GP Abu Dhabi – La moviola: Disastro di Masi!

GP Abu Dhabi – La moviola: Disastro di Masi!

13 Dicembre 2021 0 Di Daniele Donzelli

Non potevano mancare le polemiche nell’ultimo GP stagionale: ad infiammare l’atmosfera nel finale ci ha pensato Micheal Masi.

Tutto il paddock, tutti i fan della Formula 1 attendevano il momento del GP di Abu Dhabi. Tutti erano curiosi di sapere chi sarebbe stato il campione. Alla fine, l’ha spuntata Max Verstappen, ma come prevedibile non sono mancate le polemiche. Molti magari si aspettavano un finale in stile 1994, ma non è stato il caso: bene così per lo sport. Sono state due le situazioni dubbie: la prima è il duello tra Max e Lewis avvenuto nel corso del primo giro, quando l’olandese ha tentato un sorpasso e Hamilton, tagliando la via di fuga, ha tenuto la sua leadership. La seconda è avvenuta nelle ultime fasi, dove ci ha pensato Micheal Masi a creare scompiglio. Ma andiamo con ordine.

Il primo giro

Max, dopo un ottima qualifica, sembrava assolutamente nella condizione di mantenere la prima posizione, perlomeno nel corso del primo giro. Invece, nonostante una mescola di svantaggio, Hamilton è riuscito a issarsi in prima posizione dopo la prima curva. L’olandese ha provato a rispondere in fondo al lungo rettilineo, sfruttando la trazione migliore delle sue gomme soft.

La sua Red Bull sembrava piuttosto lontana da Hamilton, ma il pilota numero 33 ha tentato comunque il sorpasso. I due sono arrivati quasi al contatto, e Lewis ha allargato la traiettoria, tagliando la curva.

Masi decide di non investigare

L’inglese rientra in pista senza restituire la posizione all’avversario, dicendo in radio che è stato Verstappen ad accompagnarlo fuori dal tracciato, non lui a tagliare la curva. Gli steward decidono che non c’è bisogno di investigazione sull’episodio, in quanto Hamilton ha fatto riavvicinare Max dopo l’accaduto, perdendo così il tempo guadagnato, ma senza restituire la posizione. In realtà, dall’onboard dell’olandese si può vedere come la sua Red Bull sia rimasta entro i limiti del tracciato:

Per questo motivo la manovra, sebbene si tratti di un sorpasso un po’ al limite, non può essere considerata una vera e propria forzatura nei confronti di Lewis. Probabilmente il britannico avrebbe dovuto cedere la posizione, oppure scontare 5 secondi di penalità. Resta piuttosto incomprensibile che Masi non abbia neppure aperto un’investigazione sul caso.

Il colpo di scena

L’altra situazione che ha suscitato parecchie polemiche anche tra i piloti, Russell ad esempio, è avvenuta negli ultimi giri della gara. La situazione era sempre più favorevole alla Mercedes e ad Hamilton, che già assaporavano il dolcissimo sapore della vittoria, dell’impresa, mentre in Red Bull le facce erano quasi rassegnate. Ma ecco che arriva il colpo di scena, quello che non ti aspetti.

Latifi, dopo una battaglia con Mick Schumacher per l’ultima posizione, perde la macchina e finisce contro le barriere. La direzione gara opta per una Safety Car, che dà una grandissima mano a Verstappen. L’olandese può fermarsi, montare la gomma soft e trovarsi attaccato a Lewis per tentare un attacco negli ultimi passaggi. Al contrario, Hamilton non può farlo: in caso di sosta, il rivale rimarrebbe in pista e Lewis si ritroverebbe secondo, con il rischio che la gara non riparta, perché i commissari devono liberare la pista e i giri al termine non sono tanti. Ovviamente l’olandese può correre questo rischio: deve assolutamente vincere la gara per vincere il titolo, il secondo posto non gli servirebbe a nulla.

Il pasticcio di Masi

Lewis comunica con il suo muretto: un lungo, interminabile BIP. Verstappen invece si prepara all’attacco finale, trascinato da una nuova speranza. Masi però, comunica (nel corso del giro 56) che i doppiati non potranno superare la Safety Car. Sembra una cosa di poco conto, ma tra i due rivali ci sono diverse macchine doppiate, che impedirebbero all’olandese di sorpassare Hamilton nell’eventuale ultimo giro di gara.

Masi, in confusione, cambia idea poco dopo: i doppiati sono autorizzati (durante il 57° giro) a passare la macchina di sicurezza, ma lo potranno fare solo le vetture tra Hamilton e Verstappen (Leclerc, Norris, Alonso, Ocon, Vettel).

Il momento in cui Masi comunica la sua nuova decisione

Proprio questa mossa è quella che fa più discutere: Masi, che non poteva prendere questa decisione nel corso del giro precedente perché la pista non era ancora pulita da detriti, decide di rimediare facendolo nel penultimo giro. Il problema è: perché solo le vetture tra Hamilton e Verstappen sono autorizzate a sdoppiarsi, e tutte le altre no? Sembra una forzatura del regolamento per favorire lo spettacolo.

Un’altra forzatura è il rientro della Safety Car alla fine del giro 57: Masi vuole lasciare un giro di gara vera, ma ancora una volta va contro il regolamento. “A meno che il direttore di gara non ritenga ancora necessaria la presenza della Safety Car, una volta che l’ultima vettura doppiata avrà superato il leader, la Safety Car tornerà ai box alla fine del giro successivo” recita l’articolo 48.12.

Secondo questo articolo, su cui Mercedes ha poi incentrato la sua protesta nel post gara, la gara sarebbe dovuta finire sotto regime di Safety Car.

Masi ha quindi voluto cercare in tutti modi di evitare un finale del genere, ma per farlo ha infranto per ben 2 volte il regolamento a favore dello spettacolo. Di certo il direttore non ha fatto bella figura ad Abu Dhabi, così come nelle ultime uscite.

Indipendentemente da ciò, Verstappen ha assolutamente meritato di vincere il suo primo mondiale. Ieri ha avuto fortuna, ma ha sempre dato il massimo e ha sfruttato al meglio l’occasione che gli si è presentata. L’olandese ha disputato una stagione perfetta, con un unico vero errore: in qualifica a Jeddah, quando aveva in mano la pole.

Lo stesso discorso è valido per Hamilton: l’inglese ha corso in modo fantastico, specialmente negli ultimi appuntamenti. Ieri ha perso il mondiale a causa eventi esterni, non certo per colpa sua, anche se nel corso della stagione ha commesso forse qualche sbavatura in più di Max (Silverstone su tutte).

In conclusione, alla fine va bene così, abbiamo vissuto una stagione che non dimenticheremo mai. Grazie Formula 1!

Immagini e onboard tratti dal canale ufficiale della F1

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