Il sabato “storto” di Carlos Sainz: ecco cos’è successo

Il sabato “storto” di Carlos Sainz: ecco cos’è successo

9 Aprile 2022 0 Di Sebastiano Vanzetta

Carlos Sainz, nonostante le buone prestazioni delle libere, non è riuscito a capitalizzare in qualifica il potenziale suo e della monoposto. Vediamo cos’è andato storto.

Se c’è un grande deluso, in questo sabato australiano colorato di rosso da parte di Charles Leclerc, è l’altro ferrarista. Carlos Sainz, al contrario del compagno di squadra, non è riuscito a capitalizzare il potenziale della F1-75, nonostante non fosse troppo distante dal monegasco in termini di tempi sul giro. Lo spagnolo, durante il Q3, non è riuscito a mettere a referto un giro che gli permettesse di piazzarsi in griglia tra i primi, qualificandosi solamente 9°.

Un risultato che, se pesato in relazione ai risultati ottenuti fin qui dal team di Maranello, delude e non poco. Carlos, però, ha poche colpe. Vediamo perché.

Un buon giro annullato dalla bandiera rossa.

Dopo un Q1 e un Q2 di buon livello, Sainz è in lizza, se non per la pole position, almeno per un posto in prima fila. La Ferrari, nonostante una Red Bull che sembra averne di più, è comunque in palla, sia con Charles che con Carlos.

Il monegasco, dopo un gran giro di Max Verstappen sporcato da un bloccaggio alla penultima curva e un altrettanto grande giro di Sergio Perez, si mette davanti ai due alfieri del team di Mateschitz. Nel mentre, un indemoniato Fernando Alonso si appresta a chiudere un giro quasi capolavoro con la sua Alpine, che ha fatto segnare un bel fucsia nel secondo settore, forte del setup molto scarico approntato dai transalpini. Nando, però, viene tradito dall’idraulica del cambio, che in curva 11 si blocca in 4a marcia e, bloccando anche il posteriore, manda pesantemente lo spagnolo a muro.

Viene esposta bandiera rossa, proprio nel momento in cui Sainz sta per tagliare la linea del traguardo. Lo spagnolo è a pochi metri dal portare a casa un giro che lo metterebbe probabilmente a pochi millesimi dal compagno di squadra, o addirittura in pole position provvisoria. Carlos però si vede esporre la bandiera rossa proprio alcuni istanti prima di completare il giro, che gli viene annullato. “Proprio mentre stavo per tagliare la linea” dice in radio il pilota rivolgendosi a Riccardo Adami, il suo ingegnere.

Primo tentativo andato a vuoto, dunque, per Sainz, che vuole riprovarci dopo la fine della bandiera rossa.

Qualche problemino ai box, mancanza di tempo e quel rischio in curva 10

Al momento della bandiera verde e della riaccensione dei motori, Carlos viene nuovamente colpito dalla sfortuna. Ai box c’è qualche problema con l’avviatore, il dispositivo deputato all’accensione della vettura. Quello di Carlos non funziona e il team perde tempo prezioso. Quando l’avviatore torna a funzionare, mancano solo 3 minuti.

Il tempo per fare un giro teoricamente c’è, ma la F1-75 ha bisogno di più tempo per preparare le gomme. Sia Carlos che Charles, infatti, effettuano quasi sempre una strategia di out-prep-push, ovvero un giro out, un giro di preparazione della gomma e infine un giro lanciato. Sainz però non ha tempo. Lo spagnolo chiede ad Adami “Per cosa mi rimane tempo?”, e l’ingegnere gli risponde sconsolato “Solo un push, solo un push, mi dispiace“. Significa che il pilota non ha tempo di fare il preparation lap, ma solo l’out-lap seguito subito dal giro lanciato.

Carlos, quindi, dopo un veloce out-lap, si lancia per l’ultimo tentativo disponibile. Lo spagnolo è indiavolato, ed è addirittura in linea con i settori, stratosferici, fatti segnare dal Leclerc. Sainz, però, affronta probabilmente con troppa foga curve 9 e 10 e, tradito dalla preparazione non ottimale degli pneumatici, va largo in uscita di curva 10 perdendo il posteriore e rischiando di andare a muro. Il pilota si salva da un possibile incidente ma rovina il suo bel giro, chiudendo solamente 9°.

Arrabbiatissimo si apre in radio e senza mezzi termini apostrofa il suo Q3 come “un fottuto disastro”.

La rabbia dello spagnolo

Anche nel post-qualifiche, Carlos non fa nulla per nascondere tutta la sua frustrazione. “Abbiamo avuto un problema con l’avviatore alla fine. Non riuscivano ad accendere la vettura e quindi siamo usciti tre minuti dopo quanto avevamo stabilito. Non ho potuto preparare bene le gomme e non sono riuscito a scaldarle”.

“Abbiamo fatto tutto di corsa e ho dovuto fare un giro lanciato con gomme freddissime. È stato un giro orribile. Ho avuto molta sfortuna. Tutto quello che poteva andare storto in questo Q3 è andato storto, proprio oggi che sono rimasto in lotta per la pole per tutta la qualifica“.

Sainz, inoltre, non si fa problemi a palesare la sua rabbia anche con Mattia Binotto. “Lui (Binotto ndr) sa che sono arrabbiato perché non dovremmo avere questi problemi con l’avviatore. È stato un disastro. Lui sa che oggi ero in lotta per la pole e che è andato tutto storto. Quindi non sono felice nemmeno un po’, neanche se qualcuno mi dice di esserlo. Domani è un altro giorno, proveremo a rimontare”.

Carlos è dunque molto arrabbiato, ma anche determinato nella rimonta e nel dimostrare che anche lui può stare con i primi, nonostante le sfortune. Come ha detto lo spagnolo, domani è un altro giorno, e le premesse per guadagnare qualche posizione, ci sono tutte.

+ posts