Sprint Qualifying: tutto quello che c’è da sapere

Sprint Qualifying: tutto quello che c’è da sapere

27 Aprile 2021 7 Di Daniele Donzelli

Nella giornata di ieri è arrivata l’ufficialità: quest’anno ci saranno 3 Sprint Qualifying in F1. Le opinioni sono contrastanti: è un’ottima idea per garantire spettacolo o verrà bocciata a fine stagione?

Se ne è parlato molto negli ultimi mesi e alla fine le Sprint Race (con il nome di Sprint Qualifying) saranno presenti in 3 appuntamenti del 2021 (molto probabilmente Gran Bretagna, Italia e Brasile).

Il regolamento

Andiamo ad analizzare alcuni punti chiave del regolamento di questa sessione.

L’organizzazione

La Sprint Qualifying sarà una gara di 100 km che determinerà le posizioni di partenza nel GP. Di conseguenza le qualifiche “normali” serviranno per la griglia della gara Sprint.

L’organizzazione del weekend di gara muta quindi notevolmente. Saranno presenti:

  • Una sessione di prove libere il venerdì mattina;
  • Le qualifiche standard il venerdì pomeriggio;
  • Un’altra sessione di prove libere il sabato mattina;
  • Le Sprint Qualifying il sabato pomeriggio;
  • La gara la domenica pomeriggio.

Questa sessione è utile anche per accumulare (pochi) punti iridati:

  • 3 punti per il vincitore;
  • 2 per chi conclude 2°;
  • 1 per chi si classifica 3°.

Le gomme

Un aspetto da considerare sono, di certo, gli pneumatici.

Nelle sessioni di prove libere saranno infatti disponibili 2 treni di gomme per le PL1 e 1 per le PL2 (i team potranno decidere se soft, medium o hard). Per le qualifiche si potranno usare 5 set di mescole soft.

Per la gara Sprint bisognerà scegliere 2 set di gomme e per la gara si sfrutteranno i rimanenti.

Ci sono modifiche ulteriori se c’è (anche solo in alcune sessioni) il bagnato.

Il Parco chiuso

La regola dl Parco Chiuso blocca, dalle qualifiche in poi, la possibilità di agire sulle monoposto. Con le Sprint Qualifying la situazione cambia.

Dopo le qualifiche del venerdì si potrà modificare la distribuzione dei pesi della vettura ed il raffreddamento di power unit e cambio (i raffreddamenti solo con cambi di temperatura “riconosciuti” dalla FIA).

Dalla Sprint Qualifying comincia il Parco Chiuso “vero e proprio”.

DRS

Potrebbe esserci anche una modifica al DRS, che sarà eventualmente attivabile fino a 2 secondi di distacco dalla macchina davanti (contro il secondo delle gare “normali”).

La pole position

Ultimo nodo da scogliere: la pole va a chi è primo nelle qualifiche o nella gara Sprint?

La pole position per le statistiche verrà assegnata al vincitore della Sprint Qualifying, cioè a chi effettivamente parte primo la domenica.

I pro e i contro

Le opinioni per quanto riguarda questo nuovo format sono varie: c’è chi sostiene che non ce ne sia bisogno e chi le considera “il futuro.

Quali sono i punti favorevoli e quelli non?

Pro

La motivazione per cui questo tipo di gara è stato proposto è quello di garantire spettacolo. È ovvio che una piccola gara ulteriore può riservare molto divertimento.

La Sprint Qualifying rappresenta di certo un’occasione in più per vedere sorpassi spettacolari o lotte. È un evento in più che può emozionare gli appassionati ed avvicinare alla Formula 1 sempre più spettatori.

Un appuntamento del genere aggiunge, inoltre, valore al venerdì, quando si terranno le qualifiche per la gara Sprint, e al sabato con una gara che è molto interessante da guardare ma che allo stesso tempo non intacca l’importanza del Gran Premio.

Questa sessione sminuisce di molto le qualifiche tradizionali. Questo aspetto può essere considerato un’arma a doppio taglio, allo stesso tempo un pro e un contro.

La parte favorevole è rappresentata dalla possibilità sempre più ampia di rimonta, e dall’indecisione sugli eventi che stravolgono un weekend.

I momenti spettacolari aumenteranno con le Sprint Qualifying?

Contro

L’aspetto contrario della perdita di valore delle qualifiche standard si manifesta nella minore utilità del giro secco.

Tutte le vetture hanno dei pregi e dei difetti: alcune sono forti sul giro singolo e sono molto sfavorite dalle gare Sprint.

Le tendenze della monoposto possono variare, ma ci sono dei piloti veramente veloci in qualifica ed il loro giro perfetto strappato con talento non viene giustamente premiato da questo format.

Con le Sprint Qualifying, infatti, le vetture o i piloti con il miglior passo gara partiranno davanti, il che di certo non incentiva le battaglie.

Un altro aspetto che fa discutere è quello dei punti assegnati che risultano essere molto pochi. Ciò è stato fatto per non dare troppa importanza a questa gara, ma forse se ne prende troppo poca.

La sensazione è che i piloti non si prenderanno troppi rischi per una posizione in griglia (perché di fatto, fuori dai primi 3 solo questo si guadagna), e di certo questo non aiuterebbe lo spettacolo, rischiando di creare gare Sprint noiose.

La Sprint Qualifying, inoltre, permette ai team di perfezionare sempre più le strategie (per esempio la durata degli pneumatici) diminuendo i colpi di scena nel Gran Premio.

Ultima, ma non per importanza, la situazione dei team meno performanti, quali Williams e Haas, per i quali è praticamente inutile questa gara, essendo quasi impossibile andare a punti e partendo alla fine sempre nelle posizioni di rincalzo.

Sarà molto interessante sapere se saranno i pro o i contro a prevalere.

Lo scopriremo con queste 3 gare di prova per poi osservare la decisione per il 2022.

Appuntamento al 17 luglio con la prima Sprint Qualifying a Silverstone!

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