Ricciardo e le zone grigie del regolamento sui duelli in pista.

Ricciardo e le zone grigie del regolamento sui duelli in pista.

1 Marzo 2022 0 Di Tommaso Pelizza

Daniel Ricciardo, per gli amici “Danny Ric” o “Honey Badger”, ha ammesso che non è stato facile trovare consistenza nelle decisioni degli steward nel campionato 2021. Andiamo a scoprire il perché.

Le decisioni degli steward sono andate a variare di gara in gara per tutta la stagione 2021, andando a mostrare anche quella che era la “poca consistenza” o a detta di molti “l’incoerenza”, nelle decisioni che riguardavano una stessa dinamica, evidenziando quindi la presenza di diverse zone grigie nel regolamento.

Lo sgomento del finale di stagione

Tante sono state le controversie del finale di stagione, in cui è si è creato non poco sgomento. Tutto è partito dalle decisioni arrivate ai danni di Sergio Perez durante il gran premio d’Austria, in cui il Messicano ha forzato fuori pista per 2 volte Charles Leclerc e in cui sono state applicate due penalità di 5 secondi.

Da lì in poi le decisioni non sembrano aver trovato consistenza, e lo sgomento si è alimentato sempre di più quando ci fu la controversia tra Max Verstappen e Lewis Hamilton in Brasile, in cui non vennero applicate sanzioni nonostante la dinamica fosse simile all’incidente di Spielberg.

L’Arabia Saudita e Abu Dhabi, scatenarono poi altre polemiche per i motivi che ormai tutti conosciamo, e la FIA si trovò costretta a rimuovere Michael Masi dal ruolo di direttore di gara nel mese di Febbraio di quest’anno, rimpiazzandolo con Eduardo Freitas e Niels Wittich.

Foto di Motorsport images

Il pensiero di Ricciardo

Il pilota McLaren Daniel Ricciardo, ha dichiarato che molti piloti hanno chiesto se l’arrivo di due nuovi direttori di gara avrebbero aiutato a risolvere l’enigma di queste zone grigie. Daniel però ha anche rivelato che esse sono presenti sia tra i piloti stessi, che nel regolamento, ecco le sue parole esatte a riguardo.
Non è mai facile essere al loro posto. Tra noi piloti è presente una concordanza generale per quanto riguarda le regole di ingaggio in un duello, ma è sempre presente quel fattore che evidenzia la differenza su ciò che può forzare una lotta e ciò che invece non la forza, quindi anche tra noi non è così semplice e facile”. Ha dichiarato l’australiano. In aggiunta ha detto che tutto ciò che i piloti possono chiedere sia cosa sia sbagliato e cosa sia giusto durante un duello. “Tutto ciò che possiamo chiedere alla federazione è che ci sia chiarezza, ovvero che durante i briefing ci facciano capire cosa si possa fare e cosa no durante un duello, eliminando così le zone grigie e tutte le perplessità del caso”.

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Amante dei motori e del ciclismo, soprattutto su sterrato e Pietre. La Parigi-Roubaix e la 500 miglia di Indianapolis un mantra