Robert Shwartzman – lo Zar della Prema

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Il russo è stato riconfermato anche per la stagione 2021 di F2 dal Prema Powerteam, dopo un 2020 fatto di alti e bassi, dove è stato spesso all’ombra di Mick Schumacher. Quest’anno potrebbe essere quello giusto per il grande salto, ma andiamo a ripercorrere la sua carriera.

Robert Shwartzman, classe ’99 di San Pietroburgo, è sicuramente uno dei piloti più promettenti nel circus della F2, ma a livello di titoli, cosa può mettere il russo nel curriculum? Scopriamolo

Come ogni ragazzino che vuole diventare un pilota di F1, deve partire dal basso, e non c’è cosa migliore di fare gavetta tra i kart, dove le lotte sono sempre serrate e si impara a vivere in pista. I risultati non tardano ad arrivare e Robert vince alcuni titoli a livello europeo, per poi trionfare, nel 2013, nella WSK Final Cup, nella categoria KFJ

Nel 2014 passa alle monoposto, partecipando a 6 gare del Campionato Italiano F4, raccogliendo 26 punti con il Team Cram Motorsport. Dopo mezza stagione di apprendimento, nella stagione successiva, il russo partecipa a tempo pieno al Campionato Italiano e all’Adac Formel 4, campionato tedesco, dove chiude 4° precedendo piloti del calibro di Lando Norris e Mick Schumacher, mentre, nel nostro campionato, conclude la stagione sul 3° gradino del podio, cominciando a far parlare di sé.

Nel 2016 e 2017 approda in Formula Renault 2.0, ottenendo un 3° posto nella seconda stagione, concludendo il campionato con 6 vittorie e 12 podi all’attivo. Quest’ultima stagione con il Team R-Ace GP è probabilmente il trampolino di lancio per il giovane Shwartzman, solo 18enne all’epoca, visto l’ingresso nella Ferrari Driver Accademy in quell’anno.

Infatti è proprio dal 2018 che arrivano le vittorie, prima nella Toyota Racing Series, a seguito di una lotta durata tutta la stagione tra lui, Verschoor e Amstrong, che si ritroverà in griglia anche nel 2019 in F3. Al debutto nel Mondiale F3, Robert Shwartzman è Campione del Mondo nel 2019 con Prema, conquistando 10 podi in 16 gare e battendo proprio il sopracitato Armstrong.

Il Team di Angelo Rosin rimane stupito dal rendimento del russo, il che li convince a farlo salire di categoria, facendolo correre in F2 nella stagione passata. Il suo 2020 comincia nel peggiore dei modi per lui, che si vede portare via il padre per colpa del Covid-19. Ma Shwartzman non si abbatte e corre anche per il padre, rendendolo felice per aver ottenuto un 3° posto ed un successo nei primi 2 GP in F2. La sua stagione però, non sarà tutta rosa e fiori e attraversa un momento buio che lo vede scivolare in quinta posizione in classifica generale, con il titolo ormai sfumato. Nonostante la ripresa nel finale, che lo vede vincitore della Feature Race nell’ultimo GP del Bahrain, non va oltre ad un 4° posto finale. Posizione che non è comunque deludente, viste le 4 vittorie stagionali, pilota salito il maggior numero di volte sul gradino più alto del podio nel 2020.

Nel 2021 non può che essere il favorito per il titolo, ma occhio a piloti come Drugovich, che ha impressionato nella passata stagione, conquistando 3 vittorie, con una vettura non alla sua altezza. Ancora molti piloti da ufficializzare in griglia, ma sarà sicuramente un 2021 combattuto, dove lo zar cercherà di aver l’ultima parola.

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