Come sarebbe andato il mondiale 2021 senza Mercedes e Red Bull? /3

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Spesso ci chiediamo: chissà come sarebbe andata la stagione senza le auto migliori? Chi sarebbe il campione del mondo? In questo articolo scopriremo un mondiale 2021 diverso, senza la Mercedes e senza la Red Bull.

È finalmente arrivato il momento di scoprire chi sarà il campione del mondo in questa terza puntata (qui la seconda). Il Circus, dopo la tappa negli USA, si appresta a correre a Citta del Messico…

Le aspettative sulla Rossa in vista del Messico sono alte, e vengono parzialmente deluse al sabato, con Gasly che ottiene ancora la pole seguito da Sainz. Quarto Leclerc, mentre Norris partirà dal fondo per sostituzione della power unit. La gara va meglio: Ricciardo sbaglia la staccata in Curva 1 nel corso del primo giro, e sfruttando la confusione Charles si porta in seconda piazza dietro a Gasly. L’Alpha Tauri si rivelerà troppo veloce per le 2 vetture di Maranello, che non riescono a fare meglio di un secondo (Leclerc) e terzo posto (Sainz). Il weekend resta positivo, in quanto Norris ha concluso settimo. il monegasco riduce il distacco a 30 punti, con la classifica che recita: Norris 285, Leclerc 255, Sainz 244.

Un altro momento chiave di questo mondiale è sicuramente il Brasile: dopo la vittoria di Sainz nella Sprint Qualifying, la gara vede lo spagnolo scattare dalla pole, Norris secondo e Leclerc terzo. Ma ecco il colpo di scena che non ti aspetti: nel tentativo di passare Carlos, Lando esagera e tocca la monoposto numero 55. Risultato? Foratura! L’inglese è costretto a rientrare ai box, e recupererà fino al sesto posto. Leclerc approfitta della situazione prendendosi la leadership della corsa, portandosi dietro Sainz che completa la doppietta Ferrari, la prima dell’anno. La classifica stavolta sorride alla Rossa, il mondiale è definitivamente riaperto: Norris 295, Leclerc 281, Sainz 265.

Il Qatar può diventare una tappa decisiva. In qualifica è ancora una volta Gasly a spuntarla, seguito da Alonso e Norris. L’Alpine sembra in gran forma, potrebbe inserirsi nelle prime posizioni. Infatti, è proprio Alonso a prendere la testa della corsa senza più mollarla, tornando così sul gradino più alto del podio! Nel frattempo, dietro si assiste ad un ulteriore colpo di scena: Norris, che stava per concludere la sua gara tranquillamente in seconda posizione, è costretto a fermarsi ai box per una foratura, rientrando quindi in sesta piazza. Questo colpo di sfortuna salva il fine settimana della Rossa, mai brillante a Doha. Leclerc (5°) e Sainz (4°) recuperano comunque dei punti importanti. Soddisfazione del podio anche per Ocon, che completa una straordinaria doppietta Alpine, e Stroll. Classifica: Norris 303, Leclerc 291, Sainz 277.

Mancano solo 2 gare. La tensione è al massimo, e dopo un mondiale sempre comandato, Norris deve ancora guadagnarsi il suo primo titolo. A Jeddah è Leclerc a prendersi la pole con un giro magico, con Norris terzo e Sainz solo undicesimo, a causa d un errore che non gli ha permesso di disputare al meglio le qualifiche. La gara, però, è un’altra storia: la prima bandiera rossa, esposta dopo la Safety Car, causata da Schumacher genera confusione con le strategie: Leclerc e Norris, che si sono fermati durante la Safety perdono molto tempo, e Sainz ne approfitta per recuperare.

Nel frattempo però, è Ocon ad essere in testa. Alla fine, tra bandiere rosse, Virtual Safety Car e incidenti è proprio il francese a spuntarla, seguito da Ricciardo e Gasly. Battaglia vera, poi, tra i due piloti della Rossa, con Leclerc, quarto, e Sainz, quinto, che sono protagonisti di un bel duello. Settimo Norris, che vede diminuire il suo vantaggio a 6 punti. Classifica: Norris 309, Leclerc 303, Sainz 287.

Grazie alle difficoltà di Lando, la Ferrari torna campione del mondo Costruttori: Leclerc e Sainz hanno riportato il Cavallino sul tetto del mondo, ma il titolo piloti è ancora da assegnare…

Le speranze di Sainz sono ridotte al lumicino, in quanto i punti di ritardo da Norris sono ben 22, ma i piloti che si giocheranno il titolo ad Abu Dhabi sono 3. Un finale tutto da vivere.

Un mondiale che si decide tra 3 piloti che di fatto sono amici. Un Sainz che ha legato benissimo con Lando in McLaren, e altrettanto nel suo primo anno con Leclerc. E, infine, come dimenticare le live su twich durante il periodo del lockdown con Norris, Leclerc, Albon e Russell che si sfidavano ai videogiochi?

Il favorito resta sempre l’inglese della McLaren, sempre leader della classifica, ma il monegasco può ancora essere padrone del suo destino: se dovesse vincere, sarebbe campione del mondo, indipendentemente dal risultato degli altri. Lo spagnolo, invece, avrebbe bisogno di un autentico miracolo: la sua unica possibilità per vincere il titolo è vincere ad Abu Dhabi, ma contemporaneamente sia Leclerc che Norris non devono portare a casa più di 2 punti (quindi non devono andare oltre la nona posizione). Interessante anche la lotta per il quarto posto: un Gasly in grande spolvero nella seconda metà di stagione può insidiare Ricciardo, ma deve portare a casa 12 punti in più dell’australiano.

Il sabato ci regala una qualifica serratissima, con Norris che conquista la pole con soli 61 millesimi di vantaggio su Sainz. La terza casella è occupata dall’altro contendente al titolo, Leclerc. I primi 3 in classifica sono i primi 3 in griglia, se la giocheranno in pista ad armi pari. La Ferrari ha però un vantaggio: le difficoltà di Ricciardo (sesto in griglia), che non potrà aiutare il suo compagno nel corso della gara.

La tensione è altissima, ma allo spegnimento dei semafori è Norris ad avere la reazione migliore, tenendo così la prima posizione. Ma la battaglia è nel rettilineo che porta dalla 5 alla 6: le due Ferrari, grazie ad un’ ottima uscita dalla 5, affiancano e superano Lando, che però riesce a riportarsi davanti a Leclerc in staccata. La situazione è quindi la seguente: Sainz primo, Norris secondo, Leclerc terzo. In questo momento, l’inglese è campione del mondo. Il monegasco scivola poi in quarta piazza a causa di un errore: il mondiale è sempre più lontano. La Ferrari tenta una strategia diversa, e sfruttando una VSC Leclerc si ferma una seconda volta, monta gomma gialla per spingere al massimo nell’ultimo stint.

Ma le sorprese non sono ancora finite: incredibilmente, il leader del mondiale è vittima di una nuova foratura, ed è costretto ancora una volta, come in Qatar, a fermarsi, rientrando in sesta posizione, perdendo la posizione dalle due Alpha Tauri e dalle due Alpine. In ogni caso, importantissimo per lui rimanere davanti a Leclerc, rimasto bloccato dietro Ricciardo, con cui la Rossa non aveva fatto i conti. Ottimo lavoro di squadra svolto dall’australiano. Lando riuscirà a superare le due Alpine, issandosi in quarta posizione: nonostante la comoda vittoria di Sainz, è sufficiente per conquistare il suo primo titolo mondiale! Non bene Leclerc, che chiude solo settimo, perdendo così anche il secondo posto in campionato dal suo compagno.

Ottima, invece, la prestazione dell’Alpha Tauri, che chiude con un doppio podio: secondo un super Tsunoda, terzo Gasly. Ma la festa è tutta in casa McLaren: dopo una prima parte di stagione, in cui la MCL35M era superiore alla Ferrari, i ruoli si sono invertiti dopo l’introduzione del nuovo ibrido: nonostante un cospicuo vantaggio accumulato, Norris ha dovuto soffrire sino all’ultima gara per portare a casa il mondiale!

La scuderia di Maranello si può consolare con il titolo costruttori, e con la consapevolezza di essere tornati finalmente in alto. Tirando le somme, buona stagione anche per l’Alpine, che raccoglie ben 3 vittorie e un terzo posto nei costruttori. Qualche rimpianto invece per l’Alpha Tauri e l’Alfa Romeo: entrambe le scuderie non hanno sfruttato, per motivi diversi, il proprio potenziale. Gasly, però, si consola con la conquista del quarto posto nel campionato, ciliegina sulla torta di una straordinaria stagione. Tutto da rivedere invece in casa Aston Martin, solo una volta sul gradino più alto del podio, nonostante le aspettative fossero ben diverse.

Classifiche complete:

  • Norris 321
  • Sainz 312
  • Leclerc 309
  • Gasly 220
  • Ricciardo 219
  • Alonso 175
  • Ocon 166
  • Stroll 117
  • Vettel 108,5
  • Tsunoda 78
  • Raikkonen 57
  • Russell 48,5
  • Giovinazzi 42,5
  • Latifi 15
  • Schumacher 1
  • Mazepin 0

Costruttori:

  • Ferrari 621
  • McLaren 540
  • Alpine 341
  • Alpha Tauri 298
  • Aston Martin 225,5
  • Alfa Romeo 99,5
  • Williams 63,5
  • Haas 1

Osservando le classifiche, si può subito notare come ci siano delle differenze con le classifiche reali: la vittoria di Norris su tutte, ma da notare anche come Stroll sia davanti a Vettel, e come l’Alfa Romeo abbia molti più punti della Williams. Questo perché, in questi casi, Vettel e la Williams hanno portato a casa il loro punteggio grazie a delle ottime, ma singole, prestazioni. Al contrario, Stroll e l’Alfa Romeo sono stati più costanti, anche se su posizioni un po’ più basse.

Da segnalare come, anche senza il dualismo Hamilton Verstappen, avremmo potuto assistere ad un mondiale combattuto tra due scuderie storiche come Ferrari e McLaren. Curioso anche come Norris sia stato sempre leader della classifica, ma ha comunque dovuto lottare con le due Rosse per portare a casa il titolo: Leclerc e Sainz hanno avuto un altro passo nell’ultima fase di stagione, anche a causa di qualche sfortuna di Norris. Lando, dopo aver vinto due volte in Austria, si è ritrovato con il massimo vantaggio, ma da quell’appuntamento in poi non ha più vinto, ed è salito in 3 occasioni! I due piloti del Cavallino, come si vede dal grafico seguente che mostra l’andamento della stagione, hanno avuto così modo di recuperare:

Ci siamo immersi in un mondiale in cui la lotta per il titolo è tornata alle origini, Ferrari contro McLaren, nella speranza che il 2022 regalarci altre emozioni in pista come quelle che abbiamo vissuto quest’anno, magari anche con queste due squadre come protagoniste!

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