Nuova RB18: sarà un altro capolavoro di Adrian Newey?

Nuova RB18: sarà un altro capolavoro di Adrian Newey?

4 Febbraio 2022 0 Di Sebastiano Vanzetta

Cresce l’attesa per la RB18, la nuova contendente al titolo di casa Red Bull, che sembra portare in dote alcune interessanti chicche aerodinamiche. A cura, come sempre, di Adrian Newey.

Manca poco alla presentazione della nuova monoposto della Red Bull, che verrà presentata mercoledì 9 febbraio. Sarà tra le prime a rivelarsi al pubblico e avrà il grande compito di permettere a Max Verstappen di ripetersi anche quest’anno nella corsa al titolo. E cercare di portare a Milton Keynes, se possibile, anche quello costruttori.

Già dall’ultimo weekend di Abu Dhabi della passata stagione, si intravedeva grande ottimismo sul progetto 2022. Progetto che, nelle parole di Helmut Marko aveva “già raggiunto le prestazioni del 2021 a livello di simulazioni”. Un segnale importante per Red Bull che non ha alcuna intenzione di presentarsi impreparata al via della stagione.

Ecco perché Adrian Newey, inizialmente deluso dalle nuove regolamentazioni tecniche, si è messo al lavoro per cercare di tirare fuori l’ennesimo capolavoro di aerodinamica. Il progettista della Red Bull, considerato uno dei migliori di tutti i tempi, non vuole lasciare nulla al caso, anzi. Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, il tecnico inglese ha trovato gli stimoli giusti per realizzare una vettura innovativa e pronta a stupire tutti.

L’asso nella manica di Newey

Il mago dell’aerodinamica avrebbe deciso, infatti, di avanzare l’abitacolo della monoposto. Questo è permesso dal fatto che le forme delle nuove vetture 2022 tenderanno a minimizzare le turbolenze davanti alle ruote anteriori. Un obiettivo perseguito sin da subito da Ross Brawn e Nick Tombazis, atto a ridurre la perdita di carico mentre si insegue un rivale in pista. L’avanzamento dell’abitacolo, secondo Newey, permetterà di sfruttare ancora meglio il lavoro del canale venturi. Il canale venturi è il sistema che permetterà alle monoposto di nuova generazione di sfruttare l’effetto suolo.

Per ottenere questo risultato, il lavoro del progettista della Red Bull si è concentrato sullo stringere ulteriormente le fiancate nella parte posteriore. Esse potranno essere allungate proprio grazie all’avanzamento dell’abitacolo. Per accontentare il genio inglese, pare che i tecnici abbiano dovuto lavorare sulla power unit per renderla ancora più compatta. Un target che sicuramente ha messo a dura prova i giapponesi, già alle prese con lo studio delle soluzioni adatte a sopperire alla perdita di potenza che genererà il nuovo carburante E10.

Crash test fallito: è davvero un segnale negativo?

Si è recentemente diffusa la notizia del fallimentare crash test della nuova monoposto. Una news che ha inizialmente posto alcuni dubbi sulla bontà del progetto del team di Christian Horner. Tale brusca frenata nel progetto della nuova RB18, però, non può che celare l’ennesimo tentativo di Adrian Newey di spingere al massimo le forme dello chassis della nuova macchina. Un tentativo che, seppur andato a vuoto, avrà sicuramente fatto capire al tecnico inglese i limiti fino ai quali può spingersi nella progettazione aerodinamica della nuova vettura.

Il crash test fallito, quindi, non sembra essere altro che un segnale. In Red Bull sono pronti a spingersi fino ai limiti per tirare fuori una monoposto che possa dominare la scena almeno fino al 2026. E chissà che la RB18 non possa essere l’ennesimo, grande capolavoro di Adrian Newey.

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