Guanyu Zhou: è stata davvero una brutta stagione?

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Guanyu Zhou ha concluso la stagione con soli 6 punti, oltre 40 in meno del suo compagno Bottas. Ma è stato davvero una delusione?

L’unico rookie della stagione 2022 è Guanyu Zhou, proveniente dalla Formula 2, che ha corso con Alfa Romeo. Ogni debuttante, si sente sempre dire, ha bisogno di tempo per adattarsi e per trovare la giusta confidenza con la nuova monoposto. Il cinese, inoltre, non è arrivato in F1 come un fenomeno generazionale da seguire con curiosità, anzi. Zhou ha ottenuto il sedile in Alfa Romeo anche grazie agli ottimi sponsor legati alla sua nazionalità. Per questo motivo, è stato spesso etichettato come pilota pagante.

La classifica stagionale potrebbe avvalorare quest’ipotesi: Valtteri Bottas ha chiuso l’anno con 49 punti in classifica, mentre Zhou ne ha ottenuti solamente 6. Ma i numeri, se non analizzati al meglio e nella loro complessività, spesso possono ingannare e portare a conclusioni affrettate. Ripercorriamo, quindi, la stagione del cinese, che è molto più positiva di quel che sembra.

Guanyu ha fatto segnare i primi punti stagionali alla prima gara in Bahrain, sbloccandosi subito a bordo di un’Alfa Romeo sorprendentemente competitiva a inizio stagione. Da quel momento, però, il ventitreenne non è riuscito a mettere a frutto la velocità della sua C42, ed ha dovuto aspettare il Canada (nono appuntamento) per far segnare il suo miglior risultato, un ottavo posto. Proprio questo GP è sembrato la svolta per il pilota Alfa Romeo, che ha evidentemente trovato la quadra. L’ultimo piazzamento in zona punti è arrivato a Monza (P10), passando per lo spaventoso incidente di Silverstone e per la soddisfazione (quantomeno statistica) del giro veloce a Suzuka. Il cinese ha spesso fatto vedere buone cose, sia in qualifica che in gara, ma non è mai riuscito ad essere concreto in quel midfield che spesso premia i piloti di esperienza (come Bottas) piuttosto che i giovani alle prime presenze. Analizziamo meglio il motivo di questa differenza.

Crescita di Zhou, calo della C42

La chiave di lettura della stagione sta nella competitività della macchina: mentre Zhou è cresciuto e migliorato nel corso della stagione, l’Alfa Romeo ha perso posizioni nelle gerarchie della griglia. Tutto ciò ha mascherato le prestazioni e i miglioramenti del cinese. Per capirlo, basta guardare i punti ottenuti dal suo compagno Bottas dal Canada in poi.
Il finlandese ha portato a casa ben 40 dei suoi 49 punti nelle prime 8 gare, mentre solo 9 dal Canada in poi! Considerando solo questa porzione di stagione (che comunque corrisponde a circa due terzi dell’anno), quindi, Zhou ha perso 9-5 il confronto dei punti con Bottas. Anche i testa a testa, sia in qualifica che in gara, danno merito alla stagione del cinese, specialmente nella seconda parte.

Guanyu Zhou: è stata davvero una brutta stagione?

Il confronto in qualifica

Come fatto in precedenza con i punti, confrontiamo i risultati di Bottas e di Zhou in qualifica sia nell’intera stagione che dal Canada in poi. Prenndendo in considerazione tutte e 22 le gare, il finlandese è in vantaggio per 14-8 nel testa a testa. Anche questo numero fa riflettere: Bottas ha sicuramente mostrato grandi difficoltà in diversi aspetti nel corso della sua carriera, ma ha sempre dimostrato il suo valore in qualifica. Per un pilota al primo anno, riuscire a far meglio di Bottas per circa un terzo delle gare è sicuramente un motivo di soddisfazione.
Zhou ha fatto (ovviamente, visto che è un rookie) ancora meglio negli ultimi 2 terzi di stagione, in cui ha battuto Bottas ben 7 volte su 14. Se da un lato, inoltre, è vero che Bottas ha ottenuto il miglior piazzamento in griglia dell’Alfa Romeo (quinto a Miami), Guanyu ha dalla sua l’attenuante del primo anno: non è certo semplice esprimersi a quel livello dopo sole 5 gare in Formula 1.

Il confronto in gara

Per quanto riguarda la sfida interna al team in gara, Zhou ha qualcosa da recriminare nella prima parte di stagione, in cui la sua C42 lo spesso tradito in termini di affidabilità. Anche Bottas ha avuto i suoi problemi, ma avendoli avuti nella seconda parte di stagione (in cui l’Alfa Romeo è andata raramente a punti, a prescindere dai ritiri), questi hanno avuto un’influenza minore sulla possibilità di conquistare punti. Al contrario, il cinese si è ritirato a Barcellona e Baku mentre era in lotta per la top 10 in entrambi i casi.

In ogni caso, il confronto in gara è piuttosto simile a quello della qualifica, con Bottas che conduce 14-7 (entrambi ritirati a Silverstone). Considerando solamente le gare dal Canada in poi, i numeri sono ancor più favorevoli al cinese, che si avvicina a al suo compagno con uno score parziale di 7-6 a favore del finlandese. Un altro elemento a favore di Zhou riguarda gli incidenti. Tanti altri giovani piloti si sono dimostrati veloci ma inclini all’errore. Il cinese, invece, ha sbagliato abbastanza poco nel corso dell’intera stagione.

Guanyu Zhou: è stata davvero una brutta stagione?

In conclusione, Zhou ha fatto una stagione rispettabile, considerando la sua condizione di debuttante. Inoltre, la C42 non ha aiutato, visto il netto calo nella seconda parte di stagione, in cui probabilmente il rookie sarebbe stato in grado di dare una bella mano alla causa dell’Alfa Romeo. La sua evoluzione nel corso del 2023 sarà tutta da seguire: sebbene i numeri possano ingannare, alla fine il risultato è ciò che conta di più. Come si suol dire, quando si è debuttanti tutto è permesso. Ma dall’anno prossimo questo ragazzo deve far fruttare il bel potenziale e i bei segnali che ha mostrato quest’anno, anche se forse qualcuno tarda ad accorgersene.

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