito Isola.
Occhio però al graining, che in un tracciato sito a queste altitudini e che richiede un basso carico è sempre dietro l’angolo a causa del maggiore scivolamento dello pneumatico.
Durante la giornata del venerdì, inoltre, i team avranno la possibilità di testare un prototipo della mescola C4 per il 2024. Ogni pilota avrà a disposizione due set di gomme proto da utilizzare a piacimento tra FP1 ed FP2. Sulla base dei dati, ha detto Isola, verrà poi deciso se omologare questa nuova variante per il 2024 oppure no.

In termini di pressioni minime al via Pirelli raccomanda una pressione di 23,5 psi all’anteriore e 20,5 psi al posteriore. Il limite di angolo di campanatura invece è di -3,25° all’anteriore e -1,75° al posteriore.
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