Masi mette i puntini sulle i e spiega il perché della bandiera rossa.

Masi mette i puntini sulle i e spiega il perché della bandiera rossa.

7 Giugno 2021 0 Di Nicola Cobucci

Secondo il direttore di gara Michael Masi non c’era nessun motivo per non riavviare la gara dopo la bandiera rossa per l’incidente di Verstappen.

Il fatto che la bandiera rossa di Verstappen arrivasse a pochi giri dalla fine ci ha fatto pensare a una gara che si sarebbe conclusa dietro la Safety Car. Masi spiega però che secondo il regolamento non c’erano motivi per non ricominciare la gara.

“Fortunatamente da diversi anni abbiamo delle regole di sospensione della gara diverse dal passato. Molti anni fa, quando c’era una bandiera rossa dopo una certa distanza, si andava  a pescare il risultato di due giri prima”, ha commentato Masi in un comunicato pubblicato da Motorsport.com.

“Ovviamente con la bandiera rossa c’era l’opzione per non riavviarla, ma entro il tempo e il formato delle regole, potevamo riavviare la gara. Non c’era motivo per non farlo”, ha aggiunto.

Masi condivide che stava già pensando di annullare la gara prima di ricevere il messaggio dal direttore sportivo della Red Bull Jonathan Wheatley. La Direzione Gara stava studiando come l’incidente di Verstappen avesse lasciato la pista sporca.

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“L’avevo già in mente. Dal punto di vista di quello che abbiamo comunicato, abbiamo detto a tutti la stessa cosa. Se prendessimo in considerazione quanti giri ci mancavano per correre, il soccorso che si stava effettuando e il fatto che c’erano tanti incidenti d’auto sul traguardo, a quel punto l’opzione migliore secondo me era sospendere la gara, ripulire tutto e poi concludere la gara”, ha precisato.

Masi crede che l’incidente di Verstappen sia stato molto diverso dall’incidente di Stroll. Mentre i resti lasciati da Lance potevano essere puliti con una Safety Car, l’incidente di Max ha reso necessario fermare la gara.

“Per l’incidente di Lance, ovviamente a metà gara, c’era tempo e spazio più che sufficienti sul lato destro della pista dove abbiamo fatto i soccorsi ed eravamo fiduciosi che potesse essere pulito al volo”, ha concluso Masi.

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