Ferrari e Leclerc, cosa resterà?

Ferrari e Leclerc, cosa resterà?

6 Novembre 2023 0 Di ilcontadinorampante

Incredulità, delusione, chi più ne ha più ne metta. Forse rassegnazione di fronte all’ennesimo guasto subito da Leclerc, ma nel cuore di un pilota questo sentimento non può esistere. Ci sarà sempre una gara, o una stagione in cui rifarsi.

Leclerc e Ferrari, un binomio che oltre qualsiasi voce su di una loro improbabile separazione, si attorciglia su di sé facendoli diventare quasi un tutt’uno. Da una parte lo Storia che inizia con la passione di Ferrari, che per nutrire il proprio sogno si inventa un’ industria di élite, una vettura per pochissimi, ma capace di diventare una seconda nazionale, un sentimento popolare basato sulle emozioni sprigionate dai motori.

Dall’altra un giovane di Montecarlo, dai modi semplici e gentili, che fin da subito mette in chiaro il proprio talento, indiscutibile, sigillato da manifesti di pura classe, ma con un legame particolare con la sfortuna, con l’imprevisto che sa sempre come trovarlo.

Incredulità, delusione, chi più ne ha più ne metta. Forse rassegnazione di fronte all'ennesimo guasto subito da Leclerc, ma nel cuore di un pilota questo sentimento non può esistere. Ci sarà sempre una gara, o una stagione in cui rifarsi.

Vetture inarrivabili e titoli mondiali, sogni ad occhi aperti riempiti però dallo stesso colore della passione, dal rosso Ferrari.

Dopo l’ennesima stagione da dimenticare, che ne sarà del ricordo di questo Leclerc?

Senza pensare al futuro, che certamente può cambiare la considerazione del tempo passato, quel che resta di questo Leclerc è indubbiamente la sua classe di pilota, il suo essere uno dei pochi veri talenti del circus( la manovra su Hamilton nella sprint di sabato ne è l’ultimo esempio), ma anche il suo essere passionale, la sua capacità di immergersi nel tifo ferrarista senza mai darsi per vinto, diventando lui stesso uno di noi.

Come sempre, ahimè, in attesa della prossima stagione. 

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