Rimonte da urlo: Sergio Perez ad Hockenheim nel 2010 in GP2

Rimonte da urlo: Sergio Perez ad Hockenheim nel 2010 in GP2

26 Gennaio 2022 0 Di Tommaso Pelizza
Sergio Perez nel tempo si è guadagnato il titolo di maestro delle rimonte. Però questa qualità non l'ha guadagnata in Formula 1, bensì già in GP2...

Oggi si parla di un ragazzone messicano proveniente da Guadalajara che probabilmente tutti conoscono, ovvero Sergio Perez.
Il messicano è ormai un pilota che si è creato una grande carriera attorno, viene ricordato per la pazza rimonta che gli ha regalato la sua prima vittoria nel GP del Sakhir nel 2020, e anche per la difesa dura su Lewis Hamilton ad Abu Dhabi nella stagione appena passata.
Oggi però si parlerà di una sua gara che molti avranno dimenticato: ecco a voi la storia della Sprint Race di Hockenheim nella GP2 del 2010 di Sergio Perez.

Il punto sulla sua stagione

Si arriva in terra germanica per disputare il sesto dei 10 weekend di gara programmati per la GP2 del 2010 e Perez è impegnato nella lotta per il campionato, che per ora è padroneggiato dal venezuelano Pastor Maldonado. Sergio è riuscito ad ottenere due vittorie sulla sua Addax; una a Monaco e una nel precedente weekend a Silverstone ma è lontano dal Venezuelano che si trova a 39 punti, mentre lui ne ha solo 17 a causa di risultati discontinui nonostante le due vittorie.
Nella feature race di Hockenheim Maldonado trionfa, mentre Perez arriverà dietro di lui in seconda posizione. Maldonado quindi partirà 6° nella sprint race, mentre Perez sarà davanti a lui in quinta posizione. Sergio non può fallire, è arrivato ormai ad un giro di boa importante per continuare a sperare di lottare per il campionato.

Sergio Perez nel tempo si è guadagnato il titolo di maestro delle rimonte. Però questa qualità non l'ha guadagnata in Formula 1,bensì già in GP2...

Riassunto della sprint race

Il vincitore parte 6° a causa dell’inversione della griglia dei primi 6, mentre Perez è davanti a lui in quinta posizione. Sergio non può fallire, è arrivato ormai ad un giro di boa importante per continuare a sperare di lottare per il campionato.
La partenza per il messicano però non è ottimale, perché scivola fuori dalla top 6 dopo la prima curva, però nei 4 giri successivi riesce a portarsi in quarta posizione, sbarazzandosi anche di Maldonado grazie ad un ottimo sorpasso. Al sesto giro Perez fa segnare il giro veloce con un 1.23.976 e va all’attacco di Jules Bianchi, promettente pilota dell’ART GP, riuscendo a passarlo e guadagnando la terza posizione. Passano altri 2 giri, e Perez riesce a ridurre il minimo tra se e il pilota sudafricano della Trident Adrian Zaugg, che in quel momento si trova in seconda posizione: per Sergio è normale amministrazione, e passa Zaugg alla Parabolika kurve con una facilità impressionante. Ora è il momento di superare l’ultimo ostacolo che lo separa dalla vittoria, ovvero Oliver Turvey, che conduce la gara dalla prima curva del primo giro essendo partito in pole position.
Turvey per 4 giri non viene per nulla impensierito dal messicano, che però al 14° giro chiude il gap e riesce a sorpassare l’inglese. Da lì Perez continuerà a condurre indisturbato la gara, costruendosi un distacco di 6 secondi tra se e Turvey, Sergio prende la bandiera a scacchi; nel box Addax c’è euforia pura, il messicano ha compiuto una vera e propria impresa.

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Amante dei motori e del ciclismo, soprattutto su sterrato e Pietre. La Parigi-Roubaix e la 500 miglia di Indianapolis un mantra