Horner: Red Bull ingiusta con Gasly e Albon ma Pérez più completo

Horner: Red Bull ingiusta con Gasly e Albon ma Pérez più completo

15 Marzo 2023 0 Di Martina La Camera

Christian Horner ha espresso qualche rimorso sull’esperienza di Albon e Gasly in Red Bull, spiegando poi in cosa fossero carenti rispetto a Pérez.

La fucina Red Bull, sotto la direzione del pragmatico Helmut Marko, ha da sempre sfornato piloti. La freddezza di questi ragazzi, nel resistere alle tante pressioni della famiglia austriaca, spesso consente loro di avanzare nella propria carriera automobilistica e, a volte, di approdare in Formula 1. Ma se la vita nelle categorie inferiori per questi giovani piloti, desiderosi di competere nella classe regina, sembra faticosa, mai lo sarà come correre per la casa madre Red Bull in F1.

Lo sanno bene Pierre Gasly e Alexander Albon, chiamati ad affiancare il caposquadra Max Verstappen in Red Bull. Entrambi i piloti con scarsa esperienza in F1, Gasly presente da poco più di un anno mentre Albon da metà, sono stati prelevati a stagione iniziata dalla sorella minore, Alpha Tauri, ai tempi Toro Rosso, e gettati in pasto ad un’esplosione mediatica e al leone olandese.

Entrambi, appena arrivati, non riuscendone a pareggiare il talento, o almeno fare da spalla, sono stati ricacciati.

Una Red Bull un po’ ingiusta

In un’intervista, Christian Horner ammette di avere del rimorso per quei due, considerata la loro scarsa esperienza, e crede che la Red Bull sia stata un “po’ ingiusta” con loro.

“Penso che la cosa fondamentale nella nomina di Checo sia stata la sua esperienza”, ha detto il Team Principal della Red Bull.

“Ed era stato ingiusto, forse, nei confronti dei due ragazzi precedenti [Gasly e Albon] coinvolgerli così presto.”

Horner: Red Bull ingiusta con Gasly e Albon ma Pérez più completo

Dopo l’addio improvviso di Ricciardo, pilota di esperienza, la Red Bull è dovuta correre ai ripari credendo nella propria Academy. Gasly e Albon meritevoli di essere in Formula 1, come hanno dimostrato i contratti siglati in squadre autonome dal controllo Red Bull, non hanno però avuto successo nel loro compito, dove invece è riuscito Sergio Pérez. Il messicano, avendo maturato molti anni in Formula 1 ed essendo un pilota concreto, è parso la scelta giusta alla squadra austriaca per affiancare Verstappen.

“L’elemento chiave nella nomina di Checo è stata la sua esperienza. Grazie a questa credo che sia riuscito ad affrontare alcuni momenti difficili della sua carriera fino a quel momento. È un ragazzo molto completo e un grande uomo-squadra“, ha detto Horner

“Ha una buona visione dello sviluppo della macchina ed è molto facile lavorare con lui, quindi queste sono tutte le ragioni per prenderlo in primo luogo, e sta dando i suoi frutti”.

Red Bull: obiettivo Costruttori

Il 2023 è il terzo anno di Checo Pérez in Red Bull, lo scorso ha contribuito al successo del team, vittorioso nei Costruttori, e concluso terzo nei Piloti alle spalle del ferrarista Charles Leclerc. Quest’anno l’intenzione è quella di avvicinarsi e conquistare la vetta ma per farcela e sfidare Verstappen, secondo Horner, Perez dovrà migliorare “il tempo sul giro”, oltre ad essere pronto a battagliare con gli altri.

Horner: Red Bull ingiusta con Gasly e Albon ma Pérez più completo

“Guarda, Max è un avversario infernale ed è un duro… probabilmente il punto di riferimento più alto in F1. Ma Checo è ora al suo terzo anno nella squadra, è fiducioso, si sente a suo agio e deve giocare d’anticipo, non solo con Max.

“I piloti [della Ferrari] si stanno spingendo a vicenda, i piloti della Mercedes si stanno [spingendo a vicenda], abbiamo anche quello che sembra un veterano piuttosto motivato [Fernando Alonso] su un’auto verde, quindi sarà un anno davvero entusiasmante.

Horner crede, o almeno spera, di avere entrambi i suoi piloti concentrati nel raggiungere l’obiettivo. Questo spingersi a vicenda, infatti, potrebbe essere fondamentale nella caccia al Mondiale Costruttori.

Pérez pronto per la rivincita a Jeddah

Certamente il compito di Pérez non sarà facile, ma riparte dal Gran Premio che lo aveva favorito lo scorso anno. Dopo una buona prima gara, dove ha chiuso secondo, si torna a Jeddah. Su quella pista, nel 2022, Pérez si è aggiudicato la prima e unica Pole Position della carriera e sembrava potesse concludere la gara davanti a tutti, quando la safety car ha fatto il suo ingresso in pista mischiando le carte.

“Sarà molto interessante vedere come si comporteranno tutti a Jeddah questa settimana, è una pista molto diversa dal Bahrain”, ha detto Sergio Pérez nell’anteprima della Red Bull per l’Arabia Saudita.

“Non vedo davvero l’ora di tornare su questo circuito dopo aver conquistato la Pole Position nel 2022. L’anno scorso sono stato molto sfortunato con la safety car quando ero in testa alla gara, quindi spero che sia il mio turno di vincere”, ha aggiunto il pilota della Red Bull.

Il messicano afferma anche che in Red Bull, benché il vantaggio visto nella prima gara sugli avversari sia rilevante, non si dorma di certo sugli allori, dichiarando che la squadra ha compiuto molto lavoro in vista di questo secondo GP.

“Dobbiamo cercare di mantenere lo slancio del Bahrain. Ci sono ancora molti miglioramenti che possiamo fare per provare a migliorare la nostra macchina. Abbiamo raccolto molte informazioni nella prima gara e abbiamo lavorato molto dietro le quinte”, ha commentato Pérez.

Il 2023 si avvia quindi con un Sergio Pérez battagliero e deciso a conquistare la vetta con la sua Red Bull. Ma sarà davvero pronto e gli sarà realmente concesso di affrontare questa scalata?

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