Alonso, nel 2023 può essere il salvatore della F1

Alonso, nel 2023 può essere il salvatore della F1

8 Marzo 2023 0 Di Matteo Poletti

La prima gara della stagione sarebbe stata il festival della noia se non ci fosse stato Fernando Alonso. Lo spagnolo, alla prima apparizione con Aston Martin, ha dato spettacolo mentre lottava con le Mercedes e Carlos Sainz, prima di chiudere sul podio. Per “colpa” della bravura della Red Bull nel creare una RB19 più veloce di un secondo rispetto alla sua dominante predecessora, il campionato sembrerebbe già indirizzato a finire un’altra volta a Milton Keynes.

L’ultima speranza rimasta a tutti coloro che amano la Formula 1 e che sperano di assistere ad una lotta per il titolo più intensa di quella del 2022, durata cinque gare, ha un nome e un cognome: Fernando Alonso. Per chi è fan della serie Netflix a tema F1 Drive to Survive, stona l’accostamento dei termini “Alonso” ed “eroe”.

In un episodio, infatti, il pilota di Oviedo spiega: “In Formula 1 ci devono sempre essere personaggi buoni e personaggi cattivi. Eroi e anti-eroi. Ed io sono dal lato oscuro. A cosa sia dovuta questa reinterpretazione motoristica di Darth Vader, probabilmente lo sa solo Alonso stesso.

Probabilmente si riferisce al fatto che spesso e volentieri i media tedeschi e inglesi lo hanno dipinto come il cattivo di turno per le sue battaglie con Schumacher, Hamilton e Vettel. In ogni caso, il ruolo che molti appassionati vorrebbero rivestisse in questa nuova annata è quello opposto dell’eroe.

La Ferrari ha lasciato il Bahrain a mani vuote e con la consapevolezza di aver fatto un passo indietro rispetto all’anno scorso, almeno in termini prestazionali. La Mercedes, che tanto aveva riposto nel 2023 le sue speranze di lotta iridata, si è già vista costretta a cambiare la filosofia dei sidepod a stagione in corso. La W14 versione B, che dovrebbe debuttare ad Imola, andrà peggio della versione A? Probabilmente no. Riuscirà, però, a lottare per il titolo? Le speranze vacillano.

L’unica anti Red Bull al momento pare essere quindi l’Aston Martin, che con un progetto totalmente diverso rispetto alla vettura 2022 ha fatto un salto in avanti di ben cinque posizioni nella classifica costruttori (da settima a seconda). E, ovviamente, l’uomo di punta non può che essere Fernando Alonso, che ha etichettato la prima gara della sua nuova avventura in verde “un inizio perfetto per questo progetto”.

“L’obiettivo per il 2023 era essere maggiormente nella lotta a centro gruppo, magari arrivare ad essere best of the rest e avvicinarsi ai top team – ha aggiunto – ma il podio non era nei piani. E invece ci siamo trovati ad essere la seconda forza in Bahrain, appena dietro alla Red Bull”.

Su questo ultimo punto, Alonso ha ragione? Sicuramente l’Aston Martin, team cliente Mercedes, ha fatto un lavoro migliore della Casa madre per quanto concerne l’aerodinamica. Che la AMR23 sia più veloce della SF-23, poi, così è sembrato almeno a Sakhir.

Per il momento, lo spagnolo sembra aver fatto una delle poche scelte giuste per quanto riguarda i trasferimenti da una squadra all’altra. Dal suo ritorno in Formula 1 nel 2021, l’Aston Martin ha rappresentato un progetto ambizioso e sicuramente non appartiene alla stessa categoria di Williams o Haas. Ad oggi, però, non appartiene nemmeno alla stessa categoria di Ferrari o Mercedes.

L’obiettivo a breve termine del team di Silverstone dovrebbe essere quello di battere McLaren e Alpine. In Bahrain è stato centrato e la vettura è sembrata migliore persino di Ferrari e Mercedes. Bisogna però essere realisti. Senza neanche sfruttare tutto il proprio potenziale, la Red Bull ha quasi dato mezzo minuto all’Aston Martin.

E, nel caso il Bahrain dovesse essere un episodio isolato per Ferrari e Mercedes, Aston Martin si sistemerebbe come quarta forza. Il che farebbe regredire Alonso ad un ruolo interpretato anche nella stagione passata con Alpine.

Ciononostante, il 41enne crede che questo sia solo l’antipasto. “Questa non è la vettura finale, ma l’inizio di un progetto cominciato durante l’inverno. Abbiamo dovuto cambiare il 95% della vettura e questo non è per niente facile. Credo quindi che abbiamo ancora tanto da imparare riguardo alla macchina e di conseguenza tanto da ricevere”.

E, se le sue parole si riveleranno veritiere, Alonso potrà essere l’unico rivale di una Red Bull che sembra già padrona di questo mondiale.

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