La Peugeot 908: il diesel da corsa in salsa francese
5 Gennaio 2022Nei primi anni 2000 l’ascesa del gasolio spinge Peugeot a buttarsi sui motori diesel per vincere la 24 Ore di Le Mans. Ecco la storia della Peugeot 908.
I primi anni del nuovo millennio segnano la prepotente ascesa dei motori diesel, considerati il futuro dell’automobile. Nonostante i propulsori a gasolio siano già utilizzati da qualche decennio, soprattutto nei trasporti pesanti e nei fuoristrada, gli anni 2000 segnano l’entrata in scena del diesel nella vita di tutti i giorni, venendo applicato anche nelle utilitarie. Il gasolio costa meno della benzina e, per chi fa tanti chilomteri, è la soluzione giusta per risparmiare nel tempo. Tutte le case automobilistiche sviluppano e mettono in commercio i loro motori diesel, da quelli più piccoli di cilindrata fino ad arrivare ai V8. Il gasolio sembra il carburante del futuro, tanto che gli sforzi di marketing per promuoverlo sono parecchi.
A puntare sul gasolio c’è anche la ACO (Automobile Club de l’Ouest), che organizza ogni anno la 24 Ore di Le Mans, una delle competizioni motoristiche più importanti al mondo, e la più importante nell’ambito delle Sport Prototipo. Nel 2003 l’ACO annuncia l’intenzione di consentire l’utilizzo dei motori diesel sui prototipi LMP1 destando l’interesse di molte case automobilistiche. Tra queste, oltre ad Audi, vi è Peugeot, che prende sul serio l’allettante idea di promuovere i suoi motori diesel HDi attraverso le competizioni motoristiche.
La casa transalpina, a metà del 2005, annuncia quindi l’impegno di ritirarsi dal mondo del rally per concentrare i suoi sforzi sullo sviluppo di una vettura a gasolio che possa competere per vincere la 24 Ore di Le Mans. Una scelta coraggiosa, visti i grandi successi che i francesi avevano ottenuto nel WRC a partire dal 2000, grazie alla portentosa 206 WRC e al finlandese Marcus Grönholm.

L’azienda francese torna quindi a competere nell’endurance dopo l’esperienza della Peugeot 905. L’obiettivo è chiaro: promuovere i motori a gasolio e sviluppare nuove tecnologie da applicare poi alla produzione in serie.
La Peugeot 908 HDi FAP
Nasce dunque la Peugeot 908 HDi FAP. Progettata da Paolo Catone, sotto la direzione tecnica di Bruno Famin, la nuova 908 si svela al pubblico ad ottobre 2006 al Salone dell’automobile di Parigi. La vettura presentata è però un manichino, priva dunque delle parti meccaniche fondamentali. Il motore, però, si conosce già. È stato presentato infatti a giugno dello stesso anno presso il Circuit de la Sarthe qualche giorno prima della gara di Le Mans. È il V12 HDi FAP.
Il nuovo motore della 908 è un V12 con un angolo di 100° di 5.500 cc, realizzato in lega leggera. È sovralimentato grazie a due turbocompressori Garret collegati a due intercooler, e dispone di iniezione common rail fornita da Bosch. Sviluppa un massimo di 700 CV e 1200 Nm di coppia. I collettori di scarico sono inoltre dotati di filtro antiparticolato, per ridurre le emissioni inquinanti.
Il propulsore è accoppiato a un cambio sequenziale a 6 rapporti comandabile con palette poste sul volante come le moderne F1. La trazione, naturalmente, è posteriore. La 908, inoltre, è il primo prototipo coupé ad essere presentato dopo la Bentley Speed 8, dunque a tetto chiuso. Una scelta sia di continuità con la precedente 905, sia di anticipazione, visto che nel 2006 l’ACO annuncia l’obbligo di utilizzo di sport-prototipi coupé nelle LMP1 a partire dal 2010.

La vera 908 HDi FAP viene presentata nel gennaio 2007. L’obiettivo è, appunto, vincere a Le Mans, ma Peugeot decide di partecipare anche al campionato europeo Le Mans Series. Proprio nella prima prova del campionato fa il suo debutto la nuova vettura, alla 1000 km di Monza, che i francesi vincono agevolmente. A Le Mans la 908 conquista la pole, ma in gara non riesce a tenere testa all’Audi R10 TDI, spinta anche lei da un motore diesel. Il risultato è comunque positivo, con l’equipaggio formato da Stéphane Sarrazin, Pedro Lamy e Sébastien Bourdais che arriva secondo assoluto, mentre la seconda vettura si ritira ad un’ora e mezza dal termine. Nel campionato LMS invece la 908 vince tutte e sei le prove, con il titolo che arriva alla 1000 km di Interlagos. Il titolo piloti va a Lamy e Sarrazin.

Nel 2008 la 908 partecipa alla 12 ore di Sebring, prima prova del campionato americano ALMS, con una sola vettura, con lo scopo di verificare i progressi in vista della gara di Le Mans. I francesi terminano 12° a causa di problemi al sistema idraulico, dopo dei buoni risultati nelle prove. A Le Mans vengono schierate addirittura tre vetture ufficiali. Le 908 sono velocissime sin dalle prime battute, tanto che Sarrazin sigla la pole abbassando quella dell’anno precedente di ben 8 secondi. Al via i piloti della Peugeot prendono il largo nei confronti dei rivali dell’Audi, ma il leader Sarrazin è costretto a fermarsi per problemi al cambio. All’imbrunire una delle 908 esce di pista insabbiandosi e perdendo alcuni minuti. Durante la notte la pioggia non permette alle vetture francesi di esprimere le loro potenzialità. Vince ancora l’Audi, quindi, davanti a due delle tre 908.
Nell’LMS Peugeot vince le prime 4 delle 5 prove del campionato, ma l’equipaggio a vincere non è sempre lo stesso e perciò si arriva all’ultima gara con l’Audi ancora in lizza per il titolo. Durante la 1000 km di Silverstone Nicolas Minassian esce di pista mentre Sarrazin è costretto a rientrare ai box dopo un contatto con l’Audi di Dindo Capello. Audi conquista così sia il titolo piloti che quello costruttori, contro i favori dei pronostici.
Nel 2009 Peugeot decide di concentrarsi unicamente sulla gara di Le Mans e non partecipare, quindi, al campionato LMS, presentandosi alla 1000 km di Spa con 2 vetture come test di preparazione in vista della gara francese, gara che vince con Christian Klien, Simon Pagenaud e Nicolas Minassian. Partecipa anche alla 12 ore di Sebring, come l’anno precedente giungendo seconda. Alla 24 Ore di Le Mans vengono schierate tre 908 ufficiali e una semi-ufficiale affidata alla Pescarolo Sport. In qualifica i francesi dominano e nel warm-up fanno segnare i tempi più veloci. La gara, molto combattuta e condotta a ritmi molto sostenuti, viene finalmente vinta dal team francese che grazie all’equipaggio composto da Marc Gené, David Brabham e Alex Wurz batte i rivali dell’Audi. Secondo è l’equipaggio Sarrazin-Bourdais-Montangy, mentre il terzo composto da Klien-Minassian-Lamy è solo sesto.

Nel 2010 Peugeot si ripresenta alla 12 Ore di Sebring, ottenendo una doppietta, vincendo con l’equipaggio Gené-Davidson-Wurz. A Maggio i francesi partecipano ancora alla 1000 Km di Spa vincendo con l’equipaggio Bourdais-Lamy-Pagenaud. Alla 24 Ore di Le Mans Peugeot schiera ancora 3 908 ufficiali e una semi-ufficiale affidata al team Oreca. In qualifica le 4 vetture ottengono i primi quattro posti in griglia e al via della gara vanno subito in fuga. Dopo 2 ore e mezza la vettura dell’equipaggio in testa Lamy-Bourdais-Pagenaud si ritira per rottura del supporto della sospensione. Dopo 16 ore si ritira anche la vettura di Minassian-Sarrazin-Montangy per noie al motore e nelle ultime due ore di gara anche le altre due 908 si ritirano sempre per la rottura delle nuove bielle in titanio del V12 a gasolio di Peugeot. I francesi spianano la strada per l’Audi, che vince con la R15 TDI Plus.
Peugeot partecipa inoltre alla 1000 km di Silverstone, vincendo con Minassian-Davidson e vincendo così il titolo costruttori e quello piloti con Stéphane Sarrazin.
Nel corso della sua carriera agonistica la 908 HDi FAP prende parte a 30 gare. Ne vince 20 e conquista 25 pole positions e 25 giri veloci.

La nuova 908
Nel corso del 2010 l’ACO vara un nuovo regolamento recnico volto alla riduzione delle potenze massime dei motori di circa 150 CV, consentendo inoltre l’utilizzo del KERS. La 908 HDi FAP con il motore V12 non è conforme alle nuove normative tecniche e quindi Peugeot decide di pensionarla introducendo una nuova versione denominata semplicemente 908.
I tecnici francesi decidono di mantenere una conformazione chiusa dell’abitacolo, ma sviluppano un nuovo telaio e soprattutto un nuovo motore. Un 3.7 V8, sempre a gasolio, denominato semplicemente HDi che sviluppa circa 550 CV. Il nuovo propulsore, assieme a nuovi accorgimenti sull’aerodinamica, danno vita ad una versione rinnovata della 908.

La nuova vettura debutta in gara alla ormai consueta 12 Ore di Sebring. Nonostante la pole di Sarrazin e i buoni tempi in gara, la nuova 908 finisce solo terza, anche a causa di alcune sfortune, mentre vince il team Oreca con la vecchia 908 HDi FAP. Alla 1000 km di Spa arriva la prima vittoria stagionale, mentre a Le Mans le tre Peugeot ufficiali terminano 2°, 3° e 4°. I francesi si aggiudicano le restanti 4 gare del campionato vincendo a Imola, Silverstone, Petit Le Mans e Zhuhai. Vincono sia il titolo costruttori che il titolo piloti.
Il 18 gennaio 2012 Peugeot comunica il proprio ritiro dalle competizioni endurance a causa di problemi economici e dichiarando di volersi concentrare sul lancio di nuovi modelli stradali. Finisce così la breve carriera della rinnovata 908, che disputa 6 gare vincendone 4, conquistando 4 pole e 3 giri veloci.
Peugeot tornerà nel WEC nel 2022 con la nuova 9X8.