Chi prenderà il sesto posto? La battaglia vale 18 milioni!
19 Ottobre 2022Ora che in testa è ormai tutto deciso, la palla passa a centro gruppo con una sfida che vale fino a 84 milioni.
Grazie alla vittoria del titolo piloti da parte di Max Verstappen, e all’ipoteca messa dal team Red Bull anche su quello costruttori, l’attenzione si sposta inevitabilmente nelle posizioni centrali e finali della classifica, dove la lotta rimane molto serrata.
In particolare, la competizione fra Aston Martin, Alfa Romeo, AlphaTauri e Haas, si è fatta via via sempre più infuocata.

Aston Martin, ha visto aumentare la proprie prestazioni in maniera quasi inaspettata dopo la pausa estiva, sinonimo che gli aggiornamenti introdotti hanno dato giovamento, e si è portata a poche lunghezze dall’Alfa Romeo al sesto posto in classifica.
In questa faida, possono risultare un fattore chiave anche AlphaTauri e Haas, che in alcuni circuiti si sono rivelati più competitivi che in altri, specie prima della pausa.
Tuttavia, visti gli ultimi risultati ottenuti, è possibile che i due team si defilino, concentrandosi sulla lotta per l’ultimo posto.
Malgrado sia normale focalizzarsi unicamente sulla ben più affascinante lotta per le posizioni di testa, è bene considerare come anche le sfide a centro gruppo contino per la sopravvivenza dei team e della competizione stessa.
A quanti milioni ammonta il premio per il sesto posto?
Supponendo che gli introiti derivanti dal piazzamento in classifica rimangano gli stessi anche per questa stagione, Liberty Media assegna ai team di F1 i seguenti bonus per le posizioni in classifica costruttori:
- 6º posto = 84 milioni di dollari
- 7º posto = 75 milioni di dollari
- 8º posto = 71 milioni di dollari
- 9º posto = 66 milioni di dollari
Pur considerando che i team più blasonati godono di un maggior sostegno finanziario, e che possono pertanto permettersi il lusso di non dare troppo peso a questi valori, balza subito all’occhio come il diverso piazzamento di una squadra meno abbiente, possa segnarne in maniera differente la stagione.
Se si prende atto, inoltre, che team come Alfa Romeo o Haas, stanno attualmente spendendo meno di quanto previsto dal budget cap, si giunge facilmente alla conclusione che anche solo pochi milioni possano permettere aggiornamenti più significativi e prestazioni più convincenti.
Con la stagione 2023 alle porte, è naturale pensare che ci saranno pochissimi upgrade nelle ultime quattro gare, pertanto le scuderie si occuperanno presumibilmente di massimizzare i pacchetti attuali, con l’affidabilità e la capacità dei piloti di evitare gli errori, a svolgere un ruolo chiave nella posizione finale in campionato.

Alla luce di quanto emerso, chi ha più possibilità di centrare il sesto posto?
Alfa Romeo, risulta attualmente il team che più di tutti ha accusato un involuzione delle prestazioni, avendo ottenuto solo un punto dopo il GP del Canada, contro i 51 segnati precedentemente.
Il team svizzero ha iniziato la stagione con una vettura più leggera delle altre e ha portato pacchetti di aggiornamento molto aggressivi rispetto al resto del lotto fino al GP di Spagna, tuttavia, gli inseguitori hanno accorciato le distanze e il vantaggio iniziale ha smesso di essere così proficuo.
Inoltre, entrambi i piloti, per stessa ammissione del capo ingegnere Xevi Pujolar, tendono a perdere posizioni al via, sia per l’inesperienza di Zhou che per le difficoltà di Bottas di iniziare a centro gruppo dopo cinque anni in Mercedes.
Come se non bastasse, Alfa Romeo gode del record negativo di affidabilità in questa stagione, con molti ritiri che non aiutano certo a raccogliere punti.
Per contro, i colleghi della Haas, soffrono di un simile calo di forma, con un’evidente perdita di performance rispetto allo scopiettante inizio di stagione.
Ayao Komatsu, direttore operativo del team, ha dichiarato che la squadra lotta realisticamente per l’ottavo posto, e che per assicurarsi una posizione migliore ci sia da sperare in qualche errore dei rivali, oltre a una serie di weekend puliti e senza sbavature, cosa che ultimamente sembra un’utopia.
Anche AlphaTauri non appare in stato di grazia, in quanto ha segnato punti solo sporadicamente e in misura meno costante di quanto sta facendo Aston Martin.
La vettura di Faenza, rispetto agli sfidanti, guadagna in velocità tanto quanto perde nelle curve, inoltre, nelle ultime uscite ha sofferto di qualche errore di troppo nelle strategie al muretto, che le sono costate diversi punti.

Aston Martin è la favorita?
Aston Martin, soffre molto in qualifica per via del fatto che fatica a portare in temperatura le gomme come vorrebbe, ma questo si traduce spesso in una minor usura sulla lunga distanza.
Il team britannico, si evidenzia poi come quello che più di tutti, a centro gruppo, ha saputo sfruttare le situazioni di caos a proprio vantaggio, come testimonia anche la gara di Suzuka.
A fare da spalla a quanto descritto, la coppia di piloti Aston Martin, è probabilmente quella più preparata rispetto alle altre tre, grazie all’indiscutibile talento ed esperienza di Vettel e al sottovalutato Lance Stroll.
Tuttavia, malgrado la nomea di favorita al sesto posto finale, le costanti partenze nelle retrovie e la scarsa velocità massima della vettura, tarpano spesso le ali ai due alfieri del team di Silverstone.
Con sole quattro gare rimanenti, sarà fondamentale per ciascun team massimizzare le prestazioni e cercare di garantirsi il miglior piazzamento possibile, al fine di guadagnare quei fondi vitali per la prossima stagione.