Oscar Piastri al Montmelò con indosso la tuta McLaren

Oscar Piastri e la McLaren: c’è lo zampino di Lewis Hamilton?

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Il pilota australiano ha dichiarato il desiderio di voler seguire i passi compiuti da Lewis Hamilton nei primi anni della sua carriera in McLaren, non nascondendo l’ispirazione avuta dal passato del pilota di Stevenage come motivo della scelta del team di Woking.

Nel 2008, anno in cui Lewis Hamilton è divenuto campione del mondo per la prima volta, Oscar Piastri era ancora nel pieno della sua infanzia. Il nativo di Melbourne ha rivelato il desiderio di seguire i passi compiuti proprio dal britannico anche se, a differenza di Lewis, non avrà sin da subito una macchina capace di competere per le posizioni che contano.

Vederlo in quella macchina mi fa tornare in mente i ricordi di quando ho iniziato a guardare la Formula 1. Crescendo ed iniziando a conoscere un po’ di più questo sport, ho capito la grandezza che ha avuto questo team sin dapprima che nascessi. L’era di Senna e di Prost era molto divertente da vedere”.

Una delle parti surreali degli inizi della carriera di un giovane pilota in Formula 1, è quella della realizzazione di essere in competizione anche contro coloro che ti hanno ispirato in passato; nel caso di Piastri proprio contro Lewis Hamilton, ed il 2 volte campione del mondo Fernando Alonso, già avuto come collega durante la permanenza in Alpine.

Questa cosa è molto inusuale, e sto ancora cercando di farci l’abitudine. Penso che, una volta messo il casco, diventino un altro semplice pilota che dovrò cercare di battere, ma almeno prima dell’inizio della stagione, questa è la cosa più unica con cui dovrò convivere a livello mentale”.

Piastri ed il passato di alcuni rookie targati McLaren

Oscar ha inoltre parlato di quanto apprezzi di unirsi ad una squadra che ha portato diversi volti molto talentuosi in Formula 1, un altro motivo che lo ha portato a scegliere questo team.

Questa squadra ha un ottimo passato per quanto riguarda la scommessa su alcuni rookie, diventati poi piloti di alta classe. Lewis e Lando sono l’esempio più eclatante e ciò mi da non poca confidenza”.

Inoltre, la sensazione di essere cercato e voluto da un team di questo calibro è stata incredibile. È stata l’unione perfetta, e la passione e l’energia impiegata per avermi in squadra è semplicemente bellissima”.

Sembra quindi già scorrere buon sangue tra l’australiano e la McLaren, che riprende un pilota esordiente per la prima volta dal 2019, anno in cui debuttò assieme a loro il talentuosissimo Lando Norris. Il resto, come sappiamo tutti, è storia.

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